Dalle ore 12 di oggi riparte la possibilità di richiedere il contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per conseguire patenti professionali. Stanziati 4,7 milioni di euro, domande esclusivamente online fino a esaurimento fondi.
L’attesa sul sito: si inizia alle 12,00
Scatta oggi il “click day” per il Bonus Patente Autotrasporto 2025. A partire dal 20 ottobre, dalle ore 12:00, sarà possibile richiedere il buono patenti autotrasporto sulla piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fino all’esaurimento delle risorse disponibili. La misura rappresenta un’opportunità concreta per i giovani che intendono lavorare nel settore del trasporto merci o persone, un comparto che continua a soffrire di carenza di conducenti qualificati. Lo stanziamento complessivo previsto per questa nuova fase è di 4,7 milioni di euro.
Il contributo punta a coprire una parte significativa delle spese necessarie per ottenere le abilitazioni alla guida di mezzi pesanti. Chi riuscirà ad aggiudicarsi il voucher potrà contare su un rimborso consistente per affrontare i costi della formazione nelle autoscuole accreditate.
Come funziona il contributo per le patenti
Il contributo coprirà fino all’80% delle spese sostenute per la formazione, fino a un massimo di 2.500 euro. In pratica, chi affronta una spesa complessiva di 3.125 euro per conseguire la patente potrà ottenere il rimborso massimo previsto dalla misura. Il bonus può essere utilizzato esclusivamente presso enti di formazione accreditati sulla piattaforma ministeriale. Non ci sono limiti di reddito o vincoli ISEE da rispettare, e l’importo ricevuto non concorre alla formazione del reddito imponibile.
Le patenti ammesse al contributo sono quelle necessarie per guidare veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate a pieno carico. Si tratta delle categorie C, C1, CE, C1E per il trasporto merci, e D, D1, DE, D1E per il trasporto persone. Rientra nell’agevolazione anche la Carta di Qualificazione del Conducente, indispensabile per l’esercizio professionale. Restano invece escluse le patenti A e B, quelle per moto e automobili normali.
Il bonus, una volta emesso, deve essere attivato da un’autoscuola o da un ente di formazione accreditato entro 60 giorni. Superato questo termine senza attivazione, il buono viene automaticamente annullato. Una volta attivato, il percorso formativo va completato entro 18 mesi. Chi presenta domanda oggi e attiva il voucher a dicembre avrà tempo fino al 19 giugno 2027 per conseguire la patente, altrimenti perderà il diritto al contributo.
Chi può presentare domanda e i requisiti necessari
L’incentivo è rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni, cittadini italiani o stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. La grande novità dell’edizione 2025 riguarda proprio l’estensione della platea dei beneficiari. Il beneficio è ora accessibile anche a tutti i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia, dopo che un ricorso dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione aveva fatto rilevare il carattere discriminatorio del precedente requisito che limitava l’accesso ai soli cittadini italiani ed europei.
Il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso e il Ministero, pur presentando appello, ha deciso di adeguare i bandi a partire da questa edizione.
Possono fare richiesta anche coloro che hanno già compiuto 36 anni, ma solo se la domanda è stata presentata prima del compimento del 36esimo anno di età. Non serve aver già iniziato un corso di formazione: basta essere intenzionati a iscriversi presso un’autoscuola accreditata. Chi ha già usufruito dell’incentivo nelle edizioni precedenti non può presentare una nuova domanda per lo stesso tipo di abilitazione, ma può richiedere il bonus per conseguire una patente diversa, passando ad esempio dalla categoria C alla CE.
La procedura per inviare la richiesta online
Le domande devono essere inoltrate esclusivamente attraverso la piattaforma dedicata del Ministero, accessibile all’indirizzo patentiautotrasporto.mit.gov.it. Per accedere è necessario utilizzare credenziali di identità digitale: SPID, Carta d’Identità Elettronica oppure Carta Nazionale dei Servizi. Una volta effettuato l’accesso, bisogna compilare il modulo online con tutti i dati richiesti e indicare l’autoscuola accreditata presso cui si intende seguire il corso.
Le richieste vengono accolte in ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Nella precedente edizione, quella del 2024 che si era svolta il 4 marzo, erano stati assegnati circa 2.000 voucher nel giro di poche ore. Per questo motivo è consigliabile presentare la domanda il prima possibile, senza attendere troppo. Chi riesce a ottenere il voucher lo trova nella propria area riservata della piattaforma e può scaricarlo per presentarlo all’autoscuola scelta.
La piattaforma permette anche di revocare autonomamente il buono già attivato, nel caso in cui il beneficiario cambi idea e non intenda più conseguire la patente. La revoca si effettua direttamente online, cliccando sull’apposito pulsante nella sezione personale.
Una misura per contrastare la carenza di autisti
La misura trae origine dall’articolo 1 del Decreto Legge 121 del 2021, che ha istituito presso il Ministero dei Trasporti il fondo denominato “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto”. La dotazione iniziale ammontava a 3,7 milioni di euro per il 2022 e a 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. L’obiettivo dichiarato è favorire l’inserimento di nuove figure professionali nel trasporto merci e persone, sostenendo economicamente il conseguimento delle qualifiche necessarie.
Il settore dell’autotrasporto attraversa da tempo una fase critica per quanto riguarda la disponibilità di conducenti qualificati. La carenza di autisti professionisti rappresenta un problema serio per l’economia nazionale, considerando che la logistica e i trasporti sono settori strategici per il movimento di merci e persone. Il bonus si inserisce in questo contesto come strumento per agevolare il ricambio generazionale e rendere più attrattive le professioni legate alla guida di mezzi pesanti.
Una misura che, come idea di fondo, vuole abbattere la barriera economica rappresentata dai costi di formazione che possono scoraggiare molti giovani dall’intraprendere questa carriera.
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