Una ricerca svela le differenze tra i sessi nella prevenzione cardiovascolare
Quando si parla di esercizio fisico e salute del cuore, si è sempre pensato che le regole di prevenzione fossero uguali per tutti. Ma oggi uno studio rivela che le donne abbiano bisogno di molto meno sforzo rispetto agli uomini per ottenere gli stessi benefici cardiovascolari. Una scoperta che potrebbe cambiare il modo in cui medici e istituzioni sanitarie formulano le raccomandazioni per uno stile di vita sano. La ricerca, condotta da una squadra di ricerca internazionale guidato dalla Xiamen University in Cina, ha analizzato i dati di oltre ottantamila persone di mezza età, monitorando attraverso dispositivi indossabili i loro livelli di attività fisica per un periodo di otto anni. Il risultato? Le donne che dedicano circa quattro ore alla settimana all’esercizio fisico riducono del 30% il rischio di sviluppare malattie coronariche. Gli uomini, invece, per raggiungere lo stesso traguardo hanno bisogno di più del doppio del tempo.
Una questione di ore
“Rispetto agli individui di sesso maschile, le donne ottengono benefici per la salute equivalenti con solo metà del tempo di esercizio,” scrivono gli autori su Nature Cardiovascular Research. “Questi risultati potrebbero potenzialmente incoraggiare le donne ad impegnarsi nell’attività fisica,” aggiungono. Il professor Yan Wang, uno dei ricercatori dello studio, sottolinea come entrambi i sessi traggano in generale benefici sostanziali dall’attività fisica, ma aggiunge che sono proprio le donne a muoversi meno e a non raggiungere gli obiettivi di esercizio raccomandati. Eppure, sono proprio loro ad ottenere i risultati migliori con il minor investimento di tempo. Una buona notizia per le più pigre.
Cuore e esercizio fisico
Ma c’è un dato ancora più sorprendente emerso dall’analisi di oltre cinquemila partecipanti che avevano già ricevuto una diagnosi di malattia coronarica. In questo sottogruppo, il rischio di decesso durante il periodo di osservazione risultava tre volte inferiore per le donne che rispettavano l’obiettivo settimanale di esercizio rispetto agli uomini con livelli di attività simili. Anche qui, la differenza rimane evidente: cinquantuno minuti di attività moderata o vigorosa bastano alle donne per ridurre significativamente il rischio di mortalità. Mentre gli uomini necessitano di ottantacinque minuti, quasi il 70% per cento in più.
Donne e sport: più resistenza meno fatica
Gli scienziati stanno ancora indagando i meccanismi sottostanti all’efficienza dell’esercizio fisico femminile, ma appaiono già alcune ipotesi. In primo luogo, gli estrogeni giocano un ruolo protettivo fondamentale favorendo la combustione dei grassi e proteggendo i vasi sanguigni. Poi c’è la questione della composizione muscolare: le donne possiedono naturalmente più fibre muscolari orientate alla resistenza, mentre gli uomini ne hanno di più costruite per potenza e velocità. Anche la capacità di metabolizzare gli zuccheri per produrre energia differisce tra i sessi.
Verso una prevenzione personalizzata
Per gli scienziati è giunto il momento di pensare a linee guida ufficiali specifiche per sesso, sviluppando interventi personalizzati. La ricerca evidenzia inoltre che i benefici dell’esercizio fisico iniziano a manifestarsi anche con quantità relativamente modeste di attività. Anche solo due ore e mezza di movimento da moderato a vigoroso alla settimana sono sufficienti per ridurre il rischio di malattia coronarica del 22% nelle donne e del 17% negli uomini. Un messaggio incoraggiante, soprattutto per chi sa di non avere un animo propriamente sportivo. Indipendentemente dal sesso, comunque, la regola generale rimane valida: più giorni alla settimana si pratica attività fisica, minore risulta il rischio di sviluppare problemi cardiaci. La costanza, insomma, paga sempre.
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