Un grande squalo bianco avvistato vicino alla costa di Sliema (Malta) accende il dibattito sulla sua pericolosità. Dove incontrare gli squali bianchi in Italia
L’avvistamento di un grande squalo bianco a Malta accende di brividi l’inizio della stagione estiva. Il filmato, diffuso dai social, mostra un esemplare nuotare vicino alla costa di Sliema, località turistica nota per le sue spiagge. Daniel De Castro, curatore dell’Acquario Nazionale di Malta, si è espresso con convinzione: “Il modo in cui emerge dall’acqua dal basso è molto tipico di un grande bianco. La pinna dorsale triangolare ampia e l’incisione sulla coda sono altri segni rivelatori”. De Castro ha sottolineato che, sebbene potesse trattarsi di uno squalo mako, la vicinanza dell’animale alla riva rendeva più probabile l’ipotesi del grande bianco, specie nota per la sua pericolosità ma responsabile di attacchi estremamente rari.
Comportamento insolito: alimentazione o difficoltà?
Il video mostra lo squalo mantenere una posizione stazionaria nell’acqua, circostanza che ha portato alcuni a chiedersi se l’animale fosse rimasto impigliato sotto la superficie e impossibilitato a lasciare l’area. De Castro ha però chiarito che il pesce non mostrava comportamenti che suggerissero una simile situazione di difficoltà.
Secondo l’esperto, lo squalo potrebbe aver percepito l’odore di cibo, come un tonno morto, e per questo essersi avvicinato alla costa. Le previsioni dell’Ufficio Meteorologico indicavano venti da sud-ovest di otto nodi a Msida al momento della pubblicazione, suggerendo che le correnti potrebbero aver contribuito a spingere il grande pesce verso la riva.
Dove vivono maggiormente gli squali bianchi
Il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) predilige acque temperate e costiere in tutto il mondo, concentrandosi particolarmente in cinque hotspot principali. La costa californiana negli Stati Uniti ospita importanti popolazioni, specialmente attorno alle Isole Farallon, dove i leoni marini offrono abbondante nutrimento. Altrettanto significativa è la presenza nelle acque sudafricane, con la famosa Shark Alley presso Gansbaai, paradiso per gli avvistamenti turistici. L’Australia meridionale rappresenta un altro habitat privilegiato, in particolare la Great Australian Bight e le acque attorno a Neptune Islands. Il Mediterraneo, contrariamente alla percezione comune, ospita popolazioni residenti di grandi bianchi, seppur in numero ridotto a causa della pressione antropica. Infine, la Nuova Zelanda, specialmente attorno alle isole Stewart e Chatham, completa il quadro delle aree predilette da questa specie. Sono anche le aree che registrano il maggior numero di attacchi di squali bianchi.
Dove incontrare lo squalo bianco nel Mediterraneo e in Italia
Dal 1860 al 2016, sono stati documentati circa 773 avvistamenti confermati, con una distribuzione geografica che privilegia il Mar Tirreno e le acque siciliane (42%), seguite dall’Adriatico (27%), lo Ionio (15%), il bacino Levantino (11%) e infine il bacino Algerino con il Mar di Alboran (5%). Gli hotspot mediterranei per questi avvistamenti si concentrano principalmente nel Canale di Sicilia, considerato corridoio ecologico fondamentale, nell’Alto Adriatico, nel Golfo del Leone, nelle acque circostanti la Sardegna e lungo la costa tunisina. Negli ultimi cinque anni, alcuni avvistamenti hanno catturato l’attenzione pubblica: nel 2021 un esemplare di circa 5 metri è stato avvistato al largo di Lampedusa, nel 2022 sono state registrate due segnalazioni nelle acque toscane, nel 2023 un giovane esemplare è stato documentato nel Golfo di Taranto
Malta e la conservazione degli squali
Questo avvistamento dello squalo bianco a Malta offre l’occasione per ricordare l’importante ruolo dell’arcipelago nella conservazione degli squali nel Mediterraneo. Uno studio pubblicato a gennaio ha evidenziato come Malta sia emersa quale significativo contributore alla tutela di questi predatori marini. Con 27 azioni, politiche e iniziative implementate per proteggere varie specie di squali, razze e skate, Malta si è posizionata al quinto posto, dopo Spagna, Grecia, Italia e Croazia. Gli avvistamenti di grandi predatori marini nelle acque maltesi non sono del tutto inediti. Il più notevole incontro precedente con un grande squalo bianco risale all’aprile 1987, quando il pescatore Alfredo Cutajar catturò quello che si ritiene essere il più grande esemplare di squalo bianco mai registrato, lungo circa sette metri e pesante circa 2.300 chilogrammi.
Avvistamento squalo bianco a Malta: l’importanza dei predatori
Gli squali svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino, agendo come regolatori delle popolazioni di altre specie e contribuendo all’equilibrio della catena alimentare. La loro presenza in salute è indicativa di mari in buono stato, mentre il loro declino può avere effetti a cascata su tutto l’ambiente marino. La diminuzione della popolazione di squali nel Mediterraneo è motivo di preoccupazione. Le principali minacce includono la pesca eccessiva, la cattura accidentale, l’inquinamento e la degradazione degli habitat. Proprio per questo, l’avvistamento squalo Malta assume un’importanza che va oltre la mera curiosità: rappresenta un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione di questi magnifici predatori. In risposta a questa situazione critica, dal 2005 lo squalo bianco gode di protezione in tutte le acque dell’Unione Europea, mentre la Convenzione di Barcellona lo ha incluso nell’Allegato II delle specie in pericolo. Sono stati inoltre implementati programmi di monitoraggio attraverso la rete MedLEM e campagne di sensibilizzazione sull’importanza ecologica della specie.
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