(Adnkronos) – Sono stati rintracciati questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento i presunti responsabili della rapina messa a segno l’8 ottobre scorso nella villa del noto imprenditore trentino del settore tessile, Eugenio Gallizioli. L’ordine di applicazione della misura cautelare disposto ieri dal Gip del Tribunale di Trento su richiesta della locale Procura della Repubblica, è arrivato all’esito di una attività d’indagine avviata dai militari sulle tracce dei banditi che quella notte tennero sotto sequestro per più di quattro ore, e sotto la costante minaccia prima di una pistola e poi di un coltello alla gola, il 72enne, dopo averlo sorpreso nel sonno, immobilizzato a letto e interrogato circa la presenza di denaro e cose di valore da sottrargli.
Alla vittima fu rubata una somma in contanti superiore ai 300.000 euro, nonché vari gioielli e oggetti preziosi. Scandagliare le registrazioni degli impianti di videosorveglianza e di lettura targhe attivi in città e delle telecamere private presenti lungo il percorso di fuga, è stata così individuata l’auto utilizzata per allontanarsi dal luogo della rapina, dopo aver abbandonato nel parcheggio antistante al Dipartimento di Ingegneria a Povo l’auto rubata al Gallizioli.
I carabinieri ne hanno seguito il percorso, riuscendo a sorprenderli mentre, dopo aver parcheggiato l’auto ‘pulita’, rincasavano in un appartamento in via Felice e Gregorio Fontana utilizzato come covo, prima di ripartire il giorno successivo alla volta di Milano (da cui erano arrivati tutti insieme il giorno prima). Uno dei tre è stato arrestato in un albergo sul Garda veronese mentre stava trascorrendo un weekend con la famiglia, un altro nell’abitazione della compagna in provincia di Milano e un altro ancora a casa sua a Trento.
Uno degli arrestati lavorava nel cantiere, distante pochi chilometri dall’abitazione di Gallizioli, dove la stessa notte della rapina andarono a rubare la smerigliatrice (furto regolarmente denunciato dal titolare della ditta) con cui poi sono riusciti ad aprire la cassaforte di Gallizioli. Il quarto presunto componente della banda, è stato denunciato.
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