Sport, cultura e sostegno agli over 65 in un piano regionale contro l’isolamento e per promuovere la salute
In Abruzzo circa il 16 % degli ultrasessantacinquenni cade tra le mura domestiche almeno una volta all’anno. Una percentuale che supera la media nazionale e che nel 21 % dei casi porta a conseguenze così serie da rendere necessario il ricovero in ospedale. Eppure, la percezione del rischio rimane bassa: solo il 27 % degli anziani abruzzesi ritiene alto o molto alto il pericolo di farsi male in casa propria. Un’emergenza evidenziata dall’ultimo report delle sorveglianze ‘Passi d’Argento’ (2023-2024) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che rileva come il 57% degli incidenti avvenga proprio dentro casa. Anche per questo, la Regione Abruzzo ha scelto di agire con un piano strutturato che guarda all’invecchiamento attivo come chiave per migliorare la qualità della vita degli anziani.
Un investimento per cambiare prospettiva
Dal 19 gennaio 2026 sarà possibile presentare domanda per l’avviso pubblico ‘Supporto all’invecchiamento attivo’, finanziato dal Programma regionale FSE+ Abruzzo 2021-2027. Lo stanziamento complessivo ammonta a 3,8 milioni di euro e punta a sostenere iniziative che promuovano benessere, inclusione sociale e partecipazione attiva nella popolazione over 65. L’assessore regionale al Sociale, Roberto Santangelo, ha spiegato il senso dell’iniziativa: “Con questo avviso vogliamo contrastare isolamento e fragilità, creando nuove occasioni di socialità e partecipazione”. Non si tratta solo di prevenzione sanitaria, ma di un cambio di prospettiva culturale. Gli anziani non vengono considerati destinatari passivi di assistenza, ma protagonisti che possono mettere a disposizione della comunità competenze ed esperienze maturate nel corso degli anni.
Cosa prevede il bando
Il bando contempla attività gratuite che copriranno tutti i territori provinciali e sarà aperto a enti del Terzo settore, fondazioni, associazioni sportive dilettantistiche e reti associative. Questi soggetti potranno presentare progetti anche in collaborazione con scuole, Aziende sanitarie locali ed enti locali, creando reti di supporto diffuse sul territorio. Le linee di intervento toccano ambiti diversi ma complementari. Sul fronte dello sport e del tempo libero sono previste attività motorie, laboratori creativi e iniziative per il benessere psicofisico. Il sostegno psicologico viene garantito attraverso sportelli di ascolto, counseling individuale e di gruppo, percorsi di prevenzione contro l’isolamento e iniziative di sensibilizzazione sulle truffe agli anziani, un fenomeno purtroppo in crescita che colpisce una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile.
Il ruolo dei cittadini
Il volontariato e la cittadinanza attiva rappresentano un’altra direttrice importante. Qui trovano spazio progetti di vicinato solidale, animazione sociale e piccoli servizi di supporto quotidiano come la consegna di farmaci o gli accompagnamenti per commissioni. Sono gesti apparentemente semplici, ma che possono fare la differenza per chi vive solo o ha difficoltà a spostarsi.La formazione e l’inclusione sociale passano attraverso corsi di alfabetizzazione digitale, incontri culturali, laboratori intergenerazionali e la valorizzazione dei mestieri tradizionali. In un’epoca dominata dalla tecnologia, aiutare gli anziani a familiarizzare con smartphone, computer e servizi online significa abbattere barriere e ampliare le possibilità di comunicazione e informazione.
Come partecipare e quali requisiti servono
I progetti che verranno presentati dovranno coinvolgere almeno trenta partecipanti over 65 e avere una durata massima di dodici mesi. Il finanziamento previsto varia tra i 30.000 e i 50.000 euro per ciascuna iniziativa. Le domande potranno essere presentate dalle ore 9 del 19 gennaio 2026 fino alle ore 23.59 del 25 gennaio 2026 attraverso lo sportello digitale della Regione Abruzzo. Con questa iniziativa, l’Abruzzo ribadisce l’impegno verso una società più inclusiva, dove l’invecchiamento attivo diventa strumento di coesione sociale. I dati sulle cadute domestiche ricordano che la prevenzione passa anche attraverso la promozione di stili di vita attivi, la creazione di reti di supporto e il rafforzamento dei legami sociali.
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