Informati sui corretti stili di vita, ma non attivi: solo 6 italiani su 10 vivono in modo sano e in Europa non va molto meglio
Quasi tutti gli italiani, il 98% per la precisione, riconosce quanto sia fondamentale adottare uno stile di vita salutare. Tuttavia, quando si passa dalla teoria alla pratica, solo sei su dieci riescono davvero a mantenere abitudini sane nel quotidiano. Il 40% rimane intrappolato in quella terra di mezzo dove le buone intenzioni non si trasformano in azioni concrete. È questo il quadro che emerge dall’ultimo STADA Health Report 2025, un’indagine europea che ha coinvolto oltre 27.000 persone in 22 Paesi, tra cui duemila connazionali. Allargando lo sguardo oltre i confini emerge che in Europa soltanto la metà della popolazione riesce a seguire regolarmente comportamenti salutari.
Quando la quotidianità ostacola il benessere
Gli ostacoli alla salute degli italiani sono peraltro concreti e oggettivi. Al primo posto si trova la mancanza di motivazione, citata dal 39% delle persone. Spesso si tratta di quella sensazione di essere sopraffatti dalle incombenze quotidiane, di non vedere risultati immediati, di sentirsi scoraggiati davanti a obiettivi che sembrano irraggiungibili. Subito dietro si colloca la mancanza di tempo, lamentata dal 36% degli intervistati. Tra lavoro, famiglia, impegni vari, trovare anche solo mezz’ora per una camminata o per preparare un pasto equilibrato diventa un’impresa. E poi ci sono le difficoltà economiche, che riguardano il 29% delle persone: mangiare sano costa di più, una palestra ha il suo prezzo, persino i controlli medici privati rappresentano un investimento che non tutti possono permettersi.
Il costo della fragilità mentale
C’è un filo rosso che mina la salute degli italiani: il benessere psicologico. Lo STADA Health Report 2025 mette in luce una correlazione diretta tra salute mentale e comportamenti salutari. Chi vive preoccupazioni economiche continue, chi si sente solo (il 23% degli intervistati), chi subisce lo stress lavorativo (il 22%), fa molta più fatica a trovare l’energia e la motivazione per seguire una dieta equilibrata, fare attività fisica o prenotare un check-up medico. Circa il 30% della popolazione parla apertamente delle proprie difficoltà psicologiche, un dato che testimonia una maggiore consapevolezza rispetto al passato. Tuttavia, solo l’8% accede a un supporto terapeutico adeguato a causa del costo. Il 58% delle persone indica, infatti, motivi economici come causa principale del mancato accesso alle cure psicologiche.
Investire nella salute degli italiani
L’approccio alla prevenzione mostra segnali contrastanti per la salute degli italiani. Da un lato, cresce la percentuale di chi si sottopone a screening e controlli periodici: dal 57% del 2023 si è passati al 68% nel 2025. Un aumento che testimonia una crescente attenzione alla diagnosi precoce e alla medicina preventiva. Dall’altro lato, un terzo degli intervistati continua a non effettuare alcun controllo medico. Le ragioni sono principalmente due: i costi troppo elevati, citati dal 28% delle persone, e la mancanza di informazioni su quali esami fare, che riguarda il 24% degli intervistati. Quest’ultimo dato è particolarmente significativo: molte persone vorrebbero prendersi cura della propria salute ma non sanno da dove iniziare, quali controlli siano davvero necessari alla loro età e condizione.
Lo scenario europeo
La salute degli italiani non è l’unica a rischio: anche il continente europeo è alle prese con problemi simili. La fragilità mentale è infatti diffusa ovunque: due europei su tre hanno sperimentato il burnout professionale, e più di un terzo ammette di avere problemi emotivi. Nonostante ciò, solo una persona su cinque si rivolge a uno specialista. Anche sul fronte della prevenzione, l’Europa fatica: appena il 20% degli europei esegue regolarmente esami di screening, mentre il 34% li evita completamente. Numeri che testimoniano come la salute degli italiani e quella degli europei in generale siano influenzate da dinamiche simili: barriere economiche, mancanza di tempo, fragilità psicologica.
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