Lanciato con successo dell’ESA il satellite Biomass che rivoluziona il monitoraggio delle foreste globali. Misura la biomassa legnosa e il carbonio immagazzinato per comprendere meglio il ciclo del carbonio terrestre.
Un nuovo occhio dallo spazio per le foreste del pianeta
Il 29 aprile 2025, alle 11:15 CEST (ora legale europea), il satellite Biomass dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è stato lanciato con successo a bordo di un razzo Vega-C dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese. Poco meno di un’ora dopo, il satellite si è separato dal vettore e ha iniziato la sua missione orbitale, trasmettendo il primo segnale al centro di controllo dell’ESA a Darmstadt alle 12:27 CEST .
Biomass è progettato per fornire informazioni senza precedenti sulle foreste del mondo e sul loro ruolo cruciale nel ciclo del carbonio terrestre. Utilizzando un radar ad apertura sintetica in banda P, il satellite è in grado di penetrare le chiome forestali e misurare la biomassa legnosa, ovvero tronchi, rami e steli, dove viene immagazzinata la maggior parte del carbonio forestale.
La tecnologia innovativa di Biomass
Il cuore della missione è rappresentato dal radar in banda P, una tecnologia sperimentale e mai impiegata prima nello spazio per la misurazione diretta della biomassa forestale.
Questo tipo di radar opera a frequenze molto basse, permettendo di penetrare anche le chiome forestali più dense e di rilevare con precisione la struttura interna della vegetazione, inclusi tronchi, rami e steli. A differenza dei sensori ottici o radar ad alta frequenza, spesso limitati dalla copertura nuvolosa o dalla vegetazione superficiale, il radar in banda P riesce a restituire dati coerenti e affidabili in qualsiasi condizione atmosferica e di copertura.
Il satellite, realizzato da Airbus UK con il contributo di circa 50 aziende europee, è dotato di un riflettore a maglie dal diametro di 12 metri, uno dei più grandi mai utilizzati per missioni di osservazione della Terra. Questo enorme “ombrello spaziale”, sostenuto da un braccio lungo 7,5 metri, sarà completamente dispiegato nei prossimi giorni, durante la fase di “lancio e prima messa in orbita” (LEOP), un momento cruciale per il corretto avvio della missione.
Una volta operativo, il sistema radar di Biomass sarà in grado di acquisire immagini e dati su scala globale, con una risoluzione mai raggiunta prima.
Obiettivi scientifici e impatti sul clima
Le foreste assorbono circa 8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno, svolgendo un ruolo vitale nel ciclo del carbonio della Terra. Tuttavia, la deforestazione e il degrado forestale stanno rilasciando carbonio immagazzinato nell’atmosfera, aggravando i cambiamenti climatici .
Biomass mira a colmare le lacune nei dati esistenti, fornendo misurazioni accurate della biomassa forestale e delle riserve di carbonio. Queste informazioni saranno fondamentali per comprendere meglio il ciclo del carbonio e per sviluppare politiche efficaci di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Collaborazione internazionale e contributo del Regno Unito
La missione Biomass è il settimo progetto Earth Explorer dell’ESA ed è guidata dal Regno Unito, che ha investito circa 78 milioni di sterline nel progetto. Il satellite è stato sviluppato in collaborazione con circa 50 aziende, sotto la guida di Airbus UK .
Il ministro della Scienza britannico, Sir Chris Bryant, ha sottolineato l’importanza della missione per comprendere il ciclo del carbonio terrestre e per affrontare i cambiamenti climatici, evidenziando anche il ruolo strategico del settore spaziale per la sicurezza nazionale.
Una grande disponibilità di dati
Nei prossimi giorni, il team di controllo dell’ESA verificherà il corretto funzionamento di tutti i sistemi del satellite e procederà al dispiegamento del radar. I primi dati saranno disponibili per gli scienziati entro pochi giorni, mentre i dataset pubblici saranno rilasciati entro un anno .
Questi dati saranno fondamentali per migliorare la comprensione delle dinamiche forestali, monitorare la perdita di habitat e valutare gli effetti sulla biodiversità. Inoltre, contribuiranno a mappare la geologia del sottosuolo in regioni desertiche, le strutture delle calotte glaciali e la topografia del suolo.
Un satellite per supportare la lotta ai cambiamenti climatici
La missione Biomass rappresenta un importante passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici, fornendo strumenti innovativi per monitorare le foreste e le riserve di carbonio. Grazie a questa missione, gli scienziati avranno accesso a dati più accurati e dettagliati, fondamentali per sviluppare strategie efficaci di conservazione e gestione delle risorse forestali.
Con Biomass, l’ESA conferma il suo impegno nel fornire informazioni scientifiche di alta qualità per affrontare le sfide ambientali globali e promuovere uno sviluppo sostenibile.
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