Quasi un ultrasessantacinquenne su quattro pratica sport, ma la sedentarietà rimane alta, soprattutto tra donne, over 85 e al Sud
Praticare attività fisica dopo i 65 anni è fondamentale per mantenere salute e autonomia. Un assioma ormai noto, tanto che in Italia cresce il numero di anziani attivi, ma restano forti le differenze territoriali e sociali. Lo sostengono gli ultimi dati Istat, secondo cui il 23,3 % tra i 65-74enni pratica sport, una quota che sale al 36,2% tra coloro che si allenano con frequenza di tre o più volte a settimana. Tra gli over 75, sebbene la pratica sportiva si riduca all’8,1%, si registra un forte aumento rispetto al 1995, quando solo l’1,4% degli ultra-settantaquattrenni praticava sport. Questo trend di crescita nel tempo è particolarmente significativo: nel 1995 praticava sport solo il 5,3% dei 65-74enni, a testimonianza di un miglioramento nell’attenzione verso l’attività fisica anche in età avanzata.
Differenze territoriali e demografiche
Gli over 64 che praticano sport con frequenza di almeno tre volte a settimana rappresentano oltre un terzo degli sportivi in questa fascia d’età (36,2%), un dato che mostra come l’età non sia più un limite insormontabile alla regolarità dell’attività fisica. Inoltre, il 66,6% degli sportivi complessivi pratica sport durante tutto l’anno, con una percentuale leggermente più alta tra gli uomini (68,7%) rispetto alle donne (63,8%). Tuttavia la pratica sportiva mostra differenze geografiche: il Nord-est registra le quote più elevate di sportivi (43,9%), mentre le regioni meridionali e insulari hanno percentuali più basse (27,9%). La dimensione del comune influenza inoltre la pratica sportiva, con valori più alti nei centri urbani metropolitani (42,7%) rispetto ai piccoli comuni fino a 2.000 abitanti (29,7%).
Sedentarietà in aumento con l’avanzare dell’età
I dati dell’istituto di Statistica rispecchiano l’analisi condotta dall’ISS per il 2023-2024, per i quali solo il 42% degli over 65 raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica. Un dato, peraltro, in crescita rispetto al 35% registrato nel 2020-2021, ma insufficiente. Il 22% pratica qualche forma di movimento, mentre il 37% è completamente sedentario. La sedentarietà aumenta con l’età – arriva al 56% dopo gli 85 anni – ed è più frequente tra le donne (40% contro il 33% degli uomini), tra chi ha difficoltà economiche (46% rispetto al 31% di chi non ne ha) e tra chi ha un basso livello di istruzione (47% contro 33%). Anche vivere da soli incide: è sedentario il 42% di chi vive solo, contro il 35% di chi vive con altri. A livello geografico, il fenomeno è più marcato nel Mezzogiorno, dove i sedentari sono il 48%, a fronte del 32% nel Nord.
Troppi pochi medici consigliano agli over di praticare attività sportiva
Nonostante i noti benefici dell’esercizio fisico, resta ancora troppo bassa l’attenzione del personale sanitario nel promuovere l’attività motoria, anche tra le persone con problemi di salute. Solo 3 adulti su 10 riferiscono di aver ricevuto da un medico o operatore sanitario il consiglio di praticare regolare attività fisica. La percentuale sale leggermente al 37% tra le persone in sovrappeso e al 45% tra chi soffre di patologie croniche. Tra gli over 65, il quadro non è migliore: appena il 27% dichiara di aver ricevuto l’indicazione a muoversi nei 12 mesi precedenti l’intervista. Anche tra le persone con problemi di peso o condizioni croniche, i numeri restano bassi: solo il 28% dei sovrappeso, il 34% degli obesi e meno del 30% tra chi soffre di almeno una patologia tra quelle indagate da PASSI d’Argento afferma di aver ricevuto un simile consiglio.
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