Un’impresa tutta italiana sull’erba sacra di Wimbledon. Jannik Sinner batte Carlos Alcaraz in una finale epica e iscrive il suo nome nell’albo d’oro, realizzando un sogno atteso 138 edizioni.
Una data storica per il tennis italiano
Il tennis italiano ha una nuova data scolpita nella sua storia. Domenica 13 luglio 2025, sul Centre Court di Wimbledon, Jannik Sinner ha compiuto l’impresa, conquistando il titolo del singolare maschile.
Battere in finale Carlos Alcaraz con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4 è stata la consacrazione per numero uno del ranking ATP. Il risultato lo proietta in una dimensione leggendaria, rendendolo il primo italiano nella storia a sollevare l’ambita coppa sull’erba londinese, dopo ben 138 edizioni del torneo. Un traguardo che premia un talento cristallino, una dedizione esemplare e una maturità sorprendente per i suoi giovani ventitré anni.
Il lungo percorso sul prato di Wimbledon
La cavalcata di Sinner sull’erba dell’All England Club è stata un crescendo di fiducia e determinazione, culminata in una finale al cardiopalma durata oltre tre ore.
Attraverso incontri sempre più impegnativi, il numero uno del mondo ha mostrato un adattamento superbo alla superficie, migliorando costantemente il suo gioco e la sua efficacia al servizio, un fattore cruciale sull’erba. Dopo aver superato brillantemente i primi turni, ha affrontato sfide di alto livello, dimostrando nervi saldi nei momenti decisivi. In particolare, la vittoria nei quarti di finale contro Ben Shelton è stata una dimostrazione di forza, che gli ha aperto la strada verso l’atto conclusivo contro il rivale più agguerrito.
La finale stessa è iniziata in salita, con la perdita del primo set per 4-6, un segnale che Alcaraz, campione in carica e detentore di una striscia vincente di 20 partite consecutive sull’erba di Wimbledon, non intendeva cedere il suo scettro facilmente. Eppure, Sinner ha saputo reagire con freddezza, trovando il ritmo giusto e imponendo il suo gioco nei set successivi. Il secondo, terzo e quarto parziale lo hanno visto prevalere con un triplice 6-4, dimostrando una notevole superiorità tattica e mentale.
Il ritorno del “Re Slam”
La vittoria a Wimbledon di Jannik Sinner si inserisce in un percorso di crescita sempre crescente, che lo ha portato ai vertici del tennis mondiale. Questo titolo è il suo quarto trionfo in un torneo del Grande Slam, un risultato senza precedenti per un tennista italiano in singolare maschile.
In precedenza, Sinner aveva già conquistato per ben due volte l’Australian Open (nel 2024 e nel 2025) e lo US Open (nel 2024). Diventa così il primo italiano a vincere titoli Major su superfici diverse.
>Con venti titoli complessivi vinti nel circuito ATP, inclusi Masters 1000 e ATP Finals, Sinner conferma la sua posizione di numero uno del mondo, consolidata ulteriormente da questo successo storico. Questa finale, inoltre, è stata la prima a Wimbledon dal 1973 a vedere opposti il giocatore numero 1 e il numero 2 del ranking ATP, aggiungendo un ulteriore tassello di prestigio all’impresa dell’azzurro.
La rivincita dopo Parigi
La sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è ormai una delle rivalità più affascinanti del tennis contemporaneo. A poco più di un mese dalla finale del Roland Garros, vinta dallo spagnolo al quinto set (2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3), il destino li ha posti di nuovo l’uno di fronte all’altro, questa volta sul palcoscenico più prestigioso.
La posta in gioco era altissima, ma l’altoatesino è sceso in campo con la giusta concentrazione, determinato a riscattare quella sconfitta parigina. La partita di Wimbledon ha avuto un andamento diverso, con Sinner capace di imporre il proprio gioco dopo un primo set di assestamento. La solidità al servizio e la gestione dei momenti chiave, come le due palle break annullate nel penultimo game del quarto set, hanno fatto la differenza. Alcaraz stesso, nonostante la comprensibile delusione, ha mostrato grande sportività, riconoscendo i meriti dell’avversario. E sottolineando la bella rivalità e l’amicizia che li lega fuori dal campo.
Per lo spagnolo si tratta della terza sconfitta complessiva a Wimbledon, due delle quali inflitte proprio da Sinner.
Sinner più forte del dolore
La vittoria di Sinner assume un valore ancora maggiore se si considera che il tennista italiano ha affrontato parte del torneo, inclusa la finale, con un problema al gomito destro. L’inconveniente si è manifestato in seguito a una caduta durante il match di ottavi di finale contro Grigor Dimitrov. L’episodio aveva destato preoccupazione, portando all’annullamento di un allenamento e alla necessità di accertamenti medici.
>Nonostante il dolore e una ridotta velocità nel colpo di dritto, come ammesso anche dal suo coach Darren Cahill, Sinner ha dimostrato una notevole resilienza fisica e mentale. Ha giocato indossando un manicotto protettivo, definito dai medici come un’ortesi elastica utile a fornire supporto, migliorare la propriocezione e gestire il carico sull’articolazione.
Affrontare e superare un torneo di questa intensità, nonostante una condizione fisica non ottimale, evidenzia la tempra del campione e la sua capacità di lottare anche quando il corpo lancia segnali di allarme. A sottolineare, ancora una volta, una maturazione del tennista non solo tecnica e tattica, ma anche nella gestione degli imprevisti e delle difficoltà.
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