A Pavia, una delle provincie più anziane d’Italia, il progetto regionale “GenerAzioni in Cammino” trasforma la longevità in risorsa. Dalla rete dei Centri per la famiglia al co-housing intergenerazionale, un modello per il futuro.
GenerAzioni in Cammino, il progetto innovativo di Pavia
Nel cuore della Lombardia, la provincia di Pavia si distingue per una particolare sfida demografica. Con un indice di vecchiaia che supera ampiamente le medie nazionali e regionali, Pavia è diventata il laboratorio ideale per un progetto innovativo “GenerAzioni in Cammino – Radici per il futuro“. Promosso dalla Regione, questo programma mira a ridefinire il ruolo degli anziani nella società, trasformando la longevità da mero dato statistico a preziosa risorsa sociale.
Le recenti tappe a Vigevano e Pavia, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, hanno messo in luce i primi significativi risultati di un approccio “rivoluzionario”.
Una sfida demografica per il territorio
I numeri parlano chiaro e sottolineano l’urgenza di un nuovo paradigma. Pavia registra un indice di vecchiaia pari a 211,7 (persone su 100 n.d.r), un dato superiore alla media italiana (193,1) e a quella lombarda (182). Questo dato, lungi dall’essere solo un indicatore demografico, è stato interpretato da regione Lombardia come un’opportunità strategica per ripensare le politiche sociali.
L’assessore Lucchini ha rimarcato l’importanza di non limitarsi a rispondere ai bisogni emergenti della popolazione anziana. Al contrario, è fondamentale valorizzare attivamente le loro potenzialità, incoraggiandone la partecipazione e il protagonismo all’interno della comunità, in una logica di scambio intergenerazionale.
“GenerAzioni in Cammino”: investire nella longevità attiva
Il progetto “GenerAzioni in Cammino” rappresenta un cambio di paradigma nel modo di intendere l’invecchiamento. Con un investimento complessivo di 4,3 milioni di euro, la regione Lombardia ha scelto di puntare sulla longevità come leva per lo sviluppo sociale e il benessere collettivo. L’obiettivo va ben oltre la semplice fornitura di servizi assistenziali. Si tratta infatti di costruire infrastrutture sociali solide e durature, capaci di migliorare la qualità della vita degli anziani e di contrastare efficacemente il fenomeno, purtroppo in crescita, dell’isolamento.
Il programma promuove attivamente la socializzazione, l’autonomia e l’inclusione delle persone anziane. Un aspetto chiave del successo del progetto risiede nella libertà concessa ai territori di elaborare proposte su misura.
L’approccio ha permesso di adattare le strategie alle specifiche esigenze e risorse delle diverse comunità locali. Nella provincia di Pavia, ad esempio, le iniziative hanno potenziato le reti già esistenti, ampliando le opportunità di sostegno e partecipazione per gli over 65; rafforzando così il tessuto sociale.
Il ruolo delle reti territoriali pavesi
Le proposte sviluppate a livello locale, grazie al progetto “GenerAzioni in Cammino”, hanno saputo valorizzare e potenziare le sinergie tra enti e associazioni. Questo ha portato a un ampliamento significativo delle opportunità di sostegno e partecipazione per la popolazione anziana.
Il lavoro di unione, mediazione e coesione territoriale tra le varie realtà ha consentito di adattare le strategie alle specifiche necessità delle diverse comunità pavesi. Un lavoro che ha reso il programma più efficace e capillare.
L’esperienza di Vigevano
Durante la tappa vigevanese del tour di bilancio del progetto, l’assessore Lucchini ha incontrato i referenti dei Centri per la famiglia della Lomellina. Centri che si configurano come nodi vitali di una rete collaborativa estesa, che unisce il Terzo Settore, le amministrazioni comunali, le ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) e gli Ambiti territoriali, il tutto coordinato dall’ATS (Agenzia di Tutela della Salute).
L’assessore ha descritto questo modello come esemplare, evidenziando il suo successo nel coinvolgere attivamente le nuove generazioni in un autentico “patto transgenerazionale”. Attraverso queste iniziative, le esperienze di vita e la memoria collettiva delle persone anziane trovano un canale privilegiato per essere tramandate. Questo meccanismo virtuoso contribuisce anche a superare stereotipi spesso associati all’età, promuovendo una visione dell’anzianità come risorsa dinamica e non come mero peso sociale.
Pavia e il modello del co-housing intergenerazionale
A Pavia, l’attenzione si è concentrata su un progetto sperimentale all’avanguardia: il “Co-housing e caring tra generazioni”. Promosso dall’Università di Pavia e finanziato dalla regione Lombardia con 400.000 euro, l’iniziativa propone un innovativo modello di convivenza. Studenti universitari e anziani autosufficienti condividono spazi abitativi in un’ottica di mutuo aiuto, beneficiando reciprocamente.
L’anziano che decide di aprire le porte della propria casa a uno studente riceve un contributo economico mensile. In cambio, lo studente offre un supporto prezioso nelle piccole necessità quotidiane. Questo include assistenza con l’utilizzo del computer e delle nuove tecnologie, accompagnamento per visite mediche o commissioni, o semplicemente la preziosa compagnia.
Si crea così un patto di fiducia e solidarietà che rafforza in maniera tangibile il tessuto sociale urbano. Questo modello non solo risponde a bisogni pratici, ma combatte anche la solitudine, promuovendo legami significativi tra generazioni diverse.
Andare oltre l’assistenza
L’impegno di regione Lombardia e dei territori pavesi nel progetto “GenerAzioni in Cammino” sottolinea una visione chiara (e progressista).
L’anzianità non rappresenta più solamente una fase della vita da assistere, ma un periodo da valorizzare in termini di protagonismo e partecipazione attiva. Le iniziative come quelle presentate dimostrano come, di fronte ai cambiamenti demografici e all’aumento dell’aspettativa di vita, sia possibile non solo rispondere efficacemente ai bisogni emergenti, ma anche trasformare la presenza di una popolazione anziana in un motore di crescita e coesione per l’intera comunità.
Si tratta di un investimento a lungo termine nelle relazioni umane e nel benessere collettivo, che mira a costruire una società più equa e inclusiva.
Foto in apertura: la presentazione dei risultati di “GenerAzioni in Cammino” con l’assessore Elena Lucchini
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