Nel weekend dedicato alle mamme e alla loro festa, i rossoneri scendono in campo con i cognomi delle madri sulle maglie. Un gesto simbolico che diventa anche un’azione concreta di solidarietà.
Un gesto simbolico e potente
Per il secondo anno consecutivo, l’AC Milan sceglie di celebrare la Festa della Mamma con un’iniziativa unica nel panorama calcistico italiano: i calciatori della prima squadra maschile scenderanno in campo indossando sulle spalle il cognome materno. Una tradizione nata nel 2023, che si rinnova nel match di Serie A contro il Bologna in programma per oggi, 9 maggio.
Si tratta di un gesto che unisce la forza dell’immagine pubblica del club alla volontà di rendere omaggio alle figure materne, valorizzando il loro ruolo nella formazione personale e sportiva degli atleti. Un’iniziativa dal forte impatto simbolico, ma anche carica di significato sociale e affettivo.
Il tributo alla mamma in campo e negli spazi di San Siro
Durante la partita, i cognomi materni compariranno non solo sulle maglie, ma anche sui maxischermi dello stadio e saranno pronunciati dallo speaker nell’annuncio ufficiale della formazione. All’interno e all’esterno di San Siro, le grafiche animate porteranno auguri, immagini di mamme inviate dai giocatori, dalle Leggende del club e dai tifosi rossoneri di tutto il mondo.
L’iniziativa coinvolgerà tutta la community milanista, dai professionisti del Milan Futuro e del Settore Giovanile, fino alla Prima Squadra femminile, che nel weekend osserverà un turno di riposo. Anche l’allenatore Sérgio Conceição sarà protagonista di un contenuto speciale dedicato al valore della figura materna.
Una celebrazione diffusa su tutti i canali del Club
Tutti i touchpoint (gli schermi touch dello stadio n.d.r.) digitali del Milan saranno sincronizzati per amplificare il messaggio. Dalle piattaforme social ufficiali fino al sito web, passando per contenuti fotografici e video, il Club ha strutturato un racconto corale che mette al centro il legame madre-figlio.
Un aspetto innovativo è la partecipazione diretta dei tifosi: le coppie madre-figlio avranno l’opportunità di assistere al match dalla VIP Lounge dello stadio. Un modo per rendere l’omaggio ancora più personale e sentito, con il coinvolgimento emotivo di chi vive la passione per il calcio come parte della propria storia familiare.
Il Milan a sostegno delle giovani mamme
Ma non è tutto. Il gesto simbolico si traduce anche in un intervento concreto grazie a Fondazione Milan, che ha scelto di sostenere una raccolta fondi in favore di circa 70 giovani mamme adolescenti seguite dal programma di accompagnamento alla genitorialità promosso presso l’Hub Spazio Indifesa nel quartiere Gallaratese di Milano.
Lo spazio, gestito da Terre des Hommes e inaugurato nel 2021, offre supporto a madri molto giovani, aiutandole ad affrontare il percorso di crescita personale e familiare in contesti spesso difficili.
Parte del ricavato delle aste per le maglie indossate nella partita contro il Bologna – riportanti il cognome materno – sarà devoluto alla raccolta. Lo stesso vale per le esperienze “Scendi in campo come mascotte”, e per una selezione di acquisti effettuati tra il 9 e l’11 maggio negli store fisici e online del Club.
Un’azione diffusa, anche fuori dal campo
Anche il Museo Mondo Milan partecipa all’iniziativa. I biglietti d’ingresso acquistati il giorno della partita e l’11 maggio contribuiranno con una percentuale alla causa solidale. Inoltre, alcuni bambini coinvolti nel programma dell’Hub Spazio Indifesa potranno vivere un’esperienza unica: entrare in campo con i calciatori prima dell’inizio della partita.
L’iniziativa mostra come il Milan stia cercando di estendere il proprio impatto sociale oltre il perimetro del campo, promuovendo un’idea di calcio che abbraccia inclusione, rispetto e attenzione alle fragilità.
Il calcio come veicolo di cultura e memoria
Attraverso questa azione, il Milan rende omaggio a un valore universale come la maternità, coniugando memoria, affetto e responsabilità sociale. La scelta di dare visibilità ai cognomi materni su un palcoscenico così rilevante è un gesto che invita alla riflessione sul ruolo delle madri nella costruzione dell’identità individuale e collettiva.
In un contesto sportivo spesso dominato da logiche competitive e commerciali, iniziative di questo tipo dimostrano che è possibile veicolare messaggi di riconoscenza, empatia e attenzione verso le comunità più fragili.
“Diventare tradizione”
Il secondo anno di questa iniziativa potrebbe rappresentare l’inizio di una tradizione destinata a radicarsi nel tempo. Non solo un omaggio annuale, ma un esempio di come i grandi club possano diventare anche attori culturali e sociali. Con la forza comunicativa del calcio, il Milan lancia un messaggio semplice e potente: il riconoscimento delle radici, il rispetto per chi ci ha cresciuti e la volontà di restituire qualcosa a chi ha meno, possono convivere e rafforzarsi anche tra le luci di San Siro.
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