Il nuovo rapporto Ecomafia di Legambiente evidenzia un aumento allarmante degli illeciti ambientali e dei casi di corruzione negli appalti “green”, confermando un giro d’affari criminale miliardario in Italia.
I numero del rapporto Ecomafia di Legambiente
Il 2024 ha segnato un incremento preoccupante dell’illegalità ambientale in Italia. I reati accertati hanno raggiunto quota 40.590, registrando un aumento del 14,4% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una media di oltre 111 illeciti al giorno. Le persone denunciate sono state più di 37.000, in crescita del 7,8%.
Particolarmente allarmante è il fenomeno della corruzione negli appalti ambientali: tra maggio 2024 e aprile 2025 sono state censite 88 inchieste (+17,3%), con 865 persone denunciate (+72,4%). Il giro d’affari delle ecomafie ha toccato i 9,3 miliardi di euro nel 2024, mezzo miliardo in più rispetto al 2023. Sono questi i dati che emergono dal rapporto “Ecomafia 2025” di Legambiente, dedicato quest’anno a Natale De Grazia, Capitano di Fregata scomparso nel 1995 mentre indagava su presunti traffici illeciti di rifiuti via mare.
Cemento e rifiuti, le filiere nel mirino delle ecomafie
Le attività criminali mostrano una netta preferenza per alcuni settori economici. In testa si conferma la filiera del cemento, con oltre 13.000 casi nel 2024 (+4,7%), pari al 33,6% del totale dei reati ambientali. Seguono i reati legati al ciclo illegale dei rifiuti, cresciuti del 19,9% e arrivati a 11.166 casi. I crimini contro gli animali sono stati 7.222, in aumento del 9,7%, mentre i reati contro il patrimonio culturale hanno registrato un incremento del 23,4%. Anche il settore agroalimentare si mostra vulnerabile, con più illeciti a fronte di un lieve calo dei controlli.
Crescono i delitti ambientali nel Codice penale
Aumentano anche i delitti previsti dal Titolo VI-bis del Codice penale, introdotto con la legge 68 del 2015. Nel 2024 i delitti contestati sono stati complessivamente 971, con un balzo del 61,3%. L’inquinamento ambientale, con 299 casi, resta il reato più frequente. Le persone denunciate per questi crimini gravi sono cresciute del 18,9%.
Secondo Legambiente, questi numeri confermano la centralità della legge 68, che ha festeggiato il decennale a maggio 2025. Per rafforzare ulteriormente la lotta alla criminalità ambientale, il presidente Stefano Ciafani ha evidenziato l’urgenza di recepire la direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente, adottata nell’aprile 2024.
Il Sud resta epicentro dell’illegalità ambientale
La mappa dei reati ambientali nel 2024 mostra che il 42,6% degli illeciti si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La Campania guida la classifica con 6.104 reati, pari al 15% del totale. Segue la Puglia con 4.146 reati (10,2%), che supera la Sicilia (9,4%), mentre la Calabria si colloca al quarto posto con incrementi significativi.
Tra le regioni del Centro-Nord, il Lazio è quinto con un aumento dei reati del 20,6%. La Lombardia è ottava e prima tra le regioni settentrionali, con una crescita del 17,7%. A livello provinciale Napoli è in testa con oltre 2.000 reati. Questa forte concentrazione nel Mezzogiorno non esclude comunque una diffusione del fenomeno in tutto il paese.
In più, secondo il Rapporto, la corruzione negli appalti ambientali rappresenta un nodo critico. Quasi la metà delle inchieste (46,6%) riguarda le quattro regioni meridionali. La Campania è prima con 17 indagini, seguita da Lombardia (16) e Puglia (10). Si tratta di corruzione legata a opere pubbliche, gestione di rifiuti e depurazione, oltre che al rilascio di autorizzazioni ambientali. Una distorsione che danneggia il mercato e frena la sostenibilità.
Un impegno collettivo contro le ecomafie
I numeri del Rapporto Ecomafia 2025 raccontano una crescente aggressione criminale all’ambiente e all’economia legale. E la situazione fotografata non è certo delle migliori. Per questo, sarà fondamentale rafforzare i controlli, aumentare la trasparenza e promuovere una maggiore consapevolezza civica: contrastare le ecomafie significa difendere l’ambiente, la salute e la legalità.
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