La nuova graduatoria di Resonance premia le metropoli più vivibili e attrattive del pianeta. La capitale britannica si conferma al vertice per l’undicesima volta consecutiva. Crescono le città spagnole, mentre la Città Eterna perde terreno nonostante gli investimenti per il Giubileo.
Londra ancora una volta sul podio più alto
La classifica 2025 di Best Cities, elaborata dalla Resonance, ribadisce quanto emerso nelle precedenti undici edizioni: Londra mantiene saldamente il primo posto. La metodologia utilizzata analizza città con oltre un milione di abitanti, combinando statistiche tradizionali e dati generati dagli utenti su piattaforme come Google, Instagram e TikTok. La valutazione si articola su tre indici principali. Vivibilità, amabilità e prosperità, che raccolgono le opinioni di oltre 21.000 persone intervistate in 31 nazioni tra Nord America, Europa, Asia-Pacifico, America Latina e Africa.
La capitale britannica si piazza rispettivamente al primo, secondo e terzo posto nei tre parametri chiave, dimostrando una capacità di attrazione che non conosce battute d’arresto. Dal 2022 la graduatoria esclude deliberatamente le città russe a seguito dell’invasione dell’Ucraina e della persistente aggressione militare di Mosca. Il podio rimane invariato con New York al secondo posto, che ha accolto quasi 65 milioni di visitatori nel 2024, mentre per il fine 2025 si prevede una leggera flessione a 64,1 milioni.
La Grande Mela ha recentemente eletto Zohran Mamdani come sindaco, primo musulmano a ricoprire quell’incarico. Al terzo posto si conferma Parigi, celebrata per la sua rivoluzione ciclistica. I parigini percorrono oltre 960 chilometri di piste ciclabili a metà del 2025, con un tasso di utilizzo della bicicletta praticamente raddoppiato in due anni grazie al Plan Vélo. Inoltre, i prezzi degli immobili nella capitale francese si mantengono più accessibili rispetto a Londra, con incrementi del 2-3% nella scorsa primavera, frutto delle riforme urbanistiche e degli impegni nel settore dell’edilizia sociale.
L’ascesa “verde” di Madrid e il primato asiatico di Tokyo
Al quarto posto della graduatoria compare Tokyo, prima città asiatica nella classifica generale. Seguita immediatamente da Madrid, che conquista il quinto posto grazie a un percorso di trasformazione ambientale particolarmente ambizioso.
La capitale spagnola viene premiata per il Bosque Metropolitano, definito come il progetto della più grande foresta metropolitana d’Europa. L’obiettivo consiste nella creazione di un anello di alberi lungo 75 chilometri che circonderà l’intera città. Il bilancio prevede oltre 450.000 nuovi alberi, inseriti in un più ampio processo di rinaturalizzazione urbana che include il Parco Santander, recentemente completato, e una rete di piste ciclabili in continua espansione.
Per il 2025, il comune di Madrid ha stanziato sette milioni di euro destinati a sei distretti, con investimenti concentrati sull’anello verde di Villaverde e sull’area dell’arroyo di Butarque. Dal 2020 la città ha investito 109 milioni di euro in 124 interventi su zone verdi, un salto qualitativo notevole rispetto ai 44,6 milioni stanziati nel periodo 2015-2019. Non solo alberi: Madrid vanta ora anche una delle flotte di autobus elettrici più estese d’Europa.
Il Bosque Metropolitano si svilupperà su 35.000 ettari e includerà sentieri per pedoni e ciclisti, zone di sosta, “eco-dotti” per garantire la continuità ecologica e connessioni con i sistemi fluviali del Manzanares e dell’arroyo de la Gavia.
Roma perde una posizione ma raccoglie i frutti del Giubileo
Madrid ha sottratto il quinto posto a Singapore e fatto arretrare Roma, che scivola dal sesto al settimo posto. La capitale italiana viene comunque descritta come una città in piena fioritura, protagonista del Giubileo e al centro dell’attenzione globale anche per l’elezione del nuovo Papa. Il rapporto sottolinea gli ambiziosi ammodernamenti che avranno ricadute positive tanto sui residenti quanto sui visitatori. Roma si classifica tra le prime cinque posizioni sia nell’indice di vivibilità che in quello di amabilità, risultando come un luogo dove vita sacra e profana convergono in un’atmosfera densa di cerimonie, arte e scoperta.
La Città Eterna sta beneficiando di un’ondata di lusso nel settore dell’ospitalità, partita nel 2023 con l’apertura del Bvlgari Roma a piazza Augusto Imperatore e del Six Senses in via del Corso. E si è appena aggiunto il Nobu di via Veneto. Il piano infrastrutturale legato al Giubileo 2025 prevede oltre 600 progetti per un investimento complessivo di 4,8 miliardi di euro, finanziati con risorse nazionali, regionali e fondi del PNRR.
La linea C della metropolitana, a lungo rimandata, aggiungerà nuove stazioni nel 2025, facilitando gli spostamenti nel denso centro storico. I progetti di riqualificazione a uso misto di Ostiense e Tiburtina puntano a creare quartieri creativi e residenziali. Diverse aziende globali, in particolare nei settori della moda e della mobilità, stanno espandendo i propri hub locali, attratte dal talento disponibile e dai costi più bassi rispetto a Milano.
Completano la top ten Dubai, che fa il suo ingresso nella classifica, seguita da altre metropoli globali. Milano, unica altra città italiana presente nella graduatoria, si posiziona al 36esimo posto, sostenuta dall’attenzione per i pedoni e le piste ciclabili. Il capoluogo lombardo conquista inoltre la 25esima posizione nell’indice benessere, anche grazie all’apertura del parco termale De Montel. La metodologia di Resonance, basata sul Place Power Score, integra percezioni e performance delle città attraverso dati statistici e contenuti online, offrendo una fotografia delle metropoli che meglio sanno coniugare opportunità economiche, qualità della vita e attrattività culturale.
Metropoli a confronto tra resilienza e innovazione
La graduatoria di Resonance mette in luce come le città stiano ridefinendo il concetto di competitività urbana.
Non basta più essere storicamente rilevanti o economicamente potenti: serve una capacità costante di reinvenzione per rispondere alle sfide emergenti. Londra lo dimostra con l’espansione della Elizabeth Line, che rafforza l’impegno verso connettività e progresso. Parigi ha sfruttato la piattaforma globale delle Olimpiadi 2024 per valorizzare le proprie infrastrutture pedonali e i progetti di sviluppo urbano audaci. Sydney, che nella classifica globale ha registrato una crescita notevole, esemplifica la sintesi tra investimenti pubblici strategici e miglioramento della qualità ambientale e della vivibilità.
Al contrario, alcune metropoli hanno registrato cali drastici. Hong Kong è precipitata di 51 posizioni fino al 97esimo posto, colpita dalle tensioni geopolitiche. Città brasiliane come San Paolo e Rio de Janeiro hanno subito declini significativi a causa di carenze in vivibilità e prosperità. Con Rio che è scesa di 37 posti fino al centesimo e ultimo posto della classifica. In Europa, Atene e Varsavia sono arretrate rispettivamente di 39 e 34 posizioni, evidenziando la mancanza di infrastrutture necessarie per aumentare vivibilità e attrattività.
Il quadro che emerge dalla classifica 2025 è quello di un panorama urbano in continua evoluzione, dove la capacità di adattamento, l’innovazione tecnologica e le strategie inclusive diventeranno elementi determinanti per il successo.
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