Cambia il volto dei consumi digitali in Italia: meno tecnologia, più attenzione alla salute
Gli italiani non rinunciano alla salute e al benessere, almeno stando agli acquisti online. Nei primi cinque mesi del 2025 le ricerche di integratori e vitamine su Trovaprezzi.it hanno registrato un +71,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Più in dettaglio, tra gennaio e maggio 2025, le ricerche per “Integratori e Vitamine” sono raddoppiate a 8 milioni (da 4,7 nel 2024). Mentre il primo trimestre 2025 segna un +100,5%, con marzo a picco (1,7 milioni), superando il record di ottobre 2024. Il trend non è stagionale ma strutturale: ogni mese del 2025 ha, di fatto, superato stabilmente il milione di ricerche, confermando l’interesse degli italiani per gli integratori di vitamine.
Il declino della tecnologia
Contemporaneamente la categoria ‘cellulari e smartphone’ ha registrato un calo del 26,4% nelle ricerche, seguita a ruota da frigoriferi e congelatori (-25%), lavatrici e asciugatrici (-24,6%), notebook (-20,4%), aspirapolvere e pulitrici (-22,4%), forni (-25,4%) e cucine e piani cottura (-21,7%). «Tutti segnali – si legge nell’indagine – che rimandano a un rallentamento della spinta propulsiva dei grandi elettrodomestici e della tecnologia, probabilmente legato a cicli di sostituzione già avviati».
Il profilo del nuovo consumatore digitale
Chi ricerca integratori vitamine online presenta caratteristiche precise. Il pubblico è prevalentemente femminile (63%) e si concentra nelle fasce d’età più attive: 35-44 anni (23,65%), 25-34 anni (20,63%) e 45-54 anni (20,50%). Persone, dunque, nel pieno della vita lavorativa che hanno sviluppato maggiore consapevolezza verso salute e benessere psico-fisico. Un pubblico peraltro informato che dimostra un approccio meno impulsivo e più riflessivo. Sette italiani su dieci, infatti, leggono abitualmente le etichette nutrizionali, evitando prodotti con troppi additivi.
Tre modalità di ricerca: composizione, brand e utilizzo
La maggior parte degli utenti ricerca gli integratori per composizione (32,8% del totale), cercando principi attivi specifici come magnesio, collagene, vitamina D o omega-3. Questo indica conoscenza precisa delle necessità fisiologiche, spesso guidata da prescrizioni mediche. Parallelamente molti effettuano la ricerca per brand (32,7%). Mostrando un atteggiamento fiducioso nei confronti dei marchi più consolidati (tra questi, Polase, Multicentrum, Bioscalin o Swisse). Il restante 19,9% cerca per utilizzo specifico, partendo da bisogni come memoria, menopausa o controllo del colesterolo. Questo tipo di ricerca è svolta da chi ha un bisogno generico e cerca la soluzione più adatta senza già sapere quale principio attivo o marchio scegliere.
I protagonisti: magnesio, vitamina D e collagene
Tra i prodotti più ricercati emerge ‘un trio’ che riflette gli interessi comuni dei consumatori. Il magnesio, spesso abbinato al potassio, è in testa alle preferenze contro stanchezza e crampi muscolari. La vitamina D conquista il secondo posto, con formulazioni da 2000 a 10.000 UI, riflettendo maggiore consapevolezza della sua importanza per sistema immunitario e ossa. Il collagene rappresenta il fenomeno emergente, spesso ricercato con acido ialuronico per benessere di pelle, articolazioni e capelli. Non mancano poi i fermenti lattici per la salute intestinale, gli omega-3 per il sistema cardiovascolare, la bromelina per problemi digestivi e il glutatione come antiossidante. Crescono le ricerche per il ferro, spesso legate a carenze nutrizionali comuni tra le donne.
Il cibo alleato della salute
La tendenza al benessere si estende alle scelte alimentari quotidiane. Gli italiani riscoprano il cibo come medicina naturale, privilegiando prodotti freschi, non processati, biologici e proteici. La crescita di tè, caffè e solubili del 46,6% nell’e-commerce testimonia scelte salutistiche anche per le bevande. Il biologico accelera conquistando anche il Sud Italia, mentre i sostituti vegetali crescono del 20,9%, dieci volte più delle carni rosse. Tutto ciò riflette una consapevolezza crescente dell’impatto alimentare su salute e ambiente, con 8,4 milioni di italiani pronti ad aumentare gli acquisti bio.
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