La diciottenne di Anzi conquista la corona nel concorso che da oltre ottant’anni incorona la bellezza italiana. Un successo che rilancia una manifestazione tra tradizione e rinnovamento, tornata in Rai dopo tredici anni di assenza.
La vittoria che rompe il tabù regionale
Katia Buchicchio, diciotto anni di Anzi in provincia di Potenza, ha scritto la storia diventando Miss Italia 2025. La giovane lucana è stata incoronata dalla patron del concorso, Patrizia Mirigliani, e dalla presidente della giuria Francesca Pascale sul palco del PalaSavelli di Porto San Giorgio, a Fermo. La vittoria ha regalato alla Basilicata la sua prima corona nella lunga storia del concorso nazionale, spezzando un tabù che durava da ottantasei edizioni. La nuova reginetta dai capelli castani e occhi verdi, ha superato le altre 39 finaliste indossando le creazioni di Ermanno Scervino. Durante la proclamazione, visibilmente emozionata, ha voluto dedicare un pensiero speciale al padre, dimostrando quanto i legami familiari rappresentino un pilastro fondamentale della sua vita.
La competizione di quest’anno ha visto in gara quaranta ragazze selezionate tra oltre 219 candidate provenienti da tutte le regioni italiane: un numero che testimonia ancora l’interesse verso questo storico concorso di bellezza.
Il ritratto di una reginetta moderna
Diplomatasi da poco al liceo scientifico, Katia studia Odontoiatria e Protesi Dentaria a Roma, dimostrando come le nuove Miss Italia coniughino bellezza e preparazione accademica. Fin dall’infanzia ha coltivato la passione per il ricamo, una tradizione di famiglia tramandata dalle nonne, testimoniando il forte legame con le proprie radici culturali. La sua storia personale rappresenta perfettamente il modello di Miss contemporanea: preparata, ambiziosa e orgogliosamente legata al territorio di origine.
La vittoria della giovane lucana rappresenta molto più di un semplice successo personale. È il simbolo di come il concorso riesca ancora oggi a valorizzare i territori meno rappresentati, offrendo visibilità alle eccellenze provenienti da ogni angolo d’Italia. Durante le prefinali nazionali svoltesi dal 3 al 5 settembre a Numana, venti candidate avevano già conquistato l’accesso diretto alla finale grazie alle vittorie nelle selezioni regionali, mentre le restanti venti sono state scelte da una commissione tecnica tra le numerose pretendenti.
Il grande ritorno in Rai dopo tredici anni
L’edizione 2025 segna una svolta epocale per Miss Italia con il ritorno sulle reti pubbliche dopo ben tredici anni di assenza.
La Rai aveva infatti interrotto la collaborazione nel 2013, quando l’allora presidente della Camera Laura Boldrini aveva espresso la sua contrarietà alla trasmissione del concorso, generando un dibattito nazionale sulle dinamiche di genere nei programmi televisivi. Dal 2013 al 2018 Miss Italia aveva trovato casa su La7, registrando però ascolti molto più contenuti rispetto agli anni d’oro.
Quest’anno la finale è stata trasmessa in simulcast su RaiPlay e San Marino RTV, segnando un ritorno graduale nell’ecosistema Rai attraverso la piattaforma streaming dell’azienda pubblica. Il format ha subito diverse modifiche nel corso degli anni per adeguarsi ai tempi moderni, introducendo prove di cultura generale, talent e impegno sociale delle candidate.
La serata del 15 settembre è stata preceduta da “Aspettando Miss Italia”, l’anteprima condotta da Marco Carrara il 12 settembre che ha presentato le finaliste al pubblico.
Dalle origini (gloriose) alla trasformazione contemporanea
Miss Italia affonda le sue radici nel 1939 e nel corso degli anni ha saputo adeguarsi ai costumi della società italiana. Dal 1950 il concorso va in onda per la prima volta alla radio, segnando l’inizio di una lunga tradizione televisiva che ha accompagnato generazioni di italiani. Nel 1988 viene introdotta la trasmissione in Eurovisione su Raiuno, consolidando il format che ha reso celebre la manifestazione in tutta Europa.
Tra le più celebri vincitrici che sono riuscite a sfondare nel mondo del cinema e dello spettacolo si ricordano Silvana Pampanini, Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sophia Loren. Oltre a loro, Lucia Bosè, Roberta Capua, Anna Valle, Martina Colombari, Francesca Chillemi e Miriam Leone. Nomi che hanno segnato la storia del cinema e della televisione italiana, dimostrando come la passerella di Miss Italia sia stata spesso il trampolino di lancio per carriere brillanti nel mondo dello spettacolo. Molte di queste donne sono diventate icone di stile e personalità di riferimento nel panorama culturale italiano. Il concorso ha attraversato epoche diverse, passando dagli anni del boom economico fino all’era digitale, sempre cercando di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione. Durante gli anni Ottanta e Novanta Miss Italia rappresentava uno degli appuntamenti televisivi più seguiti, con ascolti che spesso superavano anche i dieci milioni di telespettatori.
Con quote di mercato superiori al quaranta per cento. Cifre del tutto fuori contesto tra i programmi che popolano i palinsesti di oggi.
Le inedite opportunità digitali
La vittoria di Katia Buchicchio arriva in un momento particolare per Miss Italia. Negli ultimi decenni, infatti, la manifestazione ha dovuto confrontarsi con il cambiamento dei gusti del pubblico e delle dinamiche televisive. Il documentario Netflix “Miss Italia non deve morire” ha analizzato il passaggio “da ascolti record al dimenticatoio”, evidenziando le difficoltà di una manifestazione che ha dovuto reinventarsi per rimanere rilevante.
Tuttavia, Miss Italia oggi fatica a restare rilevante in un mondo dominato dai social media come TikTok e Instagram. Luoghi digitali dove la bellezza e la popolarità seguono logiche completamente diverse da quelle tradizionali. La patron Patrizia Mirigliani ha lavorato instancabilmente per modernizzare il concorso. Ha introdotto nuove categorie, valorizzato il talento e l’impegno sociale delle candidate, cercando di superare i cliché del passato.
L’edizione 2025 ha mostrato segnali di rinnovamento, con una formula che punta non solo sulla bellezza ma anche su preparazione culturale, talento artistico e sensibilità verso le tematiche contemporanee. La scelta di Francesca Pascale come presidente della giuria testimonia la volontà di aprire il concorso a nuove sensibilità, mentre la vittoria di una ragazza del Sud conferma l’attenzione verso i territori meno rappresentati nei media nazionali. La trasmissione su piattaforme digitali, poi, rappresenta un tentativo di intercettare il pubblico più giovane, abituato alla fruizione on-demand dei contenuti.
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