Dopo 47 giorni in coma a causa di un’emorragia cerebrale, Evaristo Beccalossi, ex numero 10 dell’Inter, si è risvegliato dal coma e ora sta affrontando una lunga riabilitazione. Circondato dall’affetto di familiari e amici.
Il dramma improvviso
Lo scorso 9 gennaio, Evaristo Beccalossi, storico numero 10 dell’Inter, è stato colpito da un’emorragia cerebrale mentre si trovava nella sua abitazione.
Ricoverato d’urgenza presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia, le sue condizioni sono apparse subito critiche. I medici hanno espresso riserve sulla possibilità che superasse la notte. Dopo 47 giorni in coma, il 27 febbraio, Beccalossi si è risvegliato, dando inizio a un lungo percorso di riabilitazione.
Il sostegno della famiglia e degli amici
Durante il periodo di coma, la moglie Danila e la figlia Nagaja sono state costantemente al suo fianco. Danila ha raccontato che, nonostante le condizioni critiche, ha fatto ascoltare al marito messaggi di incoraggiamento, tra cui uno del presidente della FIFA, Gianni Infantino, grande estimatore di Beccalossi. Anche ex compagni di squadra, come Gabriele Oriali e Ivano Bordon, hanno mostrato il loro affetto e sostegno.
La visita di Altobelli a Beccalossi
Tra le tante dimostrazioni d’affetto ricevute da Beccalossi durante la sua degenza, una delle più emozionanti è stata quella di Alessandro “Spillo” Altobelli. L’ex attaccante, legato a Beccalossi da un’amicizia profonda e da un lungo percorso condiviso nelle file del Brescia e, soprattutto, dell’Inter, ha voluto recarsi in ospedale per salutarlo dopo il risveglio dal coma.
Durante la visita, Altobelli ha voluto ricordare al compagno i momenti più gloriosi della loro carriera insieme, rievocando con affetto le prodezze che avevano fatto sognare i tifosi nerazzurri. In particolare, ha evocato la storica doppietta di Beccalossi in un derby contro il Milan, scherzando sulla sua famosa gamba sinistra, quella che – a detta di molti – era capace di magie in campo. Un gesto semplice, ma carico di significato, che ha risvegliato ricordi forti e condivisi.
Altobelli ha poi confidato di avere un desiderio: poter accompagnare l’amico a Monaco di Baviera per la finale di Champions League dell’Inter, come simbolico ritorno a una normalità fatta di calcio, passione e amicizia. Un sogno che testimonia la speranza e l’affetto che ancora oggi lega profondamente i due ex calciatori.
La riabilitazione, un percorso in salita
Attualmente, Beccalossi è ancora ricoverato a Brescia, dove affronta un intenso programma di riabilitazione.
La figlia Nagaja ha dichiarato che, nonostante le difficoltà, il padre mostra segni di miglioramento. “Il babbo è ancora a Brescia ma fra un po’ cambieremo struttura. Non sappiamo quando riusciremo a portarlo a casa perché il periodo di rieducazione è ancora lungo, e lui ogni volta che deve andare in palestra brontola e sbuffa. Vorrebbe tornare a lavorare”.
Un compleanno speciale
Oggi, 12 maggio 2025, Beccalossi festeggia il suo 69° compleanno, circondato dall’affetto della famiglia e del personale medico che lo ha assistito. Un traguardo significativo, considerando le difficoltà affrontate nei mesi precedenti. La celebrazione è l’occasione per vivere un momento di gioia e speranza per tutti coloro che gli sono stati vicini durante questo periodo difficile.
Il legame con l’Inter
Nonostante le condizioni di salute, Beccalossi continua a seguire con passione le partite dell’Inter.
La moglie Danila ha raccontato che, anche durante la convalescenza, guarda le partite sul cellulare. Questo legame con la squadra che ha segnato la sua carriera rappresenta una fonte di motivazione e speranza per il futuro.
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