Da luglio in Italia imbarchi più veloci: a bordo senza mostrare i documenti al gate. Ecco cosa sapere per evitare sorprese
Da qualche giorno in Italia si vola in modo diverso. Senza annunci ufficiali né comunicati stampa, è entrata in vigore una nuova disposizione che cambia la routine di milioni di viaggiatori: per imbarcarsi su un volo nazionale o diretto in uno dei Paesi dell’area Schengen, non è più obbligatorio mostrare un documento di identità al gate. Basta mostrare il QR code della carta d’imbarco. Il controllo resta invece obbligatorio per i voli a rischio di immigrazione irregolare. A introdurre questa novità è l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, per rendere più snella e veloce l’esperienza in aeroporto. Soprattutto in vista dell’aumento dei passeggeri previsto per l’estate.
Viaggi più rapidi
Il cambiamento è già operativo in tutti gli scali italiani. Si accede al gate, si scansiona il biglietto elettronico, e si sale sull’aereo. «Ci si imbarcherà più velocemente», ha spiegato Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea è quella di rendere l’aeroporto simile a una stazione ferroviaria, dove non si è tenuti a presentare un documento se non richiesto. Ma attenzione: non è un ‘liberi tutti’. I documenti – carta d’identità o passaporto – devono essere sempre con sé. Se si viene fermati per un controllo a campione e non si è in grado di esibirli, non si parte.
Aeroporto area sicura
Il nuovo sistema non intacca i protocolli di sicurezza, che rimangono invariati. I passeggeri devono comunque superare i metal detector, i controlli sui bagagli e rispettare le norme relative agli oggetti vietati a bordo. Il cambiamento riguarda solo l’identificazione formale al momento dell’imbarco. E per chi teme falle nel sistema, Di Palma rassicura: «Grazie a controlli d’accesso, telecamere, filtri biometrici e tracciatura dei dispositivi, nessuno può salire su un aereo senza lasciare una traccia». Il controllo non è più oggi affidato a un gesto visibile, ma a una rete di sicurezza digitale continua e invisibile. E le sanzioni, assicura Di Palma, sono severissime.
I controlli a campione e le regole all’estero
La presentazione dei documenti d’identità non sparisce del tutto. Resta obbligatoria nei casi in cui le forze dell’ordine effettuano verifiche a campione. Inoltre, chi vola verso l’estero deve tener conto delle norme del Paese di destinazione. In Francia, ad esempio, è ancora richiesto il documento al gate. In Germania, invece, è da tempo abolito per i voli interni. In caso di scalo in aeroporti con regole differenti – come Francoforte o Madrid – la carta d’identità va comunque conservata, anche se non necessaria nella prima tratta.
Quando la carta d’imbarco non basta: occhio alle eccezioni
La modifica è legata ad una riscrittura del programma nazionale per la sicurezza dell’aviazione civile. È qui, infatti, che si prevede la responsabilità del vettore aereo di verificare al gate, al momento dell’imbarco, la “concordanza tra il nominativo del passeggero riportato sulla carta d’imbarco con quello risultante da un documento di identità, previo riscontro visivo dell’identità del passeggero”. La novità permetterà di dimezzare i tempi di controllo dei documenti in aeroporto. Secondo le previsioni, infatti, circa 51 milioni di viaggiatori dovranno esibire la sola carta d’imbarco sul territorio italiano da oggi alla fine dell’anno, 92 milioni in tutto il 2026. Restano però i controlli dei documenti per chi va in un Paese extra Schengen. Inoltre, il Viminale ha richiesto alle compagnie di verificare i documenti per le tratte ‘sensibili’ per l’emigrazione irregolare: tra queste ci sarebbe la Francia.
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