In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, il programma Smartfood dell’Istituto europeo di oncologia presenta uno strumento pratico per comporre pasti equilibrati. Rinnovato anche il portale web, che diventa un hub interattivo di educazione nutrizionale basata su evidenze scientifiche.
Un modello visivo per tradurre la scienza in cucina
Verdure colorate da inserire in ogni pasto, cereali integrali, legumi e pesce come fonti proteiche principali, olio extravergine d’oliva e frutta secca per i grassi di qualità.
È questo l’identikit del pasto perfetto secondo il nuovo “piatto smart”, presentato oggi dallo Smartfood Ieo di Milano in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Lo strumento nasce dall’esigenza di rendere concreto ciò che spesso rimane teorico: le raccomandazioni nutrizionali delle società scientifiche. L’infografica rielaborata dal team dell’Istituto europeo di oncologia si ispira al modello “Il piatto del mangiar sano” della Harvard Medical School di Boston, ma lo adatta alle specificità della dieta mediterranea e alle più recenti evidenze in ambito preventivo. Non si tratta di un regime rigido, ma di una mappa visiva che indica proporzioni e scelte alimentari protettive per la salute, lasciando ampio spazio alla personalizzazione in base a gusti e abitudini individuali.
La scienza dietro il nuovo strumento
Per costruire questo “piatto”, il programma Smartfood ha integrato diverse fonti autorevoli. Tra queste, le Linee guida per una sana alimentazione elaborate dal Crea (Centro di ricerca alimenti e nutrizione), le raccomandazioni del World Cancer Research Fund per la prevenzione oncologica e l’aggiornamento 2025 della piramide della dieta mediterranea curato dalla Società italiana di nutrizione umana.
Il risultato è una sintesi moderna del modello alimentare mediterraneo, patrimonio Unesco dal 2010, che mantiene intatta la sua validità scientifica anche alla luce degli studi più recenti sulle malattie croniche. Come spiega Lucilla Titta, coordinatrice del programma Smartfood Ieo, mangiare in modo sano non richiede competenze specialistiche: tutti possono riuscirci adattando le indicazioni del piatto ai propri ritmi e preferenze. L’obiettivo è offrire una guida affidabile che aiuti a costruire scelte alimentari consapevoli ogni giorno, senza complicazioni. Lo strumento si propone come educazione universale, capace di parlare tanto a chi si avvicina per la prima volta a un’alimentazione equilibrata quanto a chi desidera perfezionare le proprie abitudini.
Come si compone il pasto ideale
Il “piatto smart” divide visivamente il pasto in sezioni che indicano le proporzioni raccomandate. La metà del piatto dovrebbe essere occupata da verdura e frutta, variando colori e tipologie per garantire un apporto diversificato di vitamine, minerali e fitocomposti protettivi.
Un quarto va riservato ai cereali, preferibilmente integrali: pane, pasta, riso, farro, orzo e altri chicchi che forniscono energia a lento rilascio e fibre benefiche per l’intestino. L’ultimo quarto è dedicato alle proteine, con una gerarchia precisa: legumi e pesce occupano il gradino più alto, seguiti da uova, formaggi e carni bianche, mentre la carne rossa andrebbe limitata.
A completare il quadro, i condimenti di qualità: l’olio extravergine d’oliva come grasso principale, arricchito da frutta secca e semi oleosi che apportano acidi grassi essenziali e antiossidanti. Questo modello non impone quantità rigide, ma proporzioni che si adattano ai fabbisogni individuali. L’acqua resta la bevanda d’elezione, mentre erbe aromatiche e spezie possono sostituire il sale per insaporire senza rischi per la pressione arteriosa.
Il nuovo portale: scienza accessibile a tutti
Insieme al “piatto smart”, Smartfood Ieo ha rinnovato completamente il sito smartfood.ieo.it, trasformandolo in un vero hub di divulgazione nutrizionale. La nuova veste grafica, più intuitiva e dinamica, accompagna una struttura pensata per facilitare la navigazione tra articoli di approfondimento, infografiche interattive, ricette pratiche e risorse multimediali.
Tre sezioni tematiche principali organizzano i contenuti: Food Science raccoglie gli aggiornamenti dalla ricerca scientifica, Be Smart offre consigli applicabili nella vita quotidiana, mentre Nutrizione dalla A alla Z funziona come un’enciclopedia ragionata degli alimenti e dei nutrienti. Il linguaggio scelto è volutamente chiaro e diretto, capace di rendere comprensibili anche i concetti più tecnici senza banalizzarli. L’obiettivo dichiarato è trasformare la ricerca condotta nei laboratori in strumenti concreti per migliorare la qualità della vita attraverso l’alimentazione.
Il portale diventa così uno spazio vivo, in continuo aggiornamento, dove la scienza esce dalle riviste specializzate per entrare nelle case.
La presentazione del “piatto smart” nella Giornata mondiale dell’alimentazione non è casuale. L’evento promosso dalla Fao ricorda ogni anno l’importanza di garantire sicurezza alimentare e nutrizione adeguata a tutti. In questo contesto, strumenti come quello lanciato oggi assumono un valore che va oltre la prevenzione individuale: rappresentano un investimento in salute pubblica, capace di ridurre l’incidenza di patologie legate a scorrette abitudini alimentari.
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