In atto una fase di test, in specifici punti vendita Lidl nei Paesi Bassi, per i carrelli che seguono il cliente in autonomia. La tecnologia basata sull’intelligenza artificiale mira a rivoluzionare l’esperienza d’acquisto, con un occhio puntato sull’estensione a tutta Europa.
La spesa intelligente
Il futuro della spesa nei supermercati potrebbe presto prendere una piega decisamente più automatizzata e confortevole. La catena di discount Lidl sta testando una tecnologia innovativa che promette di cambiare il modo in cui riempiamo il nostro carrello. Si tratta di “carrelli intelligenti”, capaci di seguire autonomamente il cliente durante tutto il percorso all’interno del negozio.
La sperimentazione è in corso in alcuni punti vendita nei Paesi Bassi e, in caso di successo, il sistema è destinato a fare la sua comparsa anche in Italia e nel resto d’Europa.
E-Mand smart cart: la tecnologia che ci segue
La piattaforma su cui si basa questa novità tecnologica si chiama E-Mand Smart Cart. Questi carrelli non sono semplici contenitori con ruote, ma veri e propri assistenti personali dotati di intelligenza artificiale e una serie di sensori avanzati. Utilizzando telecamere e algoritmi sofisticati, il carrello è in grado di “vedere” l’ambiente circostante, identificare la persona che sta seguendo e muoversi di conseguenza. La promessa è quella di eliminare la fatica di spingere un carrello pesante, soprattutto quando pieno.
Il funzionamento appare intuitivo. Il cliente deve semplicemente scaricare un’app dedicata sul proprio smartphone. Una volta in negozio, si scansiona un codice personale – probabilmente tramite QR code – e il carrello E-Mand si attiva, associandosi all’utente. Da quel momento, non sarà più necessario spingerlo: basterà camminare e il carrello manterrà la distanza di sicurezza, seguendo ogni spostamento tra le corsie. Questa capacità di movimento autonomo include anche la gestione degli ostacoli: i sensori permettono al carrello di rilevarli e aggirarli, evitando collisioni con scaffali, espositori o altri clienti.
L'”esperienza” della spesa
L’adozione dei carrelli intelligenti punta chiaramente a migliorare l’esperienza del cliente in negozio. Immaginate di avere le mani libere per consultare la lista della spesa, esaminare i prodotti sugli scaffali o semplicemente camminare in modo più agevole. La convenienza è l’elemento chiave. Questo tipo di tecnologia si rivolge potenzialmente a un ampio pubblico, risultando particolarmente utile per persone anziane, disabili, o genitori con bambini piccoli, semplificando significativamente il momento dell’acquisto.
Al momento, il test si sta svolgendo in aree specifiche dei Paesi Bassi. Le notizie indicano che la sperimentazione è stata avviata per raccogliere dati sull’efficacia della tecnologia nel quotidiano e valutare il feedback dei clienti. Questi test pilota sono fondamentali per identificare eventuali criticità tecniche, logistiche o di accettazione da parte degli utenti prima di considerare una distribuzione su larga scala. Non sono stati resi noti dettagli specifici sul numero di carrelli impiegati o sulla durata esatta del test, ma si tratta di una fase operativa concreta volta a raccogliere informazioni preziose sul campo.
In caso di esito positivo del test olandese, l’obiettivo è estendere l’utilizzo dei carrelli intelligenti E-Mand anche in altre nazioni in cui la catena è presente. Tra queste, l’Italia figura tra i mercati chiave. La tempistica per una diffusione capillare dipenderà ovviamente dai risultati del test pilota e dalla pianificazione strategica dell’azienda.
Vantaggi, costi e implicazioni
Oltre a migliorare l’esperienza del cliente, un sistema di carrelli autonomi potrebbe portare a una gestione più efficiente dei flussi all’interno del negozio e una riduzione della necessità per il personale di raccogliere manualmente i carrelli dispersi nelle aree di parcheggio. Tuttavia, non mancano gli interrogativi.
Il costo di implementazione e manutenzione di una flotta di carrelli high-tech rappresenta una sfida economica non trascurabile per una catena che punta sulla convenienza come fattore distintivo. Ci sono poi considerazioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, sebbene le informazioni finora disponibili suggeriscano che l’accoppiamento avvenga tramite un codice personale e non tramite dati sensibili.
Inoltre, un dibattito inevitabile riguarda l’impatto potenziale sull’occupazione, in particolare per i ruoli legati alla gestione manuale dei carrelli, sebbene questi sistemi potrebbero anche creare nuove opportunità di lavoro legate alla supervisione e alla manutenzione della tecnologia stessa.
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