L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un programma formativo (in inglese) destinato a milioni di assistenti informali in Europa. Due moduli complementari che trattano il benessere personale e le tecniche di assistenza pratica.
Un progetto nato dall’urgenza di sostenere chi sostiene
L’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di mettere a disposizione un corso di formazione online completamente gratuito, pensato per chi ogni giorno si trova a gestire l’assistenza di una persona anziana, di un familiare non autosufficiente o di chiunque necessiti di cure continuative.
Si tratta di un’iniziativa che prova a rispondere a un’esigenza concreta. Milioni di persone in tutta Europa si occupano informalmente di assistenza senza aver mai ricevuto una preparazione specifica, trovandosi spesso a fronteggiare situazioni complesse in solitudine. Il progetto è stato realizzato dall’Oms Europa in collaborazione con la Direzione Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione della Commissione Europea e con Eurocarers, l’organizzazione che rappresenta le associazioni di caregiver nell’Unione. L’intento è fornire strumenti pratici a chi affronta quotidianamente responsabilità pesanti, spesso senza alcun riconoscimento formale del proprio ruolo.
Il corso si rivolge a chiunque presti assistenza in forma non professionale. Familiari che si prendono cura di genitori anziani, vicini di casa che aiutano persone sole, amici che accompagnano qualcuno alle visite mediche. Oltre che volontari o aiutanti retribuiti privi di formazione sanitaria strutturata. L’approccio è inclusivo e riconosce le molteplici forme che l’assistenza può assumere. Falla cura quotidiana dell’igiene personale al semplice supporto emotivo, dall’aiuto occasionale con i pasti all’accompagnamento durante le commissioni.
Due moduli complementari tra teoria e pratica quotidiana
La struttura del corso prevede due sezioni distinte ma complementari, entrambe disponibili sulla piattaforma dell’Accademia Oms previa registrazione gratuita. Al momento i contenuti sono accessibili in inglese, ma sono previste traduzioni in francese e spagnolo a breve. La prima parte, intitolata “Prendersi cura di se stessi”, affronta il tema del benessere del caregiver stesso. Offre indicazioni su come riconoscere i propri limiti fisici ed emotivi, gestire lo stress accumulato, mantenere un equilibrio tra vita personale e responsabilità assistenziali. Vengono affrontati aspetti come la salute mentale, l’importanza del riposo e la necessità di conciliare l’assistenza con il lavoro e gli impegni familiari. È una sezione che parte dal presupposto che chi si occupa degli altri non può trascurare se stesso senza pagarne le conseguenze nel medio e lungo termine.
La seconda parte, “Prendersi cura di un’altra persona”, entra invece nel vivo delle questioni pratiche legate all’assistenza quotidiana di una persona anziana o fragile. I contenuti coprono un ventaglio ampio di situazioni: igiene personale, mobilità, alimentazione, salute cognitiva, uso sicuro dei dispositivi di assistenza. Viene sottolineata anche l’importanza della collaborazione con altri familiari, caregiver e servizi professionali, specialmente in situazioni particolarmente impegnative o durante emergenze. I moduli possono essere seguiti autonomamente, senza vincoli di tempo o sequenze obbligatorie. Ciò permette a ciascuno di costruirsi un percorso formativo in base alle proprie esigenze specifiche e ai momenti di disponibilità.
Le difficoltà di chi assiste senza tutele
Quello del caregiver informale è un ruolo che può essere assunto gradualmente o imporsi all’improvviso, ma in entrambi i casi comporta un carico significativo sia dal punto di vista pratico che emotivo. Chi lo vive spesso si trova a dover bilanciare più responsabilità contemporaneamente, senza avere accesso a guide pratiche o a un supporto psicologico adeguato. In Italia il tema del riconoscimento giuridico e sociale della figura del caregiver familiare è ancora aperto. Nonostante le richieste delle associazioni e alcune proposte legislative, manca una normativa organica che tuteli chi svolge questa funzione essenziale. Nel corso del 2024 si sono intensificate le proteste delle associazioni che chiedono risorse concrete nella legge di bilancio, evidenziando come i fondi stanziati negli ultimi anni siano stati insufficienti rispetto alle necessità reali.
Secondo le stime europee, sono milioni le persone coinvolte nell’assistenza informale, una realtà spesso invisibile che sostiene i sistemi sanitari nazionali senza comparire nelle statistiche ufficiali. In tal senso, l’obiettivo dichiarato dall’Oms è contribuire a cambiare la percezione sociale dell’assistenza, affinché venga vista, apprezzata e supportata in modo adeguato.
Strumenti accessibili per una rete di supporto più ampia
Per garantire che i contenuti riflettessero le esigenze concrete di chi opera sul campo, l’Oms ha lavorato con il Centro di competenza svedese per l’assistenza familiare presso l’Università Linnaeus e con l’Istituto nazionale per la salute e le scienze dell’invecchiamento in Italia.
Il coinvolgimento di queste istituzioni ha permesso di costruire un programma radicato nelle sfide reali affrontate quotidianamente dai caregiver europei. Il corso si inserisce inoltre nel quadro della strategia europea per l’assistenza e della raccomandazione del Consiglio sull’accesso a un’assistenza a lungo termine di qualità ed economicamente sostenibile. Sebbene sia stato concepito principalmente per gli assistenti informali, rappresenta una risorsa utile anche per le associazioni di persone con disabilità, le organizzazioni della società civile, gli enti locali e i fornitori di servizi assistenziali.
I contenuti possono essere adattati per workshop, gruppi di sostegno e iniziative comunitarie, offrendo una base solida per costruire sistemi di supporto più efficaci in tutta Europa. L’accessibilità gratuita e la possibilità di fruire dei moduli in autonomia rendono il corso uno strumento flessibile. Pensato per chi ha poco tempo a disposizione ma necessita comunque di una formazione strutturata.
La piattaforma dell’Accademia Oms permette di salvare i progressi e riprendere la formazione in qualsiasi momento, adattandosi alle esigenze di chi deve conciliare l’apprendimento con impegni quotidiani già molto intensi.
>L’iniziativa rappresenta un primo passo verso il riconoscimento formale di un ruolo che, pur essendo cruciale per la tenuta dei sistemi di welfare, resta spesso nell’ombra e privo di adeguate forme di sostegno istituzionale.
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