Meta lancia due novità che ridefiniscono sicurezza e praticità. L’app standalone per smartwatch elimina la dipendenza dall’iPhone, mentre la protezione biometrica dei backup semplifica la crittografia end-to-end.
L’app per Apple Watch mette fine a dieci anni di attesa
Dopo un decennio di semplici notifiche basilari, WhatsApp ha finalmente rilasciato un’applicazione completa per Apple Watch. L’annuncio arriva da Meta, proprietaria del servizio di messaggistica, che ha presentato un software capace di ridurre drasticamente la dipendenza dall’iPhone. Non si tratta di un semplice strumento per visualizzare avvisi, ma di un’esperienza autonoma che trasforma il polso in un vero centro di comunicazione.
L’applicazione permette di leggere messaggi completi sullo schermo dell’orologio, incluse le conversazioni più lunghe, e consente di reagire ai messaggi utilizzando emoji. Gli utenti possono registrare e inviare messaggi vocali direttamente dal polso, una funzione particolarmente utile durante attività in cui estrarre lo smartphone risulta scomodo. La visualizzazione di immagini e sticker appare nitida sul display compatto, eliminando i fastidiose notifiche sfocate che caratterizzavano le notifiche precedenti.
Il dispositivo compatibile richiede Apple Watch Series 4 o versioni successive, con sistema operativo watchOS 10 o superiore. Si tratta di modelli commercializzati dal 2018, il che garantisce una copertura piuttosto ampia tra i possessori di smartwatch Apple degli ultimi sette anni. L’app mantiene la crittografia end-to-end che caratterizza WhatsApp, assicurando che le conversazioni private rimangano tali indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
Funzionalità che colmano il divario con iMessage
Il lancio porta Apple Watch allo stesso livello di funzionalità già offerto su Wear OS, rispondendo a una richiesta avanzata dagli utenti Apple da anni. Le reazioni emoji si attivano con un semplice tocco prolungato, replicando l’esperienza interattiva che gli utenti già sperimentano con l’app nativa di messaggistica Apple. La cronologia delle chat risulta più completa rispetto alle precedenti notifiche troncate, consentendo di seguire il filo di conversazioni articolate senza perdere il contesto.
L’utilità pratica emerge in situazioni quotidiane dove tirare fuori il telefono risulta impraticabile: durante una corsa sul tapis roulant, in una riunione discreta, nella fila al supermercato.
Meta ha dichiarato che questo rilascio rappresenta solo l’inizio di miglioramenti più ampi per Apple Watch, con ulteriori funzionalità previste in aggiornamenti futuri.
Protezione biometrica dei backup
Parallelamente al lancio dell’app per smartwatch, WhatsApp ha introdotto un sistema rivoluzionario per proteggere i backup delle conversazioni. La nuova funzione si basa sulle passkey e consente di recuperare le chat tramite autenticazione biometrica, eliminando la necessità di ricordare password complesse o chiavi di sicurezza da 64 caratteri Fastweb. Gli utenti possono ora crittografare i propri backup utilizzando l’impronta digitale, il riconoscimento facciale o il codice di blocco del dispositivo.
Dal 2021, Meta aveva introdotto la crittografia end-to-end dei backup con due metodi di protezione: una password personalizzata o una lunga chiave di cifratura generata dall’app. Questo sistema, seppur sicuro, scoraggiava molti utenti dall’attivare la protezione a causa della complessità gestionale. Le passkey eliminano questo ostacolo sostituendo le password con sistemi di autenticazione già integrati nei dispositivi moderni, rendendo la sicurezza accessibile e immediata.
La chiave per decifrare il backup viene generata e gestita attraverso il sistema di sicurezza del dispositivo, senza necessità di una password aggiuntiva. Viene archiviata in modo sicuro nel gestore di password dello smartphone e sincronizzata con gli account fidati dell’utente.
Questo significa che anche in caso di cambio telefono, sarà possibile ripristinare il backup accedendo con lo stesso account e abilitando la biometria o il PIN sul nuovo dispositivo.
L’impatto sulla privacy digitale
La distribuzione della funzione avverrà progressivamente nelle prossime settimane, coinvolgendo inizialmente i dispositivi Android e successivamente quelli iOS. Per attivare la protezione con passkey, gli utenti dovranno seguire il percorso Impostazioni, Chat, Backup delle chat, Backup crittografato end-to-end. L’app chiederà quindi di confermare il metodo biometrico o il codice di sblocco del telefono come chiave di accesso ai dati archiviati.
La tecnologia delle passkey elimina i rischi legati al furto di password, agli attacchi di phishing e alla gestione manuale di credenziali complesse. Si basa su coppie di chiavi crittografiche: una chiave privata custodita sul dispositivo dell’utente e una chiave pubblica registrata sul servizio. L’accesso avviene tramite biometria o codice di blocco, garantendo che né WhatsApp né i provider cloud come Google o Apple possano leggere i contenuti dei backup.
La doppia novità presentata da Meta si inserisce in una strategia più ampia di tutela della privacy in un momento in cui le autorità di vari Paesi continuano a richiedere maggiore accesso ai dati crittografati. WhatsApp ribadisce invece la sua posizione a favore della riservatezza totale delle comunicazioni, rendendo la protezione dei dati non solo più robusta ma anche drasticamente più semplice da attivare per la stragrande maggioranza degli utenti.
© Riproduzione riservata
