Inizia un mese di concerti tra le basiliche della Capitale per celebrare la memoria e l’opera di Giovanni Pierluigi da Palestrina, gigante della composizione sacra
Domani, 7 novembre 2025, prenderà il via a Roma il XXIV Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, un evento di grande rilievo culturale e spirituale organizzato dalla Fondazione Promusica e Arte Sacra. L’inaugurazione ufficiale, con la cerimonia di presentazione e il concerto di apertura, si terrà alle ore 17:00 presso la Sala della Regina della Camera dei deputati. L’edizione di quest’anno commemora Giovanni Pierluigi da Palestrina, compositore rinascimentale nato cinquecento anni fa, la cui eredità artistica continua a ispirare musicisti in ogni angolo del mondo. Il festival è molto più di una semplice rassegna musicale. Si tratta di un vero e proprio pellegrinaggio artistico che coinvolgerà oltre seicento interpreti provenienti da diversi continenti, chiamati a esibirsi nei luoghi più carichi di storia e spiritualità della città eterna.
Un progetto culturale che dura da oltre vent’anni
La Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, ideatrice e organizzatrice dell’iniziativa, porta avanti questo progetto dal 2002. Il fondatore e presidente generale, il senatore Hans-Albert Courtial, ha definito l’edizione corrente come un’autentica manifestazione di fede. Sottolineando come la musica sacra possieda il potere unico di commuovere e unire persone di diversa provenienza. Il concerto di apertura renderà omaggio a Palestrina, affiancando le sue composizioni a brani di Alessandro Scarlatti, eseguiti dal Coro della Cappella Ludovicea sotto la direzione del Maestro Ildebrando Mura. Sarà l’inizio di un percorso articolato che toccherà le basiliche papali e le chiese storiche romane. Trasformando questi spazi sacri in teatri di elevazione spirituale attraverso la musica.
Dall’Inghilterra alla Russia per cantare a Roma
Tra i protagonisti più attesi figurano i The Tallis Scholars, ensemble britannico riconosciuto a livello mondiale come interprete d’eccellenza della polifonia rinascimentale. La loro esibizione, prevista per l’8 novembre nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, promette di essere uno dei momenti culminanti della rassegna. Il calendario prevede anche la partecipazione del coro di Mosca, il 12 novembre. La giornata coinciderà con l’udienza generale di Papa Leone XIV in Piazza San Pietro, sottolineando la capacità della musica di farsi messaggio di pace. Il 20 novembre sarà poi il turno dei The Palestrina Choir, che si esibiranno nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, esempio di barocco italiano.
Musica e restauro: un binomio virtuoso
L’attività della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra non si limita all’organizzazione di concerti. Parte dei proventi e dell’attenzione generata dalla manifestazione viene destinata a progetti di restauro e conservazione dei beni artistici e monumentali, sia in Italia che in Vaticano. Si tratta di un circolo virtuoso in cui la fruizione artistica genera risorse per la tutela del patrimonio, creando sostenibilità culturale nel lungo periodo. Questa prospettiva conferisce al festival una dimensione progettuale che va oltre l’evento annuale. Ogni concerto diventa tassello di un mosaico più ampio, in cui la celebrazione della bellezza musicale si intreccia con la responsabilità verso le generazioni future. Preservare le architetture che ospitano questi eventi significa garantire che anche chi verrà dopo di noi possa vivere esperienze simili, in spazi che testimoniano secoli di devozione e creatività umana.
La grande arte a portata di tutti
Uno degli aspetti che caratterizza questa edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra riguarda la composizione del pubblico. Come ha riferito il presidente Courtial, si registra una partecipazione sempre più significativa di giovani, attratti dalla possibilità di vivere esperienze culturali autentiche in contesti straordinari. La musica sacra rinascimentale, con le sue architetture sonore complesse e la sua profondità espressiva, sta ora conquistando una generazione cresciuta nell’era digitale. Chi desidera prenotare può contattare la segreteria della Fondazione. Il programma dettagliato, che include messe e concerti nelle diverse sedi come la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, è consultabile sul sito della Fondazione.
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