Un’indagine condotta in sei Paesi europei rivela l’impegno silenzioso di milioni di cittadini che si prendono cura dei propri cari. In Italia la percentuale sale al 34%, con 15 ore settimanali dedicate all’assistenza: un fenomeno destinato a crescere.
Un impegno che coinvolge milioni di europei
L’invecchiamento della popolazione europea ha trasformato il caregiving in una realtà quotidiana per una fetta consistente di cittadini. I numeri dicono che il 28% degli europei assiste regolarmente una persona cara che ha perso l’autonomia. Una percentuale che nasconde storie di dedizione familiare, sacrifici personali e un carico di responsabilità spesso portato avanti senza particolare clamore.
A rivelarlo è un’indagine condotta da Clariane insieme a Opinionway. Lo studio ha coinvolto sei Paesi: Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Paesi Bassi.
L’identikit del caregiver
Il profilo tipico del caregiver europeo è quello di una persona di 47 anni, che nella maggior parte dei casi lavora (71%) e vive in ambiente urbano (55%). Non si tratta quindi di pensionati con tempo libero a disposizione, ma di persone che devono conciliare le esigenze professionali con quelle dell’assistenza ai familiari.
Le differenze geografiche sono marcate: mentre in Germania solo il 23% della popolazione si dichiara caregiver, in Spagna la percentuale schizza al 35%. L’Italia si colloca in una posizione intermedia ma comunque rilevante, con il 34% dei cittadini che riveste questo ruolo.
L’assistenza è soprattutto una questione di famiglia
In nove casi su dieci, il caregiver europeo si occupa di un familiare. La direzione prevalente dell’assistenza è quella ascendente: nel 59% dei casi si tratta di un genitore o di un nonno. Nel nostro Paese questa tendenza è ancora più accentuata: il 52% dei caregiver italiani dichiara di sostenere un genitore, una percentuale superiore rispetto agli altri Paesi esaminati. Le motivazioni che spingono ad assumere questo ruolo sono legate principalmente all’età avanzata della persona assistita (84%) e alla malattia (78%), mentre la disabilità rappresenta il 53% dei casi.
L’impegno richiesto non è simbolico. A livello europeo, un caregiver dedica mediamente 13 ore alla settimana alla persona cara, quasi due ore al giorno. In Italia il carico aumenta: si arriva a 15 ore settimanali, con un terzo della popolazione di caregiver che offre assistenza quotidiana. L’aiuto fornito copre diverse aree: il 73% dei caregiver europei offre supporto materiale come fare la spesa, organizzare spostamenti e gestire la vita quotidiana. Seguono l’assistenza psicologica (59%), quella amministrativa (54%), l’aiuto fisico per igiene personale e cure quotidiane (40%) e il sostegno finanziario (22%).
Nel nostro Paese emerge un quadro leggermente diverso rispetto alla media europea. Gli italiani sono più impegnati nel sostegno materiale (77%) e psicologico (61%), mentre l’assistenza finanziaria è meno frequente: solo il 19% contro il 40% della media europea. Un dato che potrebbe riflettere differenze culturali e organizzative nella gestione dell’assistenza.
Un lavoro solitario ma scelto con orgoglio
Otto caregiver europei su dieci si fanno carico da soli della maggior parte dell’assistenza. Nonostante il peso di questa responsabilità, l’84% considera il proprio impegno una scelta consapevole e nove su dieci ne sono orgogliosi. Questo sentimento è particolarmente forte in Italia, dove la percentuale sale al 93%. Si tratta di un dato significativo che testimonia come, al di là delle difficoltà, molte persone vivano l’assistenza ai propri cari come un atto naturale di solidarietà familiare.
Dietro ogni statistica c’è spesso una storia di legame familiare e dedizione spesso silenziosa.
Il contesto italiano
La situazione italiana si inserisce in un quadro demografico che rende il tema ancora più urgente. Secondo il Rapporto annuale Istat 2025, l’Italia è tra i Paesi più anziani al mondo con oltre 14,5 milioni di over 65, pari al 24,7% della popolazione. Federico Guidoni, presidente e amministratore delegato di Korian Italia, ha evidenziato come le società europee stiano invecchiando e l’Italia non faccia eccezione. In questo contesto, il caregiving diventa un tema centrale per moltissime famiglie che, con impegno e cura, sostengono quotidianamente i propri cari.
La crescita del fenomeno rende necessario che il sistema Paese ponga maggiore attenzione al ruolo dei caregiver e sviluppi misure d’aiuto efficaci. Attualmente, la maggior parte del peso dell’assistenza ricade sulle famiglie, con conseguenze significative sulla vita lavorativa, personale ed economica di chi assiste.
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