L’associazione, che da 17 anni anima la periferia romana, raccoglie fondi per trasformare Piazza Mengaroni in un laboratorio di comunità attraverso opere d’arte giocabili e partecipate.
Una raccolta fondi per cambiare il volto del quartiere
A Tor Bella Monaca, quartiere spesso associato a degrado e marginalità, prende vita “Mettiamoci in gioco”, la prima raccolta fondi pubblica promossa da Cubo Libro, associazione che opera da più di 17 anni al fianco di famiglie, scuole e cittadini del territorio.
L’iniziativa, attiva sulla piattaforma Eppela, punta a raccogliere 3.500 euro entro il 27 dicembre per realizzare una serie di opere d’arte partecipate e giocabili in Piazza Mengaroni. Dal grande gioco dell’oca a terra, a una campana colorata, una scacchiera umana, giardini urbani decorati e un murales di benvenuto. L’obiettivo è restituire al quartiere uno spazio vivo, acceso dalla creatività e dalla partecipazione.
Tor Bella Monaca è una periferia est della Capitale caratterizzata da difficoltà strutturali. Povertà educativa, carenza di luoghi di aggregazione, spazi pubblici degradati, scarsa presenza di presidi culturali e una narrativa mediatica che fino a oggi ha enfatizzato soprattutto criminalità e criticità. In questo contesto, Cubo Libro rappresenta da quasi due decadi un presidio concreto. Una biblioteca di comunità, uno spazio di cultura e incontro, un luogo di aggregazione che tenta di tendere ponti tra generazioni, offrendo strumenti di socialità in un contesto spesso segnato da isolamento e marginalità.
Quando la periferia diventa laboratorio di cambiamento
La scelta di “Mettiamoci in gioco” non è casuale. È un passo ulteriore in un percorso già avviato con il progetto CRESCO, un cantiere di rigenerazione urbana ed educativa sostenuto da Fondazione Paolo Bulgari, che negli ultimi anni ha trasformato Piazza Mengaroni da luogo degradato a piazza rigenerata, con parco giochi, skate park, campo da street basket, palco per eventi, aree verdi e spazi pubblici restituiti alla comunità.
Con “Mettiamoci in gioco”, l’intento è portare arte, colore e gioco direttamente nel cuore di questa piazza rinnovata. Con opere pensate insieme agli abitanti, come strumenti di socialità, educazione e inclusione.
Le installazioni non saranno meramente decorative: il gioco dell’oca potrà essere uno strumento educativo con messaggi civici. La scacchiera umana diventerà luogo di cooperazione e il murales accoglierà i visitatori con simboli e parole scelte dalla comunità. Un modo per dire che la piazza, e il quartiere, non sono più un insieme di blocchi anonimi, ma un luogo vivo, in trasformazione, partecipato.
La bellezza deve appartenere a tutti
Per sostenere il progetto basta una donazione sulla campagna Eppela dedicata. Anche un piccolo contributo può fare la differenza, portando un pezzo di bellezza dove spesso vince l’abbandono. La raccolta si chiuderà venerdì 27 dicembre alle ore 15:00. È un appello rivolto non solo agli abitanti di Tor Bella Monaca, ma a chiunque creda che la cultura, il gioco e la solidarietà possano davvero cambiare una periferia.
“Mettiamoci in gioco” è molto più di una campagna di crowdfunding: è una chiamata collettiva, un invito ad abitare la piazza, a farla vivere, a restituirle dignità. A scrivere, insieme, una storia diversa per Tor Bella Monaca, dove l’arte diventa motore di riscatto e comunità.
Credit foto: instagram.com/cubolibro/
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