Il Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli arricchisce la collezione con due sculture dell’artista Aki Inomata, nota per il suo dialogo tra arte e natura
Le due sculture in legno, intitolate ‘How to Carve a Sculpture. Yuzu Ie’ (2018) e ‘How to Carve a Sculpture. Genie I’ (2020), nascono da un’osservazione attenta del comportamento del castoro eurasiatico. L’artista di Tokyo ha studiato con particolare interesse il Castor fiber Linnaeus, una specie di castoro diffusa in Eurasia che presenta l’abitudine di rosicchiare gli alberi per abbatterli e costruire complesse dighe. Quello che potrebbe sembrare un semplice studio etologico si trasforma nelle mani di Inomata in una riflessione profonda sul concetto stesso di creazione artistica. Le sculture riproducono fedelmente la forma degli alberi scolpiti dai castori, ma utilizzando tecnologie umane avanzate: l’artista si è infatti affidata al maestro scultore Takeno Yumi e a una macchina da taglio automatica CNC per ricreare artificialmente ciò che in natura nasce dall’istinto animale.
Arte contemporanea e collaborazione interspecifica
Il lavoro di Aki Inomata si inserisce nel percorso espositivo della mostra ‘Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura’, curata da Francesco Manacorda e Marianna Vecellio negli spazi della Manica Lunga del Museo. Questa esposizione, visitabile fino al 23 marzo 2025, esplora le possibilità di dialogo tra creatività umana e processi naturali. L’approccio dell’artista giapponese risulta particolarmente innovativo perché mette in discussione l’idea tradizionale secondo cui l’arte contemporanea sia un’esclusiva dell’essere umano. Attraverso le sue opere, Inomata suggerisce che la capacità creativa sia presente in diverse forme nel regno animale e che l’artista possa assumere il ruolo di intermediario in questo processo di co-creazione.
Il processo creativo svelato al pubblico
L’esposizione delle sculture al Castello di Rivoli non si limita alla presentazione delle opere finite. Documenti e materiali video accompagnano i visitatori alla scoperta del processo creativo che ha portato alla realizzazione di questi lavori. Questa documentazione permette di comprendere appieno la complessità del progetto, che unisce ricerca scientifica, osservazione naturalistica e sperimentazione tecnologica. La scelta di esporre anche il ‘dietro le quinte’ della creazione artistica riflette una tendenza sempre più diffusa nell’arte contemporanea: quella di rendere trasparente il processo creativo, trasformando il pubblico in testimone attivo della nascita dell’opera d’arte.
Un’artista dall’approccio rivoluzionario
Nata a Tokyo nel 1983, Aki Inomata ha sviluppato nel corso degli anni un linguaggio artistico unico, caratterizzato dalla collaborazione con diverse specie animali. Il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti internazionali, con esposizioni in prestigiose istituzioni come il MoMA di New York e partecipazioni a eventi di rilievo come la Triennale di Milano del 2019. L’ingresso delle sue opere nella collezione del Castello di Rivoli rappresenta un momento significativo per la diffusione dell’arte contemporanea giapponese in Italia. Le sculture di Inomata offrono ai visitatori l’opportunità di riflettere su temi di grande attualità come il rapporto tra tecnologia e natura, la sostenibilità ambientale e le nuove forme di collaborazione interspecifica.
Un dono che guarda al futuro
La donazione dell’imprenditore Hiroyuki Maki, fondatore del programma filantropico ‘anonymous art project’, testimonia l’importanza crescente del mecenatismo privato nel sostegno all’arte contemporanea. Questo gesto generoso permette al Castello di Rivoli di ampliare la propria collezione con opere che rappresentano le tendenze più innovative della ricerca artistica internazionale. Le sculture di Aki Inomata, ora parte permanente del patrimonio museale torinese, continueranno a stimolare riflessioni sui confini tra naturale e artificiale, tra istinto animale e progettazione umana. In un’epoca in cui il dibattito sulla sostenibilità ambientale assume sempre maggiore rilevanza, queste opere offrono una prospettiva originale sul dialogo possibile tra arte, tecnologia e mondo naturale.
(le immagini sotto riproducono le sculture ispirate ai castori donate al Castello di Rivoli)
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO 50.ORG
© Riproduzione riservata