Un’indagine Ipsos svela come i senior “pianificatori digitali” stiano ridisegnando il mercato dell’usato dell’auto, insieme ad altri quattro profili di acquirenti. I numeri confermano un settore in continua espansione, con oltre 5,4 milioni di passaggi di proprietà nel 2024.
Seconda mano? Si, grazie
Il mercato dell’auto usata non è più solo una questione economica: è diventato specchio fedele della società italiana, delle sue priorità e del modo in cui interpreta la mobilità moderna.
Una ricerca condotta da Ipsos per Subito Motori ha delineato cinque identikit distinti degli acquirenti di auto di seconda mano, confermando come questo segmento rappresenti ormai un pilastro fondamentale del settore automotive nazionale.
Un investimento che vale metà stipendio per tutti
I dati raccolti rivelano un aspetto sorprendente: indipendentemente dal profilo, chi acquista un’auto usata destina mediamente tra il 40 e il 50% del proprio reddito annuale lordo all’acquisto. “Per gli italiani l’auto usata non è una spesa qualsiasi, ma un vero e proprio investimento”, spiega Andrea Volontè, sales director di Subito. Un impegno economico significativo che cambia nelle cifre e nei tempi in base al reddito disponibile, alle esigenze quotidiane e al ruolo che l’automobile ricopre nella vita di ciascuno. E le cifre del mercato confermano questa tendenza.
Nel 2024 si sono registrati 5.410.612 passaggi di proprietà, con una crescita del 7,4%, mentre il valore generato dal settore ha raggiunto i 10,8 miliardi di euro, pari al 40% dell’intero comparto dell’usato. Dando un’altra occhiata ai numeri il quadro diventa ancora più chiaro. Un’auto venduta ogni tre minuti, oltre 300 milioni di visite e 700 milioni di ricerche online, con una crescita anno su anno del 5,6%.
I “pianificatori digitali”: quando l’esperienza incontra la tecnologia
Il 21% degli acquirenti appartiene alla categoria dei “pianificatori digitali”, prevalentemente over 50 che hanno trasformato l’approccio all’acquisto di auto usate. Questi consumatori affrontano la decisione con metodo scientifico: si collegano alle piattaforme digitali, sfruttano filtri avanzati e strumenti tecnologici per personalizzare la ricerca e raccogliere informazioni dettagliate. L’obiettivo è sempre lo stesso: prendere decisioni consapevoli, orientate verso efficienza, praticità e valore nel lungo periodo.
Vivono principalmente in città medio-piccole, spesso in famiglie unipersonali, e preferiscono acquistare da privato con un budget medio di circa 13.000 euro. La loro strategia temporale è diversa rispetto ad altri segmenti: cambiano auto meno frequentemente, ogni 7-10 anni, spinti dalla necessità di ridurre i costi e rendere la mobilità più efficiente. Oltre la metà guida quotidianamente per esigenze personali, privilegiando soluzioni funzionali e sicure senza eccessive pretese in termini di performance. Si informano attraverso radio e podcast (52% degli intervistati) e amano leggere riviste specializzate (45%), coltivando passioni che spaziano dalle automobili al buon cibo, fino alla tecnologia.
L’altra faccia del mercato
All’estremo opposto si trovano gli “Appassionati al Volante”, che rappresentano il 22% del campione. Prevalentemente giovani tra i 25 e i 34 anni e di sesso maschile, vivono nelle grandi città e utilizzano l’auto quotidianamente per motivi di lavoro. Per loro il veicolo non è semplice trasporto, ma componente essenziale dello stile di vita, status symbol e passione autentica.
Sono disposti a investire di più per distinguersi, destinando mediamente 19.000 euro all’acquisto di berlina compatta, coupé, suv o “tre volumi”. Cambiano veicolo frequentemente, ogni 2-5 anni, privilegiando brand, design e tipologia di livello superiore. Questi utenti visitano i marketplace automobilistici ogni giorno, seguono gli influencer su TikTok (23% del campione) e preferiscono concludere l’acquisto presso concessionari per assicurarsi veicoli premium.
I “Custodi della famiglia”, poi, rappresentano un altro 19% del mercato. Per loro l’automobile deve essere soprattutto sicura, spaziosa e affidabile. Il 40% dichiara di avere come priorità assoluta la soddisfazione delle esigenze familiari. Guidano quotidianamente per portare i figli a scuola e occuparsi della spesa, cercando veicoli che permettano di viaggiare in sicurezza (53% del segmento) e diminuire lo stress della guida (oltre 1 su 3). Spendono tra i 10 e i 15.000 euro per suv compatti e monovolume, cambiando auto ogni 7-10 anni in concomitanza con i cambiamenti familiari.
Green e sicurezza, i nuovi trend dell’usato
Gli “Esploratori green” costituiscono il 19% degli acquirenti: consumatori giovani (25-34 anni) e urbani, attenti alla sostenibilità e caratterizzati da uno stile di vita moderno e flessibile. Tecnologici e socialmente connessi, si informano online quotidianamente e nelle community digitali, dando valore sia alle prestazioni che alle caratteristiche ambientali del veicolo. Sono disposti a spendere di più per un’auto eco-friendly, forse anche per rispettare le normative più stringenti che alcune città metropolitane stanno adottando. Cambiano auto ogni 2-5 anni, con preferenza per le station wagon.
Infine, i “Pragmatici della sicurezza” (19% del campione) incarnano il profilo più razionale e concreto, con prevalenza femminile. Cercano auto sicure, affidabili e convenienti, con forte orientamento verso trasparenza, assistenza e servizio clienti. Il 55% ritiene importante sentirsi al sicuro nell’abitacolo e oltre un terzo attribuisce maggiore importanza all’assistenza post-vendita. Investono fino a 10.000 euro in citycar e utilitarie pratiche, sostituendo l’auto ogni 8-10 anni, principalmente quando le spese di manutenzione superano i benefici.
Il mercato dell’usato si conferma in salute anche nei primi mesi del 2025: 1,9 auto usate acquistate per ogni auto nuova, con un aumento dei trasferimenti di proprietà del 2,7% nei primi quattro mesi. Un trend che racconta come gli italiani abbiano ormai rivalutato completamente il concetto di mobilità di seconda mano, trasformandolo da scelta di ripiego a strategia consapevole e sostenibile.
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