Un importante pacchetto di misure approvato in Commissione Bilancio destina risorse significative in Friuli Venezia Giulia verso un welfare più vicino al cittadino. Con fondi per nuove forme abitative per la terza età, sostegno alla disabilità e incentivi per il personale sanitario.
Nuove risorse per FVG
La regione Friuli Venezia Giulia segna un passo in avanti nell’evoluzione del suo sistema di welfare. Un cospicuo pacchetto di risorse, ammontante complessivamente a 65 milioni di euro, trova spazio nell’assestamento di bilancio approvato in III Commissione consiliare.
L’attenzione si concentra in modo particolare sul comparto della Salute e delle Politiche sociali: ciò dimostra una volontà chiara di rafforzare l’assistenza territoriale e il sostegno diretto alle comunità regionali. La discussione in Commissione, pur evidenziando riserve da parte delle opposizioni, ha riconosciuto il merito di un approccio che supera il tradizionale modello “ospedale-centrico”.
Un modello abitativo innovativo per la terza età
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla manovra riguarda un nuovo modello abitativo pensato appositamente per persone anziane e con disabilità lievemente non autosufficienti. Grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro, la Regione intende dare il via libera alle “residenze comuni”, pilastro del progetto denominato “Abitare Possibile”.
L’obiettivo è creare un’alternativa concreta alle case di riposo tradizionali. Queste ultime, infatti, si trovano spesso sotto pressione. Circa un terzo dei posti letto occupati da individui che potrebbero beneficiare maggiormente di soluzioni abitative a minore intensità assistenziale. Le nuove risorse verranno equamente ripartite: metà andrà a supporto dei Comuni, l’altra metà sarà destinata agli enti del Terzo settore che proporranno progetti in tal senso.
Questo si inserisce in un contesto nazionale ed europeo che vede crescere l’interesse verso il “senior cohousing” e gli “alloggi assistiti”, formule abitative che promuovono l’autonomia e la socialità degli anziani. Il Friuli Venezia Giulia, d’altronde, presenta da tempo un’incidenza di popolazione anziana significativa (oltre il 26% ha superato i 65 anni, con un indice di vecchiaia superiore alla media italiana) e una speranza di vita elevata, rendendo le politiche per l’invecchiamento attivo e le soluzioni abitative adeguate sempre più cruciali.
Le cifre della solidarietà
Il corposo investimento nel settore sociale si traduce in risorse mirate su diverse aree di intervento. Per il Fondo sociosanitario destinato alla disabilità vengono stanziati 4 milioni di euro. Il Fondo sociale per la disabilità riceve un impulso di 3,5 milioni. Si aggiungono 2,7 milioni di euro per il Fondo autonomia possibile. Il Fondo sociale regionale, specificamente dedicato al servizio socio-assistenziale, vedrà un finanziamento di 2 milioni.
Parallelamente, per favorire l’inserimento lavorativo, la Regione investirà mezzo milione di euro in borse lavoro. Ulteriori 200 mila euro sono previsti per finanziare progetti focalizzati sull’invecchiamento attivo della popolazione. Inoltre, un milione di euro è riservato a specifici bandi che le Aziende sanitarie attiveranno per fornire un supporto concreto alle persone considerate più fragili all’interno delle Case della comunità.
Sostegno alle strutture e agli operatori del sociale
Riconoscendo le difficoltà economiche che alcune strutture stanno affrontando, in particolare a causa dell’aumento dei tassi d’interesse, la manovra prevede un intervento diretto a supporto delle case di riposo. Ben 4,5 milioni di euro sono destinati all’abbattimento degli oneri derivanti dai mutui contratti da una ventina di queste strutture. Un altro stanziamento significativo, pari a 7,5 milioni di euro, è rivolto alle cooperative sociali che operano nel mondo della disabilità. Questi fondi permetteranno l’aggiornamento dei contratti degli operatori, un passo importante per valorizzare il personale che lavora a contatto quotidiano con persone con esigenze specifiche.
Gli incentivi contro la carenza di personale infermieristico
Il Friuli Venezia Giulia, nonostante abbia una media di infermieri per abitante leggermente superiore alla media italiana, sconta comunque un significativo fabbisogno. Di fronte a questa situazione, la manovra introduce misure concrete.
Una delle proposte più dibattute riguarda un premio di merito per gli studenti del corso di laurea in Infermieristica: 3.300 euro all’anno, con l’impegno per lo studente a partecipare ai concorsi indetti dal sistema sanitario regionale nei tre anni successivi al conseguimento della laurea. Per questa misura saranno previsti 3 milioni di euro.
Per cercare di attrarre professionisti anche da fuori regione, si prevede uno stanziamento ulteriore di 3 milioni di euro, che le tre Aziende sanitarie del territorio utilizzeranno per offrire alloggi nelle foresterie al personale sanitario in arrivo.
Ricerca, oncologia e digitalizzazione
Il piano di investimenti della Regione guarda anche al futuro del sistema sanitario attraverso risorse dedicate a ricerca, innovazione e digitalizzazione. Due milioni e 300 mila euro saranno assegnati ad Asugi (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina) per finanziare la progettazione e lo studio di fattibilità del futuro campus universitario, un progetto che si svilupperà in collaborazione con l’Università di Trieste.
>Un’ulteriore cifra, pari a quasi un milione di euro, è destinata a progetti innovativi che vedono la sinergia tra le Università di Udine e Trieste e la Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), con un focus particolare sui campi della robotica, dell’intelligenza artificiale e dell’automazione applicata al settore sanitario. Sul fronte delle cure oncologiche, la manovra prevede 1,5 milioni di euro.
Questi fondi verranno impiegati per l’acquisto di farmaci innovativi specifici per i pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche standard garantite dal servizio sanitario, un intervento sostenuto dal Molecular Tumor Board regionale (organizzazione regionale che si occupa di oncologia di precisione ndr.). Infine, un investimento di 2,7 milioni di euro mira a potenziare la digitalizzazione del sistema e l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico, uno strumento sempre più centrale per la gestione della salute dei cittadini.
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