Le fattorie sociali investono nell’integrazione socio-lavorativa di persone fragili e svantaggiate offrendo servizi di cura ambientale e riabilitativa
La Regione Emilia-Romagna, in linea con la propria Legge sull’agricoltura sociale, ha predisposto un elenco ufficiale delle fattorie sociali. Queste realtà, radicate nel tessuto agricolo locale, si trasformano in laboratori di inclusione, offrendo opportunità concrete a persone fragili, con disabilità e in condizioni di svantaggio. Ma anche per offrire servizi di supporto a terapie mediche, psicologiche e riabilitative (anche attraverso gli animali allevati e la coltivazione delle piante) e per realizzare progetti volti alla conoscenza del territorio e all’educazione ambientale. Un impegno che la Regione ha voluto sancire con la legge regionale 1/2022, riconoscendo il valore dell’agricoltura sociale come strumento di crescita collettiva.
Sette realtà virtuose: il boom delle fattorie sociali
I primi frutti della politica regionale sono le sette fattorie sociali che hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale e sono state iscritte nell’apposito elenco regionale. Queste aziende agricole hanno infatti dimostrato di possedere i requisiti di legge. E l’onda non si ferma qui: altre sette realtà hanno già presentato domanda di iscrizione, testimoniando l’interesse crescente verso questo modello agricolo solidale. La provincia più interessata è quella di Reggio Emilia, con 4 aziende, seguita da Modena e Ravenna con tre. Anche Bologna, Ferrara, Parma e Piacenza contano ciascuna una fattoria sociale, delineando una mappa dell’inclusione che abbraccia l’intera regione.
Non solo lavoro: un approccio olistico al benessere
L’impatto delle fattorie sociali va ben oltre l’inserimento lavorativo. Queste realtà sono in effetti centri polifunzionali che erogano servizi di supporto a terapie mediche, psicologiche e riabilitative. Portando avanti il modello di un approccio olistico che integra la cura della terra con la cura della persona, spesso attraverso l’ausilio terapeutico degli animali allevati e la coltivazione delle piante. Un connubio potente che favorisce il benessere fisico e mentale, offrendo percorsi di recupero più efficaci e umanizzanti.
Radici nel territorio: educazione ambientale e conoscenza del patrimonio
Le fattorie sociali non dimenticano il loro legame intrinseco con il territorio. Attraverso progetti volti alla conoscenza dell’ambiente e all’educazione ambientale, queste realtà si fanno promotrici di una cultura della sostenibilità e del rispetto per la natura. Coinvolgendo le persone in attività pratiche legate alla terra, si favorisce una maggiore consapevolezza del patrimonio naturale e si stimola un senso di appartenenza alla comunità.
La legge regionale 1/2022 per lo sviluppo dell’agricoltura sociale
Il motore di questa trasformazione virtuosa è senza dubbio la legge regionale 1/2022. Questo strumento legislativo ha rappresentato una svolta, riconoscendo formalmente il ruolo e il valore dell’agricoltura sociale. La Regione Emilia-Romagna, attraverso questa legge, eroga misure di sostegno dirette e indirette, volte a incentivare la nascita e lo sviluppo delle fattorie sociali, fornendo anche contributi per il loro allestimento. Un investimento sul capitale umano e sociale replicabile. Come dimostra la fitta rete di aziende agricole solidali lungo tutto il territorio nazionale. Le fattorie sociali dimostrano come la terra possa diventare un fertile terreno non solo per la produzione agricola, ma anche per la crescita umana e sociale.
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