Si chiama Gina la protagonista del nuovo spot della Polizia di Stato per mettere in guardia gli anziani (e non solo loro) dalle truffe.
Un uomo bussa e suona insistentemente alla porta della signora Gina. Ogni volta il motivo è diverso: la consegna di un pacco per il nipote da saldare; un figlio che ha avuto un incidente, etc. E ogni volta Gina sbatte la porta in faccia allo sconosciuto facendogli capire che non ci casca. Sino al giusto epilogo, quando contatta le Forze dell’Ordine che arrestano il truffatore. Il nuovo spot della Polizia di Stato mette in guardia gli anziani dalle tipiche truffe e ‘a non cascarci’ proprio come fa Gina.
Uno spot contro le truffe agli anziani
Con il suo messaggio chiaro e immediato l’ultimo video della Polizia di Stato ricorda la necessità di mantenere alta la guardia contro le truffe. Perché la prevenzione è la prima difesa. Soprattutto d’estate, quando la rete di protezione per gli anziani si allenta ancora di più e lontani dagli affetti, rischiano di diventare più vulnerabili. Il messaggio quindi non è diretto solo alle potenziali vittime, ovvero agli anziani, ma anche ai familiari e magari ai vicini di casa. In questo modo possiamo contribuire tutti a creare luoghi sicuri.
Gina, sola ma capace di difendersi
Lo spot della Polizia di Stato rovescia completamente la prospettiva abituale sulle truffe agli anziani. Con una narrazione semplice e diretta, la protagonista, l’anziana Gina, non è una vittima passiva, ma la protagonista della sua sicurezza. A ogni tentativo di raggiro, non si lascia ingannare e, con decisione, chiude la porta in faccia al truffatore. E invece di cadere nella trappola, compone il numero della Polizia di Stato. L’intervento è rapido e risolutivo, con gli agenti che colgono il truffatore sul fatto. A chiudere lo spot, un messaggio della giornalista Myrta Merlino, testimonial d’eccezione, che invita tutti i cittadini a non abbassare la guardia di fronte all’inganno e, in caso di dubbio o necessità, a rivolgersi sempre alla Polizia di Stato.
Diffidare sempre, la regola d’oro contro le truffe
Per fare in modo che gli anziani si proteggano dalle truffe, serve un approccio proattivo e basato sulla consapevolezza. La regola d’oro è diffidare sempre degli sconosciuti: non aprire la porta a chi si presenta senza appuntamento, anche se mostra tesserini o divise, e verificare sempre l’identità chiamando i numeri ufficiali dell’ente di riferimento, mai quelli forniti dal presunto visitatore.
Anche al telefono e online, la massima cautela è d’obbligo: è bene non dare mai dati personali o bancari a nessuno, ignorare richieste urgenti di denaro da “parenti in difficoltà” o “falsi avvocati” e non cliccare su link sospetti in sms o email. Fuori casa, invece, è bene stare attenti a tentativi di raggiro come la “truffa dello specchietto” e non accettate mai aiuti da sconosciuti al bancomat. Infine, è cruciale che i familiari parlino apertamente di questi pericoli, mantenendo un dialogo costante e ricordando che, di fronte a qualsiasi dubbio, la Polizia di Stato è sempre a disposizione.
(Foto apertura: Canale YouTube/Polizia di Stato)
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