‘I farmaci non sono caramelle’.Al via un’iniziativa per sensibilizzare i cittadini sui rischi nascosti dei medicinali senza ricetta
L’automedicazione rappresenta una pratica sempre più diffusa. Antidolorifici, spray nasali, sciroppi per la tosse: questi prodotti riempiono gli scaffali di farmacie e supermercati, accessibili a chiunque senza bisogno di prescrizione medica. Eppure, dietro questa apparente semplicità d’uso si nascondono insidie a volte sottovalutate. Per questo l’Agenzia Italiana del Farmaco ha annunciato la partecipazione a una campagna di comunicazione che coinvolge tutta Europa. L’iniziativa, battezzata ‘I farmaci non sono caramelle’, nasce dalla necessità di educare i cittadini a un approccio più consapevole verso i farmaci da banco.
I rischi dell’automedicazione inconsapevole
Anche se progettati per trattare disturbi lievi e transitori, questi medicinali mantengono comunque un profilo di rischio. L’uso improprio può scatenare reazioni avverse inaspettate o, nei casi più gravi, sviluppare forme di dipendenza. Robert Nisticò, presidente dell’Aifa, ha voluto sottolineare proprio questo aspetto. “Si tratta comunque – ha detto – di medicinali con un rapporto beneficio-rischio, così come i farmaci con obbligo di prescrizione medica”. Le sue parole sono rivolte a tutti che tendono a minimizzare l’importanza di una corretta informazione prima dell’assunzione. Il problema peraltro non riguarda solo l’Italia. L’uso dei farmaci da banco rappresenta, infatti, un fenomeno trasversale che supera i confini nazionali, richiedendo una risposta coordinata a livello europeo. Da qui la decisione di creare una campagna uniforme, capace di veicolare gli stessi messaggi di sicurezza in tutti i Paesi membri.
La strada verso un consumo responsabile
La campagna europea si concentra su tre indicatori fondamentali che ogni consumatore dovrebbe rispettare. Il primo riguarda la lettura attenta del foglio illustrativo, documento spesso trascurato ma ricco di informazioni vitali per un uso sicuro del medicinale. Le indicazioni contenute non sono, va ricordato, suggerimenti opzionali, ma vere e proprie istruzioni per evitare complicazioni. Il secondo pilastro tocca il rispetto dei dosaggi e dei tempi di assunzione. Superare le dosi consigliate o prolungare il trattamento oltre i termini indicati può trasformare un rimedio in un problema. La tentazione di aumentare la dose per guarire prima o di continuare l’assunzione ‘per sicurezza’ rappresenta uno degli errori più comuni. Il terzo elemento riguarda il ricorso tempestivo al parere medico. Quando i sintomi persistono oltre il periodo previsto o si manifestano effetti indesiderati, è fondamentale abbandonare l’approccio fai-da-te e consultare un professionista sanitario.
L’importanza della comunicazione digitale
‘I farmaci non sono caramelle’ segna un momento importante per la cooperazione sanitaria europea. Si tratta infatti della prima campagna congiunta promossa dall’Heads of Medicines Agencies, la rete che riunisce i vertici delle agenzie regolatorie nazionali. Questa collaborazione rappresenta il riconoscimento che certe sfide sanitarie richiedono risposte coordinate, superando le logiche puramente nazionali. Il coinvolgimento dell’Agenzia Europea per i Medicinali e della Commissione Europea garantisce uniformità nel messaggio e massimizza l’impatto della comunicazione. L’obiettivo è far arrivare a ogni cittadino europeo gli strumenti necessari per trasformare l’automedicazione da rischio potenziale a pratica sicura ed efficace. Per questo la diffusione del messaggio avviene attraverso i canali social delle agenzie nazionali.
Verso una nuova cultura della salute
La campagna sui farmaci da banco costituisce il primo passo verso un cambio di paradigma culturale che richiede tempo e costanza per essere completato. L’obiettivo finale è creare una generazione di consumatori consapevoli, capaci di distinguere tra facilità d’accesso e sicurezza d’uso. Il messaggio, infatti, vuole essere un invito alla responsabilità collettiva. L’Europa ha scelto di investire nella prevenzione attraverso l’educazione, riconoscendo che la vera sicurezza sanitaria si costruisce sulla consapevolezza individuale. I farmaci da banco continueranno a essere strumenti preziosi per la gestione autonoma della salute. Ma solo se utilizzati con la stessa attenzione riservata a qualsiasi altro medicinale. La differenza tra un farmaco e una caramella non sta nell’accessibilità, ma nella responsabilità con cui viene consumato.
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