Il nuovo Report FragilItalia evidenzia la necessità di un cambiamento profondo nel sistema di welfare italiano. Priorità rivolte a giovani, prevenzione sanitaria, lavoro femminile e una gestione pubblica con cooperative e non profit.
La svolta necessaria per il welfare italiano
Sei italiani su dieci ritengono indispensabile una riforma radicale del welfare per far fronte all’impatto crescente dell’invecchiamento della popolazione.
È questo il dato centrale emerso dal Report FragilItalia, realizzato da Area Studi Legacoop in collaborazione con Ipsos, che ha raccolto le opinioni di 800 cittadini italiani di età superiore ai 18 anni. La maggioranza degli intervistati riconosce come urgente rivedere profondamente le politiche sociali per garantire la sostenibilità del sistema nel lungo termine, evitando però tagli indiscriminati.
Solo il 15% degli intervistati è favorevole a riduzioni generalizzate delle prestazioni, mentre il 46% sostiene l’idea di tagli mirati ai privilegi mantenendo garantiti i livelli minimi di assistenza per tutti. Una fetta consistente, pari al 35%, guarda invece a una maggiore spesa pubblica accompagnata da una razionalizzazione dei costi.
Questo quadro riflette una crescente consapevolezza rispetto alla necessità di cambiare senza compromettere i diritti fondamentali dei cittadini.
Le sfide, tra invecchiamento e disuguaglianze
Tra le principali problematiche indicate, l’invecchiamento della popolazione si conferma la sfida più pressante, citata dal 42% degli intervistati. Questa tendenza demografica rappresenta un fattore critico per la tenuta del sistema previdenziale e sanitario, destinato a dover supportare un numero sempre maggiore di anziani.
Segue la promozione della salute e la prevenzione, ritenuta prioritaria dal 40% degli intervistati, anche se in calo di 10 punti rispetto all’anno precedente. A preoccupare sono anche le disuguaglianze sociali, considerate una priorità dal 37%, un dato che evidenzia il bisogno di un welfare più equo e inclusivo.
Altre sfide sottolineate riguardano il sostegno alle persone in difficoltà temporanea, la sostenibilità finanziaria del sistema, i mutamenti del mercato del lavoro e l’integrazione tra servizi sociali, sanitari, educativi e del lavoro. Su quest’ultimo punto si registra un calo significativo di attenzione, probabilmente dovuto alla complessità delle soluzioni richieste.
Le priorità per il welfare
L’indagine ha evidenziato quali siano gli ambiti su cui intervenire con maggiore urgenza per un welfare efficace e moderno. Al primo posto, con l’88% delle preferenze, si colloca la necessità di potenziare le politiche dedicate ai giovani. L’investimento in istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro viene visto come fondamentale per sostenere la transizione verso una vita adulta più stabile.
Seguono tre priorità che raccolgono l’85% delle indicazioni: la prevenzione e la promozione della salute per contenere i costi sanitari a lungo termine; l’aumento della partecipazione femminile al lavoro, favorito da servizi di supporto e misure di conciliazione efficaci; e l’integrazione tra i diversi servizi sociali, sanitari, educativi e del lavoro, per migliorare la qualità della vita e il benessere collettivo.
Modelli di gestione condivisa
Un dato rilevante riguarda il modello di governance del welfare del futuro. Il 40% degli italiani sarebbe favorevole a un sistema gestito in collaborazione tra Stato e cooperative o enti non profit. Questo orientamento supera di gran lunga la preferenza per un welfare completamente statale, scelta indicata dal 28% del campione. Solo il 26% preferisce una collaborazione dello Stato con imprese private capitalistiche.
Le cooperative sono considerate un attore chiave nello sviluppo e nell’innovazione del welfare. Il 68% degli intervistati attribuisce loro un ruolo importante soprattutto nell’integrazione dei servizi sociali, sanitari ed educativi (34%), nel sostegno alle persone con difficoltà temporanee o rischi sociali (28%) e nel ridurre le disuguaglianze sociali. Anche le politiche per i giovani e la costruzione di reti di servizi vicini alle famiglie ottengono un significativo sostegno popolare, segnalando un’apprezzata capacità delle cooperative di rispondere ai bisogni concreti.
Il report FragilItalia disegna così un quadro di grande sfida per il sistema di protezione sociale italiano, con una forte domanda di riforma e innovazione. Il consenso evidenzia come la trasformazione non debba essere solo una questione di risorse o tagli, ma di scelte mirate che mettano al centro i giovani, la salute, le donne al lavoro e la cooperazione tra Stato e realtà sociali.
È questo il punto da cui partire per garantire un welfare sostenibile e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione.
© Riproduzione riservata
