Presentato al Google I/O 2025, Veo 3 è il primo modello AI capace di generare video con audio sincronizzato, dialoghi naturali e suoni ambientali. Una svolta per la creazione audiovisiva automatizzata.
Un nuovo standard per i video generati dall’IA
Google ha svelato Veo 3, il suo più recente modello di intelligenza artificiale per la generazione di video, durante la conferenza annuale Google I/O 2025. Questa terza modifica del progetto Veo si distingue per la capacità di creare clip video realistici a partire da prompt testuali o immagini, integrando nativamente audio, dialoghi sincronizzati e suoni ambientali.
Una novità che segna la fine dell’era dei video AI “muti”, aprendo nuove possibilità per creatori di contenuti, registi e sviluppatori.
Caratteristiche principali di Veo 3
Veo 3 si distingue per una serie di innovazioni che segnano un salto di qualità nella generazione automatica di contenuti audiovisivi. Una delle funzionalità più sorprendenti è la creazione di audio nativo. Il modello è infatti in grado di generare automaticamente colonne sonore, effetti sonori e persino dialoghi, dando vita a un’esperienza audiovisiva completa e immersiva. A questo si aggiunge un livello avanzato di sincronizzazione labiale, che assicura una perfetta corrispondenza tra il parlato e i movimenti delle labbra, rendendo i personaggi virtuali incredibilmente realistici.
Un altro punto di forza di Veo 3 è il suo realismo fisico: grazie a una sofisticata simulazione delle leggi fisiche, i movimenti risultano naturali e pienamente coerenti con l’ambiente circostante. Infine, il sistema sfrutta un input multimodale, permettendo la generazione di video sia a partire da descrizioni testuali dettagliate, sia da immagini, ampliando enormemente le possibilità creative degli utenti.
Disponibilità e accesso
Attualmente, Veo 3 è disponibile per gli utenti statunitensi abbonati al piano Google AI Ultra, al costo di $249 al mese. L’accesso avviene tramite l’app Gemini o la piattaforma Vertex AI. Non ci sono ancora conferme ufficiali riguardo alla disponibilità in altri paesi, inclusa l’Italia.
Per gli utenti con il piano AI Pro, è disponibile l’accesso a Flow e a Veo 2, ma senza le funzionalità audio avanzate di Veo 3.
Flow: l’evoluzione della creazione audiovisiva
In parallelo al lancio di Veo 3, Google ha presentato Flow, un nuovo strumento progettato specificamente per i professionisti del settore audiovisivo e per i creatori che cercano maggiore controllo e qualità nei contenuti IA.
Flow unisce le capacità avanzate di Veo, Imagen e Gemini, offrendo un ambiente creativo completo in cui è possibile generare scene dettagliate partendo da semplici descrizioni testuali di personaggi, ambientazioni, azioni e stili visivi. Lo strumento consente di costruire narrazioni complesse con pochi input, automatizzando passaggi tecnici spesso complessi e dispendiosi in termini di tempo.
Disponibile attualmente solo per gli abbonati ai piani AI Pro e AI Ultra negli Stati Uniti, Flow si posiziona come un ponte tra l’automazione AI e le esigenze del cinema professionale. E rappresenta un vero e proprio passo avanti nella democratizzazione della produzione cinematografica. Grazie alla sua flessibilità e precisione, potrebbe presto diventare uno strumento chiave anche per studi indipendenti, agenzie creative e content creator in cerca di soluzioni accessibili ma performanti.
<strong>L’esempio virale di Will Smith e gli spaghetti
Per mostrare le potenzialità di Veo 3, Google ha deciso di rielaborare un video diventato virale anni fa: quello, generato da un’IA, in cui Will Smith mangia spaghetti.
La clip originale era celebre non tanto per la sua qualità, quanto per la sua stranezza involontaria: i movimenti del volto erano innaturali, la sincronizzazione labiale inesistente e gli spaghetti sembravano fondersi con il viso dell’attore in modo grottesco. Questo mix surreale e un po’ inquietante aveva trasformato il video in un meme online.
Nella nuova versione creata con Veo 3, invece, l’intera scena appare straordinariamente realistica. I movimenti sono fluidi, il cibo interagisce in modo credibile con la bocca e l’ambiente, e la voce è perfettamente sincronizzata. Il confronto tra le due clip ha suscitato nuovamente l’interesse del pubblico, diventando virale una seconda volta, ma stavolta per il salto tecnologico raggiunto nella generazione video tramite intelligenza artificiale.
Confronto con altri modelli di generazione video AI
Nel panorama delle IA generative di video, Veo 3 si distingue per l’integrazione nativa dell’audio e la qualità complessiva dei contenuti prodotti. Ecco una breve comparazione con altri strumenti disponibili nel 2025:
– OpenAI Sora: Produce video fino a 20 secondi, ma manca di generazione audio nativa.
– Runway Gen 4: Offre video di alta qualità, ma l’integrazione audio è limitata.
– Pika 2.0: Focalizzato su brevi clip, con alcune capacità audio, ma non al livello di Veo 3.
– Adobe Firefly Video: Si integra con Premiere Pro, generando clip di 5 secondi a 1080p, con un focus sulla qualità visiva.
Veo 3, con la sua capacità di generare video realistici con audio sincronizzato, rappresenta – attualmente – il punto di riferimento nel settore.
Implicazioni etiche e creative
L’avanzamento di Veo 3 solleva questioni importanti riguardo all’autenticità dei contenuti e ai diritti d’autore. La possibilità di creare video realistici con personaggi virtuali pone interrogativi su come distinguere tra contenuti reali e generati. Oltre che come proteggere la proprietà intellettuale. In aggiunta, l’opacità del processo di addestramento del modello solleva dubbi sulla provenienza dei dati utilizzati e sulle implicazioni etiche.
La combinazione di realismo visivo e audio sincronizzato apre nuove strade per la creatività, ma richiede anche una riflessione approfondita sulle implicazioni etiche e legali.
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