La Caritas Diocesana Fabriano-Matelica con “Ben-Essere Senior” si rivolge agli over 80 che vivono soli, spesso in aree con servizi limitati. Grazie a volontari e nuove tecnologie, offre screening sanitari gratuiti e un sostegno contro la solitudine
In aiuto, davvero, di tutti
Un’ambulanza della solidarietà che non trasporta solo pazienti, ma porta direttamente nelle case degli anziani più soli e isolati un pacchetto completo di assistenza, ascolto e tecnologia. Nasce con questo spirito il progetto “Ben-Essere Senior”, una nuova e importante iniziativa promossa dalla Caritas Diocesana di Fabriano-Matelica per rispondere alle crescenti difficoltà di una fascia di popolazione sempre più fragile. L’obiettivo? Raggiungere gli over 80 che vivono in solitudine, specialmente in quelle frazioni dove recarsi dal medico o accedere ai servizi socio-sanitari può trasformarsi in un’odissea quotidiana.
Il cuore del progetto è un approccio basato sulla prossimità e sulla cura, che va oltre la semplice prestazione medica. L’iniziativa, infatti, si propone di tessere una rete di supporto concreto attorno all’anziano, partendo dall’ascolto diretto dei suoi bisogni, delle necessità e anche dei desideri, spesso inespressi. Un modo per combattere l’isolamento e favorire l’inclusione sociale e il benessere psicofisico di chi, per età o localizzazione geografica, rischia di rimanere ai margini della comunità.
Telemedicina a domicilio: la tecnologia che accorcia le distanze
Uno degli aspetti più innovativi di “Ben-Essere Senior” è l’utilizzo della telemedicina per il monitoraggio della salute. Grazie alla collaborazione di medici e volontari Caritas, verrà offerta gratuitamente a domicilio una prestazione sanitaria di base della durata di circa trenta minuti. Questo screening include esami fondamentali come l’elettrocardiogramma, analisi ematochimiche di base, misurazione della pressione arteriosa e della saturazione del sangue. I referti saranno poi condivisi con il medico di famiglia, garantendo così un monitoraggio costante e preventivo dello stato di salute.
Mentre si attende l’esito degli esami, i volontari Caritas avranno un ruolo cruciale: dialogare con gli anziani. Questo tempo si trasformerà in un’occasione preziosa per raccogliere esigenze, difficoltà o semplicemente per offrire una parola di conforto, andando a toccare anche sfere non strettamente sanitarie. Le prestazioni e i colloqui si svolgeranno in centri di aggregazione individuati nelle diverse frazioni, con il progetto che prenderà il via l’otto settembre da Collamato.
Una rete di partner sostiene l’iniziativa, tra cui FarmaCom Fabriano, Medea, il Comune di Fabriano, l’Ambito Territoriale 10 e l’Ast di Ancona, a dimostrazione di una visione condivisa tra attori sociali, sanitari e istituzionali.
Il “Ben-Essere Senior” in un contesto di invecchiamento demografico
Il progetto si inserisce in un contesto demografico che richiede risposte urgenti e strutturate. L’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto, non solo a Fabriano ma in tutte le Marche.
Secondo recenti analisi sui dati Istat, la provincia di Ancona ha un indice di vecchiaia del 225,8%, leggermente inferiore alla media regionale del 226,4%, ma comunque indicativo di una tendenza preoccupante. Nelle Marche, gli over 65 rappresentano il 26,22% della popolazione, con proiezioni che indicano un superamento di quota 400.000 entro il 2033. Fabriano, in particolare, presenta un indice di vecchiaia del 224,7%, superiore alla media regionale.
Questa realtà demografica si scontra con le difficoltà logistiche, soprattutto nelle aree interne e montane. L’accesso ai servizi sanitari è una delle principali criticità per gli anziani che non vivono nei centri urbani. In questo scenario, iniziative come “Ben-Essere Senior” e altri progetti simili, come “Smart Village” nelle aree del cratere sismico, che pure utilizza la telemedicina per monitorare pazienti over 75, diventano fondamentali. Quest’ultimo progetto ha evidenziato come quasi la metà degli utenti viva da sola e solo un terzo abbia accesso a internet, sottolineando il divario digitale che si somma all’isolamento fisico.
Una rete di progetti per non lasciare indietro nessuno
“Ben-Essere Senior”, però, non è un’iniziativa isolata. Si integra in un quadro più ampio di attenzione alle fasce deboli.
La giunta comunale di Fabriano ha recentemente approvato anche il protocollo per il progetto “Viva Gli Anziani”, segno di un impegno istituzionale a 360 gradi. Inoltre, i dati raccolti durante le attività confluiranno nel progetto “Esigenze, Desideri, Progettualità – co-ricerca per co-programmare”, promosso dal Comune insieme all’Università di Urbino. Questo permetterà di orientare le future politiche sociali in modo più mirato ed efficace, basandosi sui bisogni reali espressi dalla popolazione anziana.
Il fine ultimo, condiviso da tutte queste iniziative, è quello di costruire una comunità più inclusiva, dove la vecchiaia non sia sinonimo di solitudine e abbandono, ma una fase della vita da vivere con dignità, sicurezza e il giusto supporto.
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