Nella finale della 46ª edizione giocata a Doha, il Paris Saint Germain conquista il trofeo grazie all’impresa leggendaria del portiere russo, che neutralizza quattro conclusioni dal dischetto del Flamengo.
Riscritta la storia della Coppa Intercontinentale
Safonov scrive il proprio nome nella storia del calcio mondiale. È il portiere russo del Paris Saint Germain, classe 1999, che ha trasformato una finale equilibrata e indecisa in un’epica personale durante i calci di rigore. Il 17 dicembre, all’Ahmad Bin Ali Stadium di Al Rayyan in Qatar, la squadra di Luis Enrique ha conquistato per la prima volta nella propria storia la Coppa Intercontinentale, il trofeo che mette di fronte i migliori club europei e sudamericani.
Il risultato finale recita 3-2 ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull’1-1, ma il dato numerico non racconta l’intero film della partita.
Safonov, scelto da Luis Enrique davanti a Chevalier proprio in questa fase decisiva della stagione, ha parato quattro rigori su cinque tentativi dal Flamengo, diventando il vero protagonista dell’impresa parigina.
Cronaca di una vittoria per nulla annunciata
La gara sin dalle prime battute propone un equilibrio tattico marcato, con il Flamengo che difende con pragmatismo e il PSG che attacca con la velocità dei proprio esterni offensivi. Nel corso del primo tempo accade poco sotto il profilo dei gol, ma la tensione è palpabile.
Al 38′ arriva il momento decisivo: un cross dalla destra di Douè trova di sorpresa il portiere del Flamengo Rossi, che commette un errore clamoroso in uscita favorendo il tap-in vincente di Kvaratskhelia. La squadra brasiliana accusa il colpo e fatica a reagire, anche se nel finale della prima frazione Pulgar sfiora il pareggio con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Sino a quel momento, il PSG controlla il gioco con autorità. La ripresa però racconta un’altra storia.
Il Flamengo rientra in campo con tutt’altro piglio e l’intensità sale sensibilmente. Al 62′ accade l’episodio che riporta il match in parità: Marquinhos commette una leggerezza in area aggancia il piede di De Arrascaeta, l’arbitro ricorre alla VAR e assegna il rigore. Jorginho, con quel suo saltino caratteristico sul dischetto, spiazza Safonov e fa 1-1. Nonostante i tentativi dell’attacco francese guidato dall’energia del giovane Mbappé e dalle giocate di Neves, il Flamengo mantiene l’equilibrio della gara e impedisce ai transalpini di trovare il gol della vittoria.
Nel finale regolare Pedro e Plata sprecano occasioni clamorose ma la partita procede verso i tempi supplementari. Durante la proroga Luis Enrique inserisce i giovani talenti Mbaye e Ndjantou per provare a scardinare la difesa brasiliana, ma nemmeno l’infusione di freschezza tattica produce il risultato sperato. Si arriva così ai calci di rigore.
Parate decisive di Safonov decidono la finale
È qui che nasce la leggenda di Safonov. Il primo a sbagliare è Dembélé, che calcia alto col destro. Poi tocca al Flamengo segnare con De la Cruz e il PSG rispondere con Vitinha. Barcola si vede parare il rigore dalla spalla del portiere brasiliano Rossi. Il Flamengo sembra avere il pallino del gioco e passa in vantaggio con Nuno Mendes che spiazza l’estremo difensore verde-nero, ma poi inizia l’apoteosi di Safonov. Saul sbaglia il quarto tentativo brasiliano, ipnotizzato dal portiere russo.
Pedro calcia centrale e il risultato è il medesimo: palla lontana dalla porta. Leo Pereira prova a sorprendere ma Safonov c’è. Arriva l’ultimo brasiliano, Luis Araujo, con la palla che potrebbe regalare la finale al Flamengo: il russo la neutralizza, sancendo così il trionfo del PSG.
Il sesto trofeo del PSG nella stagione
Per la squadra parigina rappresenta il completamento di un’opera incredibile nella stagione. Il PSG ha infatti già vinto il Triplete in Francia conquistando campionato, coppa nazionale e soprattutto la Champions League, trofeo che mancava dalla stagione 2019-2020. A questi si aggiungono la Supercoppa di Francia, la Supercoppa Europea e ora la Coppa Intercontinentale, per un totale di sei trofei in una singola annata. Un risultato raggiunto soltanto dal Barcellona nel 2009 e dal Bayern Monaco nel 2020.
Questa, rappresenta inoltre la consacrazione europea della Francia nel calcio mondiale: il PSG diventa la prima squadra francese a vincere il titolo planetario, portando Parigi ai vertici dell’Olimpo calcistico globale.
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