(Adnkronos) – Anche Lorenzo Musetti rinuncia alla Coppa Davis dopo Jannik Sinner, ma l’ondata di indignazione social non c’è stata per il toscano, a differenza di quanto accaduto all’altoatesino. “Forse, dopo la rinuncia di Sinner, probabilmente un po’ tutti abbiamo accettato la situazione e la possibilità che un giocatore possa rinunciare alla Davis per determinate motivazioni: riaprire questo tipo di discorso è completamente inutile”. Lo dice all’Adnkronos l’ex capitano di Davis, vincitore della Coppa nel ’76 ed ex n.7 in era Atp Corrado Barazzutti. “Tutto sommato se ne è parlato tanto già con Sinner; la decisione di giocare la Davis deve essere rispettata, soprattutto per giocatori che hanno già giocato. Ritengo che sia un argomento che si è esaurito e le motivazioni di Sinner sono valide anche per Musetti. Penso che non si senta il bisogno di quella gogna social, di quei cecchini che si divertono tanto a colpire tutti”. E non si tratta neanche di trattamento diverso causa ‘etnia’. “Per niente, Sinner è assolutamente italiano e non deve dimostrarlo”, dice secco Barazzutti, sottolineando che il mondo dei social “è pieno di scemi, e continuerà a esserlo, per cui dobbiamo non curarci di loro e andare avanti”. Tornando a Musetti ha fatto bene perché era abbastanza sfiatato? “Ha fatto quello che lui riteneva fosse la scelta migliore. Ha giocato moltissimo, ricordiamoci che è sempre stato presente in tutte le Coppe Davis, è sempre stato a disposizione, ora viene da non so quanti tornei consecutivi, c’è anche la nascita del secondo figlio che capita proprio in quel periodo: scelta assolutamente più che da rispettare”. “Poi va detto che, preso atto che Sinner e Musetti hanno rinunciato alla Davis, mi sembra inutile parlarne: non ci sono. Parlerei invece della bella squadra che abbiamo, estremamente competitiva. Da addetto a lavori, penso che sia giusto soprattutto in questo momento ricordarci che noi abbiamo una squadra di giocatori molto, molto forti. Non c’è dubbio che con Sinner e con Musetti la squadra sarebbe stata più forte, ma abbiamo una squadra estremamente competitiva con i giocatori che Volandri ha convocato: abbiamo uno dei doppi più forti del mondo, forse il più forte dopo queste Finals e speriamo che vincano”. “Abbiamo giocatori di grandissimo valore, come Berrettini che in Coppa Davis ha sempre dato il massimo, ha portato risultati importanti, c’è Sonego, poi un giovanissimo come Cobolli che è in grande crescita. Insomma, mi occuperei più di loro che di Sinner e di Musetti in questo momento”. Coppa Davis morta come dice Bertolucci? “Morta no ma sicuramente è stata svilita molto. Poi ci sono anche le dichiarazioni di Binaghi che dice ‘meglio avere un numero uno del mondo che vincere una Coppa Davis’: questo non aiuta, ecco”.
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