La Spagna punta sui lavoratori over con tariffe zero per autonomi e percorsi di riqualificazione
La Comunità di Madrid ha deciso di investire nel rilancio dell’occupazione senior, presentando un piano strategico che destina 135 milioni di euro entro il 2027. Un’iniezione di denaro destinata a favorire il reinserimento lavorativo degli over 45. L’iniziativa, annunciata dalla presidente Isabel Díaz Ayuso durante il dibattito sullo Stato della Regione, si articola in due pilastri fondamentali. L’estensione della tariffa zero per gli imprenditori senior e un programma di riattivazione professionale di tre mesi.
Per gli over 52 un sostegno all’autoimprenditorialità
Il primo intervento riguarda l’ampliamento della cosiddetta “tarifa zero” per gli imprenditori che superano i 52 anni d’età. La misura consentirà ai nuovi lavoratori autonomi di quella fascia anagrafica di ricevere un contributo mensile di 480 euro dalla Regione, a patto che il loro reddito non superi il 75% del salario minimo interprofessionale. Questo sostegno si aggiunge all’attuale sistema di agevolazioni già in vigore. La Comunità di Madrid copre infatti integralmente i contributi previdenziali dei nuovi autonomi durante i primi dodici mesi di attività, con possibilità di proroga per un ulteriore anno in circostanze specifiche. L’obiettivo è quello di incoraggiare l’imprenditorialità tra i lavoratori più esperti, aiutandoli a rendersi indipendenti e a generare nuove opportunità di business.
Il programma contro la disoccupazione degli over 45
Il secondo pilastro della strategia madrilena è “Reactívate90” e rappresenta una risposta mirata alla disoccupazione di lunga durata che colpisce particolarmente i lavoratori over 45. Il programma è pensato per coloro che hanno sviluppato la propria carriera in un unico settore e si trovano scollegati dalle nuove esigenze del mercato del lavoro. Il percorso di riqualificazione dura tre mesi e prevede un approccio intensivo e personalizzato che combina formazione tecnica, rafforzamento delle competenze trasversali e supporto psicologico. Ogni partecipante inizia il programma con un colloquio approfondito condotto da un consulente specializzato, che analizza punti di forza e debolezze del profilo professionale, identificando le opportunità lavorative più adatte alle caratteristiche individuali.
Corsi sui nuovi strumenti digitali
Successivamente, i partecipanti vengono indirizzati verso corsi intensivi su misura, calibrati sulle specifiche esigenze rilevate durante la fase di assessment iniziale. In alternativa, ricevono istruzioni dettagliate su come certificare le competenze già possedute ma non formalmente riconosciute. Il programma include anche un modulo dedicato al potenziamento delle competenze digitali, sempre più richieste nel mercato del lavoro attuale, insieme a sessioni di formazione su comunicazione e lavoro di squadra.
Strumenti pratici per migliorare l’occupabilità
Una componente essenziale del programma Reactívate90 riguarda la formazione su strumenti pratici destinati a migliorare concretamente l’occupabilità dei partecipanti. Questo include tecniche di ricerca attiva del lavoro, preparazione specifica per i colloqui di selezione e simulazioni pratiche di colloquio che permettono di acquisire maggiore sicurezza e competenze comunicative. Il programma si conclude con una fase dedicata al networking professionale, durante la quale i partecipanti vengono messi in contatto con aziende e settori che presentano posizioni aperte compatibili con i loro profili.
Investire nel capitale umano maturo
L’iniziativa madrilena si inserisce nel più ampio Piano per l’occupazione degli anziani, una strategia complessiva che mira a incentivare l’assunzione di persone con più di 45 anni attraverso un approccio multidimensionale. L’investimento complessivo di 135 milioni di euro fino al 2027 testimonia la volontà politica di affrontare in modo strutturale una delle sfide più complesse del mercato del lavoro contemporaneo. La disoccupazione senior rappresenta infatti un fenomeno caratterizzato da tempi di ricerca del lavoro più lunghi e maggiori difficoltà di reinserimento rispetto ad altre fasce d’età. I lavoratori maturi spesso possiedono competenze ed esperienza significative, ma possono trovarsi in difficoltà nell’adeguarsi ai nuovi paradigmi tecnologici e organizzativi che caratterizzano il mondo del lavoro attuale.
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