Il Dipartimento per lo Sport ha reso noti i primi beneficiari del contributo fino a 300 euro per attività sportive rivolte ai ragazzi tra 6 e 14 anni. Le iscrizioni restano aperte fino al 10 dicembre per le famiglie con ISEE entro 15mila euro.
È partita ufficialmente l’operazione bonus sport 2025. Il Dipartimento per lo Sport ha diffuso la prima graduatoria dei beneficiari, con oltre 75.250 ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni che potranno accedere al contributo economico destinato alle attività sportive e ricreative.
Si tratta di un primo elenco importante che dà il via concretamente all’iniziativa, anche se la piattaforma rimane aperta per nuove domande. La misura prevede un sostegno fino a 300 euro per ciascun minore, destinato a famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore a 15mila euro. L’obiettivo? Favorire l’accesso allo sport tra i più giovani, soprattutto nei nuclei familiari che hanno maggiori difficoltà economiche.
Il fondo stanziato ammonta complessivamente a 30 milioni di euro e copre le spese di iscrizione ai corsi organizzati da associazioni sportive dilettantistiche, società sportive dilettantistiche ed enti del Terzo settore iscritti nei rispettivi registri nazionali. I genitori che hanno presentato richiesta nelle scorse settimane e risultano inclusi nell’elenco appena pubblicato riceveranno comunicazione via mail.
Nel frattempo possono verificare l’esito anche direttamente sul sito istituzionale o attraverso i documenti scaricabili dalla piattaforma online del Dipartimento.
Cosa devono fare le famiglie beneficiarie
Chi è risultato ammesso alla graduatoria deve compiere alcuni passaggi operativi senza troppo indugio.
Il primo è contattare direttamente l’ente o l’associazione sportiva presso cui si è scelto di iscrivere il proprio figlio per procedere con il tesseramento e definire il calendario delle attività.
È fondamentale che l’avvio dei corsi avvenga entro il 15 dicembre 2025, come previsto dal decreto attuativo della misura. Le attività dovranno poi proseguire fino al 30 giugno 2026 con una frequenza minima bisettimanale. I genitori sono tenuti a conservare tutta la documentazione relativa all’iscrizione e ai pagamenti effettuati, dato che potrebbero essere richiesti controlli successivi. Un aspetto da non sottovalutare riguarda la frequenza. Se il minore supera il 30 per cento di assenze ingiustificate sull’intero periodo, il contributo potrà essere revocato. In caso di necessità di cambiare corso o ente sportivo, la comunicazione deve arrivare tempestivamente agli uffici competenti per evitare problemi nella gestione del beneficio.
Gli organismi di controllo sono autorizzati a effettuare verifiche e ispezioni, quindi la correttezza delle informazioni fornite resta un requisito essenziale per non perdere il diritto al sostegno economico.
Le istruzioni per associazioni e società sportive
Inoltre, dal 26 novembre le associazioni e le società sportive aderenti all’iniziativa hanno potuto visualizzare direttamente sulla piattaforma l’elenco completo dei bambini e ragazzi ammessi al bonus. A partire da queste informazioni, riceveranno la prima tranche del contributo pari al 30 per cento dell’importo totale spettante per ogni beneficiario iscritto. Le successive erogazioni sono però legate alla frequenza effettiva dei giovani atleti e dovranno essere documentate attraverso la piattaforma online.
Due sono le finestre temporali stabilite per comunicare le presenze. La prima va dal 16 febbraio al primo marzo 2026 e darà accesso alla seconda tranche del 40 per cento, mentre la seconda si apre dal primo al 16 luglio 2026 per il saldo finale del 30 per cento. Gli enti hanno quindi il compito di monitorare costantemente le presenze e di segnalare eventuali abbandoni o anomalie riscontrate durante lo svolgimento delle attività. Devono inoltre garantire che i corsi rispettino i requisiti richiesti, ovvero una durata non inferiore a sei mesi con almeno due incontri settimanali. Ogni società sportiva è responsabile della correttezza dei dati trasmessi e della trasparenza nella gestione dei fondi ricevuti, con l’obbligo di restituire le somme in caso di difformità accertate o dichiarazioni non veritiere.
Il cambio di tempistiche
Nonostante la pubblicazione della prima graduatoria, la finestra per presentare nuove richieste non si è ancora chiusa. Inizialmente la piattaforma indicava come termine ultimo il 30 novembre, ma nella comunicazione ufficiale relativa agli elenchi dei beneficiari il Dipartimento ha specificato che sarà possibile inoltrare domanda fino alle 12 del 10 dicembre prossimo. Una volta scaduto questo termine, verrà pubblicato un secondo elenco con gli ulteriori beneficiari ammessi al contributo. Per questi nuovi assegnatari, l’erogazione della prima tranche da parte del Dipartimento agli enti sportivi avverrà a gennaio 2026. Anche in questo caso, comunque, l’inizio delle attività dovrà avvenire entro il 15 dicembre, rispettando così i tempi previsti dal provvedimento normativo. Le famiglie interessate che non hanno ancora inoltrato la richiesta devono affrettarsi a compilare la documentazione necessaria. Serve l’attestazione ISEE aggiornata del nucleo familiare, i dati anagrafici dei minori e del richiedente, l’autocertificazione che attesti l’assenza di altri contributi pubblici per le stesse attività e una copia del documento di identità del genitore che presenta la domanda.
Limiti e requisiti di assegnazione del contributo
Il bonus può essere richiesto per un massimo di due figli per nucleo familiare e copre interamente o parzialmente i costi di iscrizione annuale ai corsi sportivi. Qualora la quota richiesta dall’associazione superi i 300 euro, la differenza resta a carico della famiglia. È importante sottolineare che non si può ottenere più di un contributo per lo stesso minore né cumulare questo sostegno con altre agevolazioni pubbliche relative alle medesime attività.
L’assegnazione dei fondi avviene seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, compatibilmente con la disponibilità delle risorse stanziate. Per essere valide, le richieste devono risultare complete di tutta la documentazione e rispettare i criteri previsti dal bando. Chi non è rientrato nella prima graduatoria ma ha comunque inoltrato domanda nei tempi stabiliti resta in lista d’attesa. In caso di rinunce, rigetti o eventuale rifinanziamento del fondo, potrebbero arrivare nuove comunicazioni tramite il portale istituzionale con aggiornamenti sullo scorrimento della graduatoria.
Garantire l’accesso allo sport
L’iniziativa rientra nelle politiche di sostegno alle famiglie previste dalla Manovra Finanziaria 2025 e punta a garantire anche ai ragazzi di nuclei economicamente svantaggiati la possibilità di praticare attività fisica con continuità. Lo sport, dunque, viene riconosciuto non solo come strumento di benessere e crescita personale. Oltre che mezzo di inclusione sociale e di promozione delle pari opportunità.
La dotazione complessiva del fondo ammonta a 30 milioni di euro e mira a coprire le esigenze di migliaia di famiglie su tutto il territorio nazionale. Per chi ha già ottenuto l’ammissione il conto alla rovescia è iniziato. I primi allenamenti dovranno partire entro metà dicembre, dando così avvio a un percorso sportivo che accompagnerà bambini e adolescenti fino alla fine del prossimo anno scolastico.
© Riproduzione riservata
