Una frana di ghiaccio e roccia ha devastato il villaggio svizzero di Blatten, nel Canton Vallese. Il fiume Lonza è totalmente ostruito dai detriti, mentre le autorità monitorano il rischio di inondazioni.
Una catastrofe annunciata
Mercoledi 28 maggio, intorno alle 15:30, una porzione del ghiacciaio del Birch si è staccata dalla montagna, provocando una frana che ha seppellito gran parte del villaggio di Blatten, situato a 1.500 metri di altitudine nella Lötschental del Canton Vallese. La massa di detriti, composta da ghiaccio, terra e roccia, ha causato gravi danni agli edifici e alle infrastrutture, seppellendo circa il 90% dell’abitato.
Fortunatamente, il villaggio era stato evacuato nove giorni prima a causa dell’imminente pericolo di frana, e circa 300 persone avevano abbandonato le loro case. Tuttavia, un uomo di 64 anni, non residente nel villaggio, risulta ad oggi disperso.
Il fiume Lonza sotto osservazione
La frana ha ostruito il corso del fiume Lonza, formando una diga naturale che ha dato origine a un nuovo lago. La massa di detriti, alta diversi metri, blocca il flusso dell’acqua, che potrebbe accumularsi fino a un milione di metri cubi al giorno. Gli esperti temono che questa pressione crescente possa causare esondazioni nelle aree a valle.
Le autorità del Vallese hanno dichiarato una “situazione particolare”, consentendo l’attivazione rapida di risorse e mezzi tecnici. Si valuta l’impiego di escavatori telecomandati per agire in sicurezza, data l’instabilità del terreno. Sono in corso anche operazioni per installare sistemi di monitoraggio aggiuntivi, con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’evoluzione della situazione.
Intanto, i residenti sono stati invitati a non avvicinarsi alla zona e il villaggio di Blatten resta evacuato.
Le cause della frana a Blatten
Secondo gli esperti, il crollo del ghiacciaio di Birch potrebbe essere stato favorito dal riscaldamento globale, che sta accelerando lo scioglimento dei ghiacci e compromettendo la stabilità del permafrost alpino. Quest’ultimo, una volta considerato una base solida, si sta progressivamente degradando, rendendo le montagne più fragili e soggette a frane.
I dati di MeteoSvizzera confermano una tendenza preoccupante. In Svizzera, i ghiacciai hanno perso circa il 4% del loro volume nel solo 2023, dopo un calo ancora più marcato del 6% registrato nel 2022. Si tratta di uno scioglimento senza precedenti nella storia delle rilevazioni alpine. Gli scienziati, però, invitano alla prudenza nell’attribuire in modo diretto la frana al cambiamento climatico
Le reazioni delle autorità
Il ministro dell’Ambiente svizzero, Albert Rösti, ha definito l’evento una “catastrofe totale” e ha espresso solidarietà agli abitanti di Blatten.
Il sindaco del villaggio, Matthias Bellwald, ha dichiarato su X: “Abbiamo perso il villaggio, ma non il cuore. Sarà fatto tutto il possibile per ridare un futuro a Blatten”. Anche la presidente della Confederazione svizzera, Karin Keller-Sutter, ha espresso vicinanza alla popolazione colpita.
La crisi degli ecosistemi alpini
Mentre le operazioni di ricerca del disperso continuano con l’ausilio di droni e squadre specializzate, le autorità stanno valutando le misure da adottare per prevenire ulteriori disastri. La situazione rimane critica, con il rischio di nuove frane e inondazioni che incombe sulle comunità a valle.
Il disastro di Blatten rappresenta un tragico monito sui pericoli legati ai cambiamenti climatici e alla fragilità degli ecosistemi alpini.
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