(Adnkronos) – “Farò ricorso contro il foglio di via. I miei legali sono già al lavoro”. Ad annunciarlo oggi è Mohammed Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi in Italia, a margine del corteo pro Pal di Milano. Il questore della città, Bruno Megale, ha emesso lo scorso 25 ottobre un provvedimento di allontanamento e divieto di rientro in città nei confronti di Hannoun.
Per il presidente dell’associazione, il foglio di via “è un’ammonizione del governo Meloni non ad Hannoun persona, ma al corteo costante che da due anni non si è mai fermato nella città di Milano, così da fare pressioni su di noi che abbiamo sconfitto sia la lobby sionista sia la narrativa del governo nazifascista italiano”. “Sono tranquillo e sono deciso ad andare avanti”. Sulle accuse di essere finanziatore di Hamas, Hannoun ha risposto come sia “una frottola gigante”. “Sono qui da 42 anni, tutt’ora raccolgo fondi per progetti umanitari in Palestina e continuerò a farlo – ha ribadito -. Mi ricordo dal 2002 al 2009 sono stato indicato per queste false accuse. Il giudice del tribunale di Genova disse ‘Hannoun fa progetti di aiuti a distanza, questo fa onore all’Italia’. Tutto quello che faccio sono progetti umanitari, non ho mai finanziato alcuna attività militare o terroristica”.
E ancora: “Sono un cittadino palestinese, vivo in Italia, sono un architetto, lavoro. Faccio tutto nella massima trasparenza. Rispetto il diritto italiano e le sue leggi. Continuerò a farlo, ma non posso rinunciare ai miei diritti e del mio popolo anche se mi espellono dall’Italia perché sono stati sanciti dalle Nazioni Unite. Sono diritti sacri e non mollerò mai”..
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