L’Italia si conferma destinazione privilegiata dei nuovi paperoni. La Toscana sul podio
Secondo l’ultima edizione dell’European Lifestyle Report di Knight Frank, entro il 2025 oltre un milione di patrimoni milionari avvierà processi di trasferimento internazionale, con l’Unione europea in pole position tra le mete più ambite. Lo studio, che ha coinvolto 704 High net worth individuals (704 paperoni titolari di patrimoni milionari) provenienti da 30 paesi diversi, rivela un fenomeno in rapida evoluzione. Il 46% degli intervistati sta valutando concretamente un trasferimento nel Vecchio Continente, attratto da un mix irresistibile di stabilità economica, vantaggi fiscali e qualità della vita superiore.
Milano cresce del 7%, Como del 4%
L’Italia mantiene saldamente la propria posizione di prestigio nel panorama internazionale dei patrimoni milionari. Milano registra un incremento del 7% nei prezzi delle proprietà di lusso per il 2025, trainata principalmente da investitori provenienti da Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi. La metropoli lombarda si posiziona al sesto posto nella classifica mondiale delle città più desiderate, confermando il proprio ruolo di hub finanziario europeo. La Toscana conquista invece il terzo gradino del podio mondiale tra le destinazioni extra-urbane più ricercate dai patrimoni milionari, preceduta soltanto da Chamonix e Verbier. La regione del Chianti e delle colline senesi mantiene intatto il proprio fascino grazie a paesaggi iconici e autenticità culturale che attrae particolarmente acquirenti da Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera. Il Lago di Como completa il trittico italiano delle eccellenze, con quotazioni in crescita del 3,8%.
Lisbona batte tutti: la nuova classifica delle mete ambite
La capitale portoghese conquista la vetta della classifica delle dieci città più desiderate dai patrimoni milionari mondiali, seguita da Londra e Madrid. Dublino e Barcellona completano la top five europea, evidenziando come il continente domini largamente le preferenze degli investitori internazionali. Un dato particolarmente significativo emerge dall’analisi: le città tornano a battere mare e montagna nelle preferenze dei ricchi globali. Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto al periodo pandemico, quando località di villeggiatura e destinazioni alpine avevano monopolizzato l’attenzione. Oggi prevale nuovamente l’interesse per la vita urbana, con la ricerca di servizi sofisticati, connettività avanzata e opportunità professionali.
I fattori che muovono i capitali: fisco e clima
Tre elementi principali ridefiniscono i flussi di patrimoni milionari verso l’Europa. Il primo riguarda le riforme fiscali in corso: dall’abolizione del regime non-dom britannico alle nuove imposte di successione svizzere, fino al raddoppio della flat tax italiana portata a 200mila euro annui per i nuovi residenti. Contrariamente alle previsioni più pessimistiche, l’aumento della tassazione forfettaria italiana non ha compromesso l’attrattività del nostro Paese. Il report evidenzia come l’Italia mantenga comunque una fiscalità competitiva, bilanciata da fattori qualitativi difficilmente replicabili altrove: stile di vita mediterraneo, ricchezza culturale millenaria e posizione geografica strategica.
Lontano dai conflitti
Il secondo fattore è rappresentato dalle tensioni geopolitiche globali. Guerra in Ucraina, conflitto mediorientale e rivalità USA-Cina stanno spingendo molti investitori verso giurisdizioni percepite come neutrali e stabili. L’Unione europea beneficia di questa ricerca di sicurezza, rafforzando la propria posizione grazie a una maggiore coesione strategica interna. Il terzo elemento emerge dalle crescenti preoccupazioni climatiche. Alluvioni, incendi e fenomeni meteorologici estremi pesano sempre di più nelle decisioni di investimento immobiliare. Parallelamente, la regolamentazione dell’overtourism in città come Barcellona e Venezia influenza le scelte, con i patrimoni milionari che preferiscono destinazioni capaci di bilanciare esclusività e sostenibilità.
Investimenti in vigneti e proprietà agricole: il nuovo trend
L’Italia, come il resto d’Europa, sta registrando un crescente interesse verso investimenti in vigneti e proprietà agricole di prestigio. Questi “legacy asset” combinano redditività economica, identità culturale e lifestyle esclusivo, rappresentando un’evoluzione significativa nelle strategie di diversificazione patrimoniale. I patrimoni milionari cercano sempre più spesso investimenti capaci di coniugare rendimento finanziario e soddisfazione personale. Vigneti toscani, tenute umbre e proprietà agricole di eccellenza diventano così strumenti di investimento alternativi, capaci di generare valore nel tempo mantenendo forte componente identitaria e culturale.
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