Tra rincari e strategie di risparmio, il desiderio di viaggiare resta forte. Per hotel, affittacamere e bed & breakfast questa sarà la prima estate con il Cin
L’estate 2025 fa già i conti in tasca alle famiglie italiane. Partire in agosto per una settimana di vacanza nel belpaese è infatti ormai sempre più caro. Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo, una coppia che sceglie l’auto come mezzo di trasporto spenderà in media 1.063 euro. Il prezzo medio sale poi a 1.200 euro quando la destinazione è raggiungibile in aereo, come nel caso di Stintino o Villasimius, dove una settimana può costare rispettivamente 1.786 e 1.854 euro. Nel complesso, il rincaro per le vacanze estate 2025 è pari al 2,3% rispetto all’anno precedente. A conti fatti, si aggiunge a un incremento del 9% già rilevato tra il 2023 e il 2024. L’aumento dei costi riguarda soprattutto gli alloggi, con un +4% rispetto al 2024 e un +34% rispetto al 2020. In montagna, i rincari sono particolarmente evidenti (+34%), seguiti dal mare (+12%) e dalle città d’arte, dove gli aumenti raggiungono anche l’80%.
Città d’arte e auto: le scelte più economiche per l’estate 2025
In un contesto di rincari generalizzati per l’estate 2025, alcune scelte possono fare la differenza. Le città d’arte, ad esempio, registrano un calo medio del 10% rispetto al 2024. Firenze guida la classifica del risparmio (-15,3%). Tra le mete marine più accessibili c’è Cervia, dove una settimana di vacanza costa in media 717 euro. Al contrario, la montagna segna una crescita sensibile. A Valdisotto, in Valtellina, i prezzi sono aumentati del 25,1% in un anno. Ortisei resta la località più cara, con un costo medio di 1.431 euro per sette notti. Secondo Altroconsumo, la voglia di vacanze all’aria aperta e la ricerca di temperature più fresche hanno d i fattospinto la domanda verso le località montane. Sul fronte dei trasporti, viaggiare in auto è conveniente: il costo dei carburanti è infatti in calo, con la benzina a un -9,8% rispetto al 2024. Anche il gasolio mostra una riduzione, seppur più contenuta.
Affitti turistici: cos’è il Cin (Codice identificativo nazionale)
L’estate 2025 è la prima in cui è in vigore il Codice identificativo nazionale (Cin) per gli affitti turistici. La nuova normativa ha portato a un’offerta più qualificata, ma anche a un rialzo dei prezzi. Per gli osservatoti la regolarizzazione ha infatti scoraggiato la presenza sul mercato di immobili non conformi. L’effetto a medio termine sarà un aumento della qualità, ma anche dei costi. Tra le località montane più dinamiche c’è Valdisotto, dove un bilocale è passato da 270 euro a settimana nel 2020 a 1.295 nel 2025. San Martino di Castrozza ha registrato un incremento annuo del 10,15%. Mentre a Livigno il prezzo è salito da 475 a 925 euro. Gallipoli ha visto quasi raddoppiare i canoni settimanali (da 590 a 1.145 euro), mentre ad Alghero e Villasimius si registra un’evidente risalita dei prezzi. In quest’ultima, il costo settimanale di un bilocale è salito da 340 a 1.110 euro.
Località minori e nuove tendenze per l’estate 2025
Anche le località turistiche minori risentono dei rincari. A Jesolo si pagano circa 2.500 euro ad agosto, mentre a Caorle si arriva a 7.000 euro per tutta la stagione estiva. In Liguria, a Diano Marina, si spende tra i 2.000 e i 3.000 euro al mese. In Campania, Castellabate (location del film campione d’incassi ‘Benvenuti al Sud’)tocca i 1.000 euro a settimana. E in Calabria, a Diamante, si può arrivare a 3.000 euro al mese. Nonostante tutto, la voglia di viaggiare non si spegne. Il rapporto Istat 2025 rivela che le famiglie giovani hanno tagliato principalmente su abbigliamento e viaggi, ma secondo l’European Summer Vacation Confidence Index 2025 di Allianz, l’83% degli italiani ha comunque in programma una vacanza estiva, contro il 75% della media europea. Pur con qualche rinuncia, come posticipare l’acquisto di un’auto o ridurre le spese per il tempo libero, le vacanze dell’estate 2025 restano un obiettivo importante.
Le mete più richieste: vecchi ritorni e nuove scoperte
Le prenotazioni restano stabili in Italia, ma crescono nel Mediterraneo (+2%) e soprattutto nel resto del mondo (+14%). Segnalato anche un forte ritorno dell’Egitto (grazie anche all’apertura del nuovo museo del Cairo) e restano buone le performance per l’Africa orientale (Kenya, Tanzania, Madagascar) e l’Asia, Giappone in testa. Cresce anche la durata media dei viaggi: 8,5 giorni per le vacanze balneari e oltre 10 per quelle a lungo raggio. Risparmiare è possibile, ma non sempre facile. I viaggi in bassa stagione attraggono un po’ di più, anche se agosto rimane il mese preferito dagli italiani. La voglia di vacanza resiste anche in un contesto di rincari, segnando ancora una volta il legame profondo esistente tra turismo, viaggi e benessere.
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