Una collisione contromano in autostrada ha spento il genio dei fondatori di Magia2000, i creativi Mario Paglino e Gianni Grossi. Il mondo del collezionismo e della moda piange i due artisti che con le loro creazioni hanno elevato la Barbie a icona di stile e cultura.
Lo scontro in autostrada
Un grave incidente sull’autostrada A4 Torino-Milano, ha portato via due talenti straordinari del design italiano. Mario Paglino e Gianni Grossi, sono tra le quattro vittime del terribile schianto avvenuto nel pomeriggio del 27 luglio tra i caselli di Novara Est e Marcallo Mesero.
La loro Peugeot 3008 è stata travolta da una Peugeot 207 che, secondo le prime ricostruzioni, aveva imboccato l’autostrada viaggiando in contromano per diversi chilometri. Lo scontro frontale non ha lasciato scampo ai due stilisti e a un altro uomo che viaggiava con loro. La moglie di quest’ultimo è stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale Niguarda di Milano. La notizia ha scosso non solo la comunità locale di Novara, dove i due artisti vivevano e avevano il loro atelier, ma l’intero mondo del collezionismo e della moda internazionale, che oggi piange la perdita di due figure che hanno saputo elevare un’icona pop come la Barbie al rango di vera e propria opera d’arte.
Chi erano Mario Paglino e Gianni Grossi: la favola di Magia2000
La storia di Mario Paglino e Gianni Grossi è una di quelle che raccontano di come una passione possa diventare un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Tutto inizia nel 1999, quasi per gioco, come amavano ricordare sul loro sito ufficiale. In quell’anno, lo stilista Mario Paglino e il direttore grafico Gianni Grossi fondano “Magia2000”, un progetto nato dal loro amore per il collezionismo e per la bambola più famosa del mondo.
Quello che era iniziato come un hobby nel loro laboratorio di Novara si trasforma ben presto in un’attività a tempo pieno, spinta da un talento sartoriale e da una visione artistica fuori dal comune. Le loro Barbie non erano semplici bambole vestite a nuovo, ma creazioni uniche, “one-of-a-kind”. Ed erano curate in ogni minimo dettaglio. Abiti ispirati alle grandi passerelle dell’alta moda italiana e internazionale, ricami realizzati a mano, accessori in miniatura, tessuti pregiati. Ogni pezzo era un capolavoro che ha rapidamente conquistato collezionisti dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Russia a tutta Europa.
Hanno ridefinito l’immagine della Barbie, trasformandola da giocattolo a prezioso oggetto da collezione, un ponte tra la cultura pop, il fashion system e persino la storia dell’arte, come dimostrano le loro acclamate creazioni ispirate ai capolavori di Van Gogh, Klimt, Mondrian e Frida Kahlo.
Il legame con Mattel e il successo degli stilisti della Barbie
Il loro straordinario talento non poteva passare inosservato. Ben presto, Magia2000 avvia una stretta e proficua collaborazione con Mattel, la casa madre della Barbie. E diventa il primo duo di artisti italiani a essere ufficialmente coinvolto dal brand per eventi speciali, mostre e convention internazionali.
Il sodalizio ha prodotto alcune delle bambole più ricercate dai collezionisti. Nel 2006, ad esempio, realizzano la bambola “Barbie Film Noir” per la convention mondiale, un pezzo che vince il primo premio e diventa leggenda tra gli appassionati. Si ripetono nel 2012 con “Barbie is Eternal”. Il loro prestigio viene consacrato nel 2016, quando volano a Los Angeles per ricevere il “Barbie Best Friend Award”. Un riconoscimento prestigioso consegnato loro direttamente dalle mani della storica designer Mattel, Carol Spencer.
Le loro creazioni non hanno brillato solo nelle teche dei collezionisti, ma anche nelle più importanti case d’asta. Molte loro bambole sono state battute da Christie’s e Sotheby’s durante eventi benefici promossi da Mattel. Una di queste, nel 2015, ha raggiunto la cifra record di 15.000 euro, devoluti in beneficenza. A testimonianza di una generosità che andava di pari passo con il loro successo. Il loro lavoro ha trovato spazio anche su testate come Vogue, per “The Black Barbie Issue”, Elle e Vanity Fair, e hanno vestito la Barbie persino per spot televisivi in Inghilterra.
Il ricordo della community e di Mattel
Oltre il clamore delle sfilate e il valore delle loro creazioni, di Mario e Gianni resta il ricordo umano, carico di affetto e stima. Il team Barbie ha espresso un profondo dolore, onorando la loro memoria con immensa gratitudine. In una nota, l’azienda ha sottolineato come i due designer, con il loro spirito e il loro amore per il brand, abbiano trasformato ogni loro bambola in un capolavoro, condividendo un’energia che illuminava ogni ambiente in cui entravano. Che guidassero la Convention Italiana delle Bambole a Milano o che partecipassero alle fiere internazionali, la loro presenza era sinonimo di calore, sorrisi e un forte senso di comunità. La loro generosità, definita sconfinata, si manifestava nella creazione di innumerevoli bambole destinate ad aste di beneficenza per sostenere cause care ai loro colleghi collezionisti.
È questo il ritratto che emerge dalle parole di chi li ha conosciuti: non solo due artisti geniali, ma due persone capaci di costruire legami, di condividere una passione e di rendere il mondo del collezionismo, come affermato da Mattel, più ricco per averli avuti.
La loro favola, iniziata per gioco in una stanza di Novara, continuerà a vivere attraverso le loro creazioni, testimoni silenziose di un talento che ha saputo portare un tocco di magia nel mondo.
© Riproduzione riservata