Un percorso ad anello senza barriere per stimolare i sensi di anziani e disabili. Il progetto nato dalla collaborazione tra Asst Rhodense, Comune e associazioni locali apre nuove prospettive per l’assistenza territoriale.
Un’oasi terapeutica nel cuore della Lombardia
A Bollate, alle porte di Milano, ha aperto i battenti una struttura innovativa che rappresenta un modello pionieristico nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria. Il primo giardino sensoriale della zona, inaugurato presso il Centro Diurno Integrato Il Mandorlo, trasforma il concetto tradizionale di riabilitazione attraverso il contatto diretto con la natura.
L’area, progettata all’interno del Pot (Punto prelievi e terapia ospedaliera nrd) di via Piave, offre un percorso ad anello completamente accessibile, dove corrimano strategicamente posizionati accompagnano gli ospiti in un viaggio multisensoriale tra piante aromatiche, colori vivaci e profumi naturali.
Il direttore generale dell’Asst Rhodense, Marco Bosio, ha evidenziato come questa realizzazione vada oltre il semplice abbellimento degli spazi. La struttura stimola le funzioni cognitive e motorie, riducendo comportamenti aggressivi e agitazione, disturbi frequenti tra gli anziani con demenza.
I lavori, completati prima dell’estate, hanno già permesso agli ospiti di sperimentare i benefici terapeutici di questo ambiente protetto, dove ogni elemento è studiato per favorire rilassamento e recupero delle capacità residue.
Quando il verde diventa medicina
I giardini sensoriali rappresentano un approccio terapeutico consolidato da quasi mezzo secolo nei paesi anglosassoni, dove ricerche condotte in Canada, Stati Uniti ed Europa del Nord hanno dimostrato l’efficacia del contatto con la natura nel trattamento di demenze senili e Alzheimer. Questi spazi verdi funzionano come veri e propri “ambienti protesici”, compensando i deficit cognitivi e funzionali attraverso stimolazioni sensoriali mirate.
La stimolazione della percezione sensoriale favorisce la riabilitazione fisica, motoria e manuale, mentre aiuta a ridurre il disorientamento temporale e spaziale caratteristico delle demenze.
Gli esperti sottolineano come questi ambienti contrastino efficacemente irrequietezza, irritabilità e aggressività, problemi comportamentali che rendono particolarmente complessa la gestione domiciliare dei pazienti fragili. Inoltre, l’attivazione delle capacità mnestiche attraverso odori, colori e texture familiari rappresenta un ponte prezioso verso il recupero di ricordi a lungo termine.
Gli esempi virtuosi dal territorio
Il panorama italiano si sta arricchendo di realtà innovative nel campo dell’ortoterapia e dei giardini curativi.
Roma, ad esempio, ospita il primo giardino multisensoriale d’Italia nel Parco delle Rupicole a Torre Maura; uno spazio di 3.700 metri quadrati dedicato a non vedenti, disabili di ogni età e anziani. Progetti simili accolgono non solo persone con disabilità e anziani, ma anche bambini, famiglie e scolaresche, dimostrando la versatilità di questi spazi nel promuovere benessere fisico e psicologico. Prevalentemente realizzati in ospedali, case di cura e strutture sanitarie, i giardini terapeutici stanno trovando sempre maggiore applicazione grazie alla crescente consapevolezza del loro valore terapeutico.
La progettazione di questi spazi segue criteri scientifici rigorosi, basati sull’Evidence-Based Design, che garantisce l’efficacia delle attività terapeutiche previste.
Una rete di collaborazioni per il welfare territoriale
Il successo del giardino sensoriale bollatese nasce da una sinergia virtuosa tra pubblico e privato sociale. Il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo, ha sottolineato come la collaborazione tra Asst Rhodense, l’amministrazione comunale e le associazioni territoriali abbia permesso di trasformare un’idea innovativa in un servizio concreto per le famiglie.
Il Centro Diurno Integrato Il Mandorlo, inaugurato nel 2023, è diventato un tassello fondamentale nella rete di assistenza per anziani parzialmente autosufficienti che necessitano di supporto sanitario e sociale difficilmente gestibile a domicilio.
Il progetto di Bollate dimostra come l’investimento in strutture innovative possa generare un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone fragili e dei loro familiari.
Il giardino, infatti, rappresenta un supporto concreto per chi affronta quotidianamente le sfide legate alla gestione di patologie neurodegenerative, offrendo uno spazio sicuro dove natura e terapia si fondono in un approccio olistico al benessere.
© Riproduzione riservata