Le precisazioni del Ministero della Salute sulla dispensazione dei medicinali veterinari equivalenti. Il quadro normativo e il ruolo dei farmacisti
Chi possiede un cane, un gatto o qualsiasi altro animale domestico, probabilmente si è trovato almeno una volta in farmacia con una ricetta veterinaria, magari scoprendo che il medicinale prescritto costava più del previsto o non era disponibile. Le disposizioni del Ministero della Salute, però. hanno introdotto regole precise sulla sostituzione dei farmaci veterinari ‘di marca’ con quelli generici che ogni proprietario di animali dovrebbe conoscere. La materia è già stata regolata con il decreto legislativo 218 del 7 dicembre 2023 che stabilisce quando e come il farmacista può sostituire il farmaco prescritto dal veterinario con un’alternativa equivalente. Ora, attraverso la Direzione generale della salute animale, il Ministero ha fornito il quadro dettagliato riguardante la sostituzione dei medicinali.
I diritti del proprietario di animali domestici
La normativa attuale riconosce ai proprietari di animali domestici il diritto fondamentale di essere informati sulle alternative disponibili. Prima di ogni vendita, il farmacista ha l’obbligo preciso di comunicare se esiste un medicinale veterinario generico o equivalente che possa sostituire quello prescritto dal veterinario. Questa informazione non è facoltativa: rappresenta un dovere professionale che tutela il consumatore e garantisce la trasparenza nella dispensazione dei farmaci per animali. Il proprietario ha così la possibilità di valutare consapevolmente le opzioni disponibili, considerando sia l’aspetto economico sia la qualità del trattamento per il proprio animale. Ma bisogna considerare che la sostituzione non è sempre possibile. La legge, infatti, stabilisce criteri precisi che devono essere rispettati rigorosamente per garantire la sicurezza e l’efficacia della terapia prescritta dal medico veterinario.
Quando è possibile sostituire il farmaco prescritto
Le nuove regole sui farmaci veterinari prevedono due scenari specifici in cui la sostituzione diventa legittima. Il primo caso riguarda la convenienza economica: quando esiste un medicinale generico o equivalente che costa meno di quello originariamente prescritto, il farmacista può proporlo come alternativa valida. Il secondo scenario si presenta quando il medicinale prescritto non risulta disponibile nel circuito distributivo. In questa situazione, piuttosto che lasciare l’animale senza cure, la normativa consente di ricorrere a un’alternativa equivalente che garantisca la continuità terapeutica. Tuttavia, non tutti i farmaci possono essere sostituiti liberamente. Il legislatore ha introdotto una definizione molto rigorosa di “medicinale equivalente”, e il Ministero della Salute mantiene aggiornata una lista ufficiale dei medicinali generici autorizzati. Solo i prodotti inseriti in questo elenco possono essere utilizzati come sostituti, garantendo così standard di sicurezza e efficacia identici al farmaco originale.
Il ruolo cruciale del farmacista nella nuova procedura
Una delle novità più significative riguarda l’autonomia decisionale del farmacista nella gestione delle sostituzioni. Le comunicazioni ministeriali hanno chiarito che i professionisti della farmacia possono procedere alla sostituzione senza dover ottenere il preventivo consenso del medico veterinario che ha emesso la prescrizione. Questa semplificazione procedurale nasce da considerazioni pratiche: il sistema Vetinfo e i servizi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise non prevedono meccanismi automatici per l’inoltro delle richieste di autorizzazione. Le software house che gestiscono i sistemi informatici delle farmacie hanno ricevuto specifiche indicazioni per aggiornare i loro programmi, permettendo una gestione più fluida ed efficiente del processo. Questa autonomia, però, comporta anche una maggiore responsabilità. Il farmacista deve garantire il rispetto scrupoloso della normativa, valutando attentamente ogni singolo caso e assicurandosi che la sostituzione avvenga solo nei casi previsti dalla legge. La professionalità e la competenza del farmacista diventano elementi fondamentali per tutelare la salute degli animali domestici.
Garanzie di sicurezza e qualità per gli animali
Il sistema di equivalenza dei farmaci veterinari si basa su rigorosi controlli scientifici che garantiscono l’intercambiabilità dei medicinali. Un farmaco generico o equivalente deve dimostrare di possedere la stessa composizione qualitativa e quantitativa in principi attivi del medicinale di riferimento, oltre a presentare la medesima forma farmaceutica. Gli studi di bioequivalenza assicurano che l’assorbimento del principio attivo nell’organismo animale avvenga con le stesse modalità e tempistiche del prodotto originale. Questo significa che l’efficacia terapeutica rimane identica, garantendo al proprietario dell’animale la stessa qualità di cura prescritta dal veterinario. Il controllo ministeriale sulla lista dei medicinali autorizzati alla sostituzione rappresenta un’ulteriore garanzia di sicurezza. Solo i prodotti che superano tutti i test di equivalenza vengono inseriti nell’elenco ufficiale, creando un sistema di tutela a più livelli che protegge la salute degli animali domestici.
Cosa fare in caso di dubbi o situazioni complesse
Nonostante la semplificazione delle procedure, possono presentarsi situazioni in cui la sostituzione non appare chiaramente definita dalla normativa. In questi casi, il Ministero della Salute raccomanda un approccio prudenziale che privilegia sempre la sicurezza dell’animale. Quando il farmacista si trova di fronte a casi dubbi o incertezze interpretative, la prassi migliore prevede una consultazione diretta con il medico veterinario prescrittore. Questa comunicazione professionale garantisce la corretta applicazione delle regole e assicura che ogni decisione venga presa nell’interesse della salute animale. Il proprietario dell’animale ha sempre il diritto di richiedere chiarimenti sia al farmacista sia al veterinario, creando un triangolo di comunicazione che tutela tutti i soggetti coinvolti nella terapia. La trasparenza informativa rimane il pilastro fondamentale del nuovo sistema normativo.
Vantaggi economici e pratici per i proprietari
L’introduzione di queste regole sui farmaci veterinari porta vantaggi concreti per chi possiede animali domestici. La possibilità di accedere a medicinali equivalenti a prezzi più contenuti può rappresentare un significativo risparmio, specialmente per terapie croniche o trattamenti prolungati. Inoltre, la disponibilità di alternative equivalenti riduce il rischio di interruzioni terapeutiche dovute a problemi di approvvigionamento. Se il farmaco prescritto non è disponibile, esiste sempre un’opzione alternativa che garantisce la continuità delle cure senza compromettere l’efficacia del trattamento. La semplificazione procedurale elimina anche i tempi di attesa legati alle autorizzazioni, permettendo una dispensazione più rapida ed efficiente dei medicinali. Questo aspetto risulta particolarmente importante in situazioni di urgenza o quando l’animale necessita di cure immediate.
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