Ad Aquileia una mostra celebra mezzo secolo di storie della celebre protagonista della letteratura per l’infanzia. Seconda tappa Udine
Il 13 luglio 1975 la Pimpa fece la sua prima comparsa sulle pagine del Corriere dei Piccoli. In quella storia, nata per caso, la cagnolina a pois rossi parlava con la luna invece di andare a dormire. Da allora sono passati cinquant’anni e Pimpa non ha mai smesso di accompagnare l’infanzia di generazioni di bambini. Per celebrare questo traguardo, ad Aquileia — città natale del suo ‘papà’ Francesco Tullio Altan — si apre la mostra “Buon compleanno Pimpa!”, un evento diffuso che resterà visitabile dal 13 luglio al 13 settembre 2025.
Una mostra tra sogno e memoria
L’esposizione si sviluppa in diversi spazi cittadini: la scuola primaria Manzoni, la biblioteca civica e l’area coperta del parco giochi. Qui bambini e famiglie potranno immergersi in un mondo fatto di colori, tavole originali, giochi e materiali interattivi. La vera protagonista resta lei, Pimpa, con il suo approccio curioso e aperto agli altri, che la porta a parlare con gli oggetti, i fiori e la luna. Poi la sera torna a casa per raccontare le sue esperienze ad Armando, una presenza importante su cui si può sempre contare, perché non dà ordini ma sa ascoltare. I visitatori potranno esplorare la casa della Pimpa, leggere le sue storie, guardare i suoi cartoni animati e ammirare i disegni originali di Altan grazie a isole luminose pensate per stimolare la curiosità e la partecipazione.
L’universo a pois tra le generazioni
Accanto all’esperienza pensata per i più piccoli, la mostra offre anche uno spazio dedicato agli adulti che con la Pimpa sono cresciuti. Una linea del tempo ripercorre l’evoluzione dell’intrattenimento per ragazzi in Italia, dagli anni Settanta a oggi, attraverso editoria, televisione e cultura pop. È un viaggio nella memoria che intreccia nostalgia e scoperta, in cui la cagnolina a pois diventa simbolo di continuità e affetto. Non manca uno sguardo al presente, con la sezione ‘Pimpa off’, che racconta come questo personaggio si sia trasformato in una vera icona per la Generazione Z. Un simbolo positivo, che parla di libertà, inclusività e capacità di vedere il mondo con occhi nuovi. Perché la Pimpa ha sempre dialogato con tutti: persone, animali, oggetti e persino fenomeni naturali. In lei si riflette la forza immaginifica dei bambini, che non fanno distinzioni tra realtà e fantasia.
Da Aquileia a Udine: la Pimpa in viaggio
Dall’ultima settimana di ottobre e fino all’8 dicembre 2025, la mostra si sposterà a Udine, negli spazi della Chiesa di San Francesco. L’iniziativa rientra nel progetto comunale ‘Cultura a piccoli passi’, che punta ad avvicinare i più piccoli — in particolare i bambini dai 0 ai 6 anni — ai servizi educativi e culturali della città, attraverso attività ludiche, bibliotecarie e museali. Anche in questa tappa, la Pimpa sarà il filo conduttore per esplorare un universo fatto di storie semplici e meraviglia quotidiana, in grado di coinvolgere tutta la famiglia. L’intento è quello di valorizzare il patrimonio educativo attraverso un personaggio che, pur mantenendo la sua identità infantile, è capace di parlare a tutti.
Una cagnolina, un’idea geniale
Creata da Francesco Tullio Altan – già noto per le sue vignette satiriche e per personaggi come Cipputi – per la figlia, la Pimpa è nata quasi per caso. Il suo nome, ha raccontato l’autore, venne fuori spontaneamente: suonava infantile, musicale e perfetto per un personaggio destinato a vivere nel mondo dei piccoli. La sua prima apparizione nel 1975 fu subito un successo. Il pubblico si affezionò a questa figura fuori dagli schemi, capace di trasformare ogni oggetto in un interlocutore e ogni giornata in una piccola avventura. Il linguaggio delle storie è volutamente semplice, pensato per essere compreso anche dai più piccoli. Le immagini sono colorate, essenziali ma ricche di espressività. Accanto alla Pimpa c’è il signor Armando, adulto presente e rassicurante, figura di riferimento che stimola la curiosità della cagnolina senza mai reprimerla.
Dal fumetto alla TV, passando per il teatro
Negli anni, la Pimpa ha superato i confini della carta stampata. Dal 1987 è protagonista di una rivista mensile ancora in pubblicazione e ha conquistato anche il piccolo schermo con una serie animata trasmessa in televisione, nella quale la sua voce è quella di Laura Fedele. Le sue storie sono state adattate anche per il teatro, mantenendo intatto lo spirito onirico e poetico delle origini. Altan ha dichiarato più volte che la Pimpa rappresenta il suo lato più tenero, in contrasto con l’ironia tagliente delle vignette satiriche rivolte agli adulti. Ed è forse proprio questa dolcezza, insieme a una narrazione priva di cinismo, a rendere la Pimpa ancora così amata, cinquant’anni dopo la sua nascita.





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