La Toscana ha promulgato una legge a tutela dei caregiver familiari. Si è aggiunta così alla lista di quelle regioni che già se ne erano dotate: Lazio, Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia. Per la sua attuazione è previsto lo stanziamento di 175.000 euro all’anno fino al 2027. Cifra con cui verranno sostenuti progetti e servizi a supporto di questa importantissima figura.
Sono un esercito silenzioso, spesso anche invisibile. In Italia, il numero dei caregiver familiari – cioè della persona che, nell’ambito domestico, si prende cura di un familiare o di un convivente non autosufficiente – è molto elevato. Le stime variano a seconda delle fonti e dei criteri di indagine, ma i dati più recenti e accreditati parlano di circa 7 milioni di persone.
Chi sono i caregiver familiari in Italia
Si tratta in prevalenza di donne: rappresentano circa il 60% del totale. Un dato che conferma il carattere fortemente femminile del lavoro di cura nel nostro Paese. L’impatto sulla vita lavorativa è profondo. Molti caregiver, soprattutto donne, sono costretti a conciliare il lavoro di cura con la propria attività professionale, spesso rinunciando a opportunità di carriera o, in alcuni casi, abbandonando del tutto la propria occupazione. A questo va aggiunto che l’assistenza prestata dai caregiver non è un’attività occasionale, ma si protrae per lunghi o lunghissimi periodi di tempo, spesso per diversi anni.
Una legge contro “l’invisibilità” sociale e istituzionale
Nonostante il loro ruolo fondamentale per il sistema di welfare e per le famiglie, i caregiver familiari sono ancora una figura poco riconosciuta a livello legislativo nazionale. Con conseguenti difficoltà in termini di tutele, supporto e servizi. Al momento, in Italia, non esiste una legge nazionale organica e completa che riconosca e disciplini in maniera strutturata la figura del caregiver familiare. Esiste, invece, un fondo nazionale che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’attività di cura non professionale svolta dai familiari a beneficio di persone non autosufficienti o con disabilità.
Per questo motivo alcune Regioni – Lazio, Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo e Friuli-Venezia Giuglia – hanno pensato di promulgare in anticipo una legge regionale a loro tutela. La Toscana è l’ultima in ordine di tempo grazie alla Legge 55/2025 “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare”. Già approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 31 luglio scorso, intende promuovere, valorizzare, sostenere la figura del caregiver familiare.
Cosa prevede la legge sui caregiver familiari in Toscana
La nuova legge regionale introduce principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare in Toscana, ritenendolo una figura di fondamentale importanza all’interno della rete del sistema di welfare. Emerge da subito il ruolo del caregiver familiare quale componente informale della rete di assistenza che ruota intorno alla persona, coinvolto a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari.
Per l’attuazione della legge è previsto lo stanziamento di 175.000 euro annui fino al 2027. Si tratta di fondi destinati ai servizi di supporto e ai progetti a favore dei caregiver. L’obiettivo è riconoscere e sostenere i caregiver familiari, considerandoli una parte essenziale del sistema di welfare regionale. I punti chiave includono:
- Riconoscimento e coinvolgimento. La legge riconosce ufficialmente il ruolo del caregiver e lo integra nei percorsi di cura personalizzati e nei progetti di vita delle persone assistite.
- Creazione di una rete di supporto. Viene istituita una rete integrata di servizi che unisce servizi sociali e sanitari, enti locali, associazioni e il Terzo settore per offrire un sostegno coordinato.
- Servizi di orientamento e supporto. La norma istituisce un centro di ascolto regionale con un servizio telefonico dedicato per fornire ai caregiver informazioni, orientamento e supporto psicologico.
- Promozione e conciliazione. La legge promuove iniziative per diffondere la conoscenza della figura del caregiver, favorendo programmi di formazione e aggiornamento e interventi volti a migliorare la conciliazione tra la vita di cura e il lavoro.
“Con questa legge – ha dichiarato il presidente Giani – la Regione Toscana valorizza i caregiver familiari, donne e uomini che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro con disabilità o non autosufficiente. Era importante inquadrare nella normativa regionale, in particolare nel rapporto con la rete dei servizi sociosanitari, una figura che in tante famiglie svolge un compito prezioso e difficile e lo fa in maniera gratuita e volontaria. Rafforziamo così il nostro impegno a sostegno delle famiglie e delle persone più fragili, offrendo loro strumenti reali di aiuto e di attenzione finalizzati anche a contrastare solitudine isolamento”.
(Foto Apertura: Ufficio Stampa CRT)
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