Più della metà degli italiani percepisce l’eccesso di turismo come un problema crescente. Tra vantaggi e paure il giudizio è anche una questione d’età
L’overtourism riguarda sempre più da vicino l’Italia, senz’altro una delle mete più ambite da viaggiatori e vacanzieri. Tanto che il fenomeno è noto a oltre un italiano su 2 (il 52%) e percepito come un disagio crescente dal 56%. Sono alcuni dei dati della ricerca Ipsos sulla percezione degli italiani verso il turismo eccessivo, tra nuove opportunità e problemi in aumento. L’indagine ha riguardato mille italiani tra 16 e 74 anni, rivelando differenze di visione e pensiero correlate all’età.
Un potenziale economico
Il turismo è visto come un’opportunità economica per il paese da 6 italiani su 10, ma per un italiano su due anche la propria zona ne beneficia, opinione più diffusa tra i residenti del Sud Italia (58%). Minoritaria la quota di quanti intravedono nel turismo soprattutto disagi e problemi (circa un italiano su dieci). Il potenziale economico che il turismo rappresenta per l’Italia è percepito con più forza nelle grandi città (69%): Verona, Cagliari, Bari e Bologna in primis. Leggermente più cauti i residenti nelle altre grandi aree metropolitane come Milano, Torino, Napoli e Firenze. Sono i romani a collocarsi su posizioni meno entusiastiche (57% vs. 64%).
Overtourism e generazioni: gli over 50 più ottimisti, i giovani più critici
Gli over 50 vedono più delle altre generazioni il turismo come un’opportunità economica per il paese in generale e per la propria città. I più critici sono i giovani della Gen Z: per il 14% di loro si tratta di una fonte di disagi e problemi. Se si volge lo sguardo alla propria città, nelle principali aree metropolitane si rafforza la visione del turismo come un’opportunità economica. In particolare, il turismo locale è visto con maggior favore a Cagliari, Verona, Bologna e Bari; a Roma e Firenze, invece, i giudizi intermedi sono più elevati.
Rifiuti e sovraffollamento preoccupano gli over
Tra i vantaggi più riconosciuti al turismo figurano l’aumento delle entrate fiscali comunali, gli eventi/iniziative, la rivitalizzazione del territorio e gli investimenti per migliorare le infrastrutture. L’aumento dei rifiuti è invece il problema (legato al turismo) più sentito dagli italiani (soprattutto a Roma, 44%), seguito dal sovraffollamento dei luoghi pubblici. Temi che preoccupano maggiormente le generazioni più mature, mentre la perdita di autenticità dei centri storici e di identità culturale interessa i Millenial
Overturism in Italia: la conoscenza varia tra generazioni e città
Un italiano su due dichiara di essere a conoscenza del fenomeno dell’overtourism. I più informati sono a Firenze, i meno documentati sembrerebbero invece i cittadini napoletani. In generale, sono le generazioni più giovani ad avere una conoscenza più approfondita del fenomeno, soprattutto quelli nati nei primi anni Duemila. Tra i più maturi, invece, uno su tre ammette di non averne mai sentito parlare. Anche se afferma di conoscere gli effetti negativi collegati all’eccesso di presenze e di domanda. In primis per quanto riguarda i costi degli affetti delle località turistiche, sotto l’occhio del ciclone.
Key box addio
Gli italiani percepiscono gli affitti brevi più come un problema (35%) che come un vantaggio economico (19%), soprattutto a Verona, Firenze, Roma e Milano. La questione è stata affrontata dal governo lo scorso dicembre con il divieto dell’uso delle key box (cassette di sicurezza con codice, utilizzate per custodire le chiavi di un alloggio e permettere l’accesso autonomo agli ospiti) e il self check-in, per garantire maggiore sicurezza. Ad oggi un italiano su due è favorevole a questa misura, soprattutto nelle metropoli come Firenze, Verona, Napoli e Bari. Un parere diffuso soprattutto tra le generazioni più mature, in particolare a Firenze e Verona, dove 2 cittadini su 3 sono d’accordo. L’appoggio a normative più severe è diffuso in tutte le età, con maggiore consenso tra gli over 50.
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