I dati dei primi sette mesi del 2025 mostrano un incremento complessivo del 2,1% delle denunce per gli studenti di ogni ordine e grado. Ma diminuiscono del 13% gli incidenti durante i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).
Crescita costante degli infortuni nelle scuole italiane
Le statistiche dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro fotografano la situazione sulla sicurezza degli studenti italiani. Nei primi sette mesi del 2025, l’Inail ha ricevuto 49.970 denunce di infortunio da parte di studenti di ogni ordine e grado, registrando un aumento del 2,1% rispetto alle 48.944 del 2024. Una tendenza di crescita che si conferma costante nel tempo, alimentata da diversi fattori che coinvolgono sia l’ambiente scolastico tradizionale che le attività didattiche più innovative.
Le studentesse rappresentano il 42% degli infortunati, con un aumento del 2,9%, mentre gli studenti maschi costituiscono il 58% con un incremento del 3,1%. Particolare attenzione merita la distribuzione per fasce d’età. La categoria più coinvolta risulta essere quella degli under 15 anni, che concentra ben tre casi su quattro, mentre il restante 25% riguarda alunni dai 15 anni in su. Un dato che dato evidenzia come gli incidenti colpiscano principalmente gli studenti più giovani, spesso durante attività motorie, ricreative o nei momenti di socializzazione all’interno degli istituti scolastici.
Inoltre, la distinzione tra scuole pubbliche e private risulta netta: il 95% delle denunce riguarda studenti delle scuole statali, mentre solo il 5% coinvolge studenti di istituti non statali e privati. Un divario che potrebbe essere spiegato non solo dalla diversa numerosità degli iscritti, ma anche dalle differenti condizioni strutturali e organizzative che caratterizzano i due sistemi educativi.
Segnali positivi per i percorsi scuola-lavoro
Contrariamente al trend generale, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento presentano dati incoraggianti sul fronte della sicurezza. Delle circa 50mila denunce totali di infortunio, 1.196 hanno riguardato studenti coinvolti nei PCTO, registrando una significativa riduzione del 13% rispetto al 2024. Un miglioramento che rappresenta un risultato positivo, considerando che l’alternanza scuola-lavoro aveva sollevato numerose preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli studenti in ambienti lavorativi.
Nonostante i progressi, nel 2025 si sono verificati circa 600 incidenti durante i PCTO. Tuttavia, la diminuzione percentuale indica che le misure di prevenzione e controllo implementate dalle istituzioni stanno producendo effetti concreti. Le aziende ospitanti hanno intensificato l’attenzione verso la formazione sulla sicurezza, mentre il ministero dell’Istruzione ha rafforzato i protocolli di controllo e valutazione delle strutture che accolgono gli studenti.
Il governo ha dimostrato un impegno concreto verso la sicurezza attraverso misure specifiche. Presso il Ministero del Lavoro è stato istituito un fondo di 10 milioni per il 2023 e di 2 milioni per il 2024, finalizzato all’indennizzo delle famiglie degli studenti vittime di incidenti durante l’attività di alternanza scuola-lavoro. Una risposta istituzionale che, pur non eliminando il rischio, offre un supporto concreto alle famiglie colpite da tragedie durante questi percorsi formativi.
Il quadro regionale evidenzia forti disparità territoriali
L’analisi geografica degli infortuni studenteschi rivela significative differenze tra le regioni italiane, con il Nord che concentra la maggior parte delle denunce.
La Lombardia si conferma la regione con il numero più elevato di casi, rappresentando il 23% del totale nazionale e registrando un incremento del 3,9% rispetto al 2024. Seguono il Veneto con il 13% delle denunce totali e un preoccupante aumento del 10,6%, l’Emilia Romagna che mantiene il 12% con una leggera diminuzione dell’1,2%, e il Piemonte con il 10% e un incremento del 4%.
Questi numeri riflettono non solo la maggiore densità scolastica e la diversa organizzazione didattica delle regioni settentrionali, ma anche differenti approcci alla sicurezza e alla prevenzione degli incidenti. Le regioni del Nord, caratterizzate da un tessuto industriale più sviluppato e da una maggiore integrazione tra sistema educativo e mondo del lavoro, mostrano al contempo una maggiore esposizione al rischio infortunistico per gli studenti.
Secondo l’Inail, la distribuzione territoriale degli incidenti suggerisce la necessità di politiche differenziate che tengano conto delle specificità locali. Mentre alcune regioni potrebbero beneficiare di interventi strutturali sugli edifici scolastici, altre potrebbero necessitare di programmi formativi più intensivi per docenti e personale ATA sulla prevenzione degli infortuni.
Casi mortali stabili ma l’attenzione rimane alta
Il dato sui casi mortali presenta un quadro apparentemente stabile ma che nasconde aspetti critici. I decessi denunciati all’Inail entro il mese di luglio 2025 sono stati sette, come nel 2024, ma l’Istituto precisa che i dati sono provvisori e soggetti ai tempi di trattazione delle pratiche.
Altro elemento significativo emerso dall’analisi riguarda la distribuzione dei decessi: sia nel 2024 che nel 2025 si è registrata una morte di studente non impegnato nelle attività di PCTO; con un’influenza percentuale che è passata dal 50% del 2024 all’80% del 2025. Questo dato indica che la maggior parte degli incidenti mortali avviene nell’ambiente scolastico tradizionale piuttosto che durante i percorsi di alternanza, spostando l’attenzione sulla necessità di migliorare la sicurezza nelle strutture educative ordinarie.
Il governo ha risposto alle preoccupazioni delle famiglie estendendo la copertura assicurativa. Dal 2025 è stata resa strutturale l’assicurazione Inail per studenti, docenti e personale ATA, estendendo la protezione a oltre 10 milioni di persone e superando la precedente fase sperimentale. Una misura che garantisce maggiore tutela economica ma che deve essere accompagnata da interventi concreti sulla prevenzione e sulla formazione alla sicurezza.
Un sistema di tutela che si evolve
Parallelamente agli infortuni scolastici, l’Inail registra un’impennata nelle denunce di malattia professionale, che nei primi sette mesi del 2025 hanno raggiunto quota 59.857, con un incremento di 5.386 unità rispetto al 2024.
Un dato che, seppur non direttamente collegato agli studenti, evidenzia un sistema di tutela sempre più sensibile e attento alla protezione della salute nei luoghi di lavoro e di formazione. L’evoluzione normativa e l’ampliamento delle coperture assicurative rappresentano passi importanti verso una maggiore protezione, ma richiedono un costante monitoraggio per verificarne l’efficacia nella riduzione effettiva degli incidenti.
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