Il maestro del thriller internazionale pubblica il sesto capitolo della saga di Robert Langdon. Otto anni dopo Origin, lo scrittore americano rilancia la sfida con un romanzo che promette di esplorare i confini tra scienza e spiritualità.
Il ritorno dell’autore bestseller mondiale
Dopo otto anni di silenzio narrativo, Dan Brown riaccende i riflettori letterari con “L’ultimo segreto”, il sesto episodio della saga dedicata al professore di simbologia Robert Langdon.
Il romanzo arriverà in libreria il 9 settembre 2025, pubblicato in Italia da Rizzoli in contemporanea mondiale con 17 Paesi, segnando il ritorno di uno degli autori più influenti del panorama thriller contemporaneo. Lo scrittore di New Hampshire non nasconde le proprie ambizioni per questa nuova opera, definendola “il romanzo più ambizioso della mia carriera” e “quello con la trama più ricca che abbia mai scritto”.
Il prologo del romanzo, anticipato dalla rivista People, catapulta immediatamente i lettori nell’atmosfera caratteristica di Brown: mistero, tensione e domande esistenziali che sfidano le certezze scientifiche. Ambientato inizialmente a Praga, città dall’aura esoterica e ricca di simbolismo, la storia si apre con l’esperienza extracorporea della neuroscienziata Brigita Gessner. Sospesa tra vita e morte sopra i tetti innevati della capitale ceca, la donna si trova prigioniera di una macchina da lei stessa progettata, torturata da un misterioso aggressore mascherato di fango. L’evento diventa il catalizzatore di una trama che, seguendo la tradizione browniana, intreccerà scienza moderna e antichi segreti.
Da Praga a New York: la corsa contro il tempo di Langdon
Robert Langdon, il simbologo di Harvard che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo, si trova nuovamente al centro di un enigma che trascende i confini geografici e temporali.
Questa volta la sua investigazione lo porterà da Praga a Londra, fino a New York, attraversando archivi nascosti, manoscritti proibiti e labirinti sotterranei dove neuroscienze e credenze millenarie si scontrano. Il mistero ruota attorno alla sparizione della dottoressa Katherine Solomon, personaggio già noto ai lettori de “Il Simbolo Perduto”, che possiede un manoscritto potenzialmente rivoluzionario per la comprensione della coscienza umana.
La trama si innesca quando Solomon svanisce dopo un omicidio avvenuto durante una conferenza scientifica, trascinando Langdon in un intrigo globale fatto di cospirazioni, simboli occulti e rivelazioni che potrebbero cambiare la percezione stessa dell’esistenza. Il romanzo promette di mantenere la formula vincente che ha reso celebre Brown: l’alternanza tra azione frenetica e riflessioni profonde, il tutto condito da una minuziosa ricerca storica e simbolica che trasforma ogni pagina in un piccolo corso di storia dell’arte, religione e filosofia.
Il fenomeno Dan Brown
La carriera di Daniel Gerhard Brown inizia nel 1996 con “Digital Fortress”, ma è nel 2003 che lo scrittore americano conquista definitivamente il panorama letterario mondiale. Con “Il Codice da Vinci” ha venduto 85 milioni di copie, diventando uno dei libri più venduti di sempre, un successo che ha trasformato radicalmente non solo la sua vita, ma anche il mercato editoriale contemporaneo. Il romanzo ha scalato in una sola settimana la classifica del New York Times Best Seller, generando un fenomeno culturale che ha superato i confini della letteratura per diventare argomento di dibattito pubblico, controversie religiose e adattamenti cinematografici.
Con più di 200 milioni di copie vendute, Brown è tra gli autori thriller più popolari e di maggior successo del XXI secolo. La serie di Robert Langdon, che include Angeli e demoni, Il Codice da Vinci, Il Simbolo Perduto, Inferno e Origin, ha consolidato una formula narrativa riconoscibile. Un professore americano viene trascinato in misteri che affondano le radici nella storia, nell’arte e nella religione, costretto a decifrare simboli e codici per salvare vite umane o svelare verità nascoste per secoli.
Il successo commerciale si è accompagnato a trasposizioni cinematografiche di grande richiamo, con Tom Hanks nei panni di Langdon e la regia di Ron Howard. Il Codice Da Vinci e Angeli e demoni sono diventati film diretti da Ron Howard e sempre con Tom Hanks nei panni del protagonista. Nonostante le critiche spesso severe da parte degli studiosi e del mondo accademico (che hanno contestato alcune ricostruzioni storiche e interpretazioni simboliche) Brown ha saputo conquistare un pubblico trasversale, dimostrando la capacità di rendere accessibili temi complessi attraverso una narrazione avvincente.
Luci e ombre di un percorso editoriale straordinario
Il percorso letterario di Brown non è stato privo di controversie e momenti difficili. Il Codice da Vinci ha scatenato polemiche internazionali, particolarmente nell’ambiente cattolico, per le teorie alternative sulla figura di Cristo e sulla storia del cristianesimo primitive. Il romanzo, pubblicato nel 2003, a settembre 2009 aveva venduto 80 milioni di copie in tutto il mondo ed era stato tradotto in 44 lingue, ma ha anche generato cause legali e accuse di plagio che hanno accompagnato per anni la carriera dell’autore.
I romanzi successivi hanno registrato successi commerciali significativi ma non sempre all’altezza del capolavoro del 2003. Il Simbolo Perduto del 2009 e Inferno del 2013 hanno mantenuto elevati standard di vendita, ma la critica ha spesso evidenziato una certa ripetitività nella formula narrativa. Origin, pubblicato nel 2017, ha rappresentato l’ultimo capitolo della saga prima di questo ritorno, affrontando temi legati all’intelligenza artificiale e all’origine della vita, ma senza riuscire a replicare l’impatto culturale del Codice da Vinci.
L’intervallo di otto anni tra Origin e L’ultimo segreto ha alimentato speculazioni sul futuro creativo dell’autore. Alcuni osservatori hanno interpretato questa pausa come un momento di riflessione artistica, necessario per rinnovare una formula che rischiava di diventare prevedibile. Altri hanno sottolineato come Brown abbia utilizzato questo periodo per esplorare progetti paralleli, inclusi libri per bambini e collaborazioni multimediali.
Il mercato editoriale aspetta il verdetto dei lettori
Con oltre 250 milioni di copie vendute e traduzioni in 56 lingue, Brown si conferma una delle voci più autorevoli e influenti del thriller internazionale. L’uscita de L’ultimo segreto rappresenta un banco di prova importante per valutare se il pubblico sia ancora fedele alla formula browniana e se l’autore sia riuscito a rinnovare il proprio stile narrativo dopo la lunga pausa creativa.
Il mercato editoriale contemporaneo è profondamente cambiato rispetto al 2003: l’avvento degli e-book, la concorrenza delle piattaforme streaming e l’evoluzione dei gusti del pubblico hanno modificato le dinamiche di consumo culturale. Brown dovrà confrontarsi con una generazione di lettori cresciuta in un contesto digitale, abituata a ritmi narrativi diversi e a contenuti multimediali integrati. La scelta di ambientare l’inizio del romanzo a Praga e di esplorare tematiche legate alla coscienza e alle neuroscienze dimostra un tentativo di aggiornamento tematico, mantenendo però i pilastri della propria identità letteraria.
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