Turismo e servizi trainano le assunzioni a maggio 2025, con il Mezzogiorno in prima linea. Quasi la metà dei profili richiesti è difficile da trovare
Il mercato del lavoro italiano torna a mostrare segnali di vitalità. A maggio 2025 le imprese hanno programmato l’assunzione di 528mila lavoratori, con un incremento di 35mila unità rispetto allo stesso mese del 2024, pari al +7%. Su base trimestrale – da maggio a luglio – la domanda supera 1,7 milioni di entrate previste, in aumento del 4,4% rispetto allo scorso anno. Il dato incoraggiante arriva soprattutto dai servizi, in particolare dal turismo, che trainano la crescita. Al contrario, l’industria continua a perdere terreno, registrando una nuova flessione delle entrate.
Assunzioni in crescita a maggio: la sorpresa del Sud
Un dato rilevante è il nuovo protagonismo del Mezzogiorno. Secondo il Bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, a maggio Sud e Isole superano tutte le altre aree territoriali con 161mila assunzioni programmate. Seguono il Nord Ovest (133.570), il Nord Est (126.490) e il Centro (107.420). Si tratta di un’inversione di tendenza importante che potrebbe indicare un risveglio dell’occupazione nel meridione, storicamente penalizzato da alti tassi di disoccupazione e da un tessuto produttivo più fragile.
Turismo e commercio trainano la domanda
A spingere la domanda sono soprattutto i servizi, che da soli offrono 394mila opportunità di lavoro a maggio e oltre 1,2 milioni nel trimestre. La filiera turistica cerca oltre 147mila lavoratori per il solo mese di maggio, e 446mila da qui a luglio. Numeri importanti anche per il commercio (71mila assunzioni nel mese) e per i servizi alla persona (58mila). Sono settori dove la stagionalità gioca un ruolo chiave, ma che rappresentano anche un osservatorio privilegiato sulle dinamiche economiche del Paese.
L’industria in difficoltà: flessioni nel manifatturiero e nelle costruzioni
Nonostante il buon andamento complessivo, l’industria segna ancora una battuta d’arresto. Le assunzioni programmate nel settore manifatturiero a maggio sono circa 84mila, in calo del 2,2%. Anche le costruzioni mostrano un rallentamento: 51mila ingressi previsti nel mese (-1,5%), anche se il trimestre fa registrare un lieve incremento (+1,2%). In totale, l’industria prevede 134mila nuove entrate a maggio e oltre 412mila nel trimestre. Ma la crescita appare meno dinamica rispetto ai servizi, segnalando un rallentamento delle attività produttive.
Difficoltà di reperimento: quasi la metà dei profili introvabile
Anche se le assunzioni sono in crescita a maggio, si conferma una criticità ormai strutturale: la difficoltà di reperire lavoratori. A maggio, il 47% delle figure professionali ricercate è classificato come “difficile da trovare”. In numeri assoluti si tratta di 248mila posizioni vacanti. Le cause principali? Da un lato la carenza di candidati, dall’altro l’inadeguatezza della preparazione rispetto ai requisiti richiesti dalle aziende.
Quali sono i profili più richiesti (e difficili da trovare)
A essere particolarmente difficili da reperire sono gli ingegneri (62,8%) e i tecnici in ambito ingegneristico (69,9%). Difficile anche trovare tecnici della gestione dei processi produttivi (66,6%). Nel settore dei servizi alla persona, il 69,3% degli operatori della cura estetica risulta introvabile, insieme a molte professioni qualificate in ambito sanitario e sociale (56%). Tra gli operai specializzati, le criticità sono ancora più marcate: il 72,6% dei meccanici artigianali, montatori e manutentori è difficile da reclutare. Percentuali analoghe si registrano per operai edili specializzati (72,4%) e saldatori, lattonieri, calderai e carpentieri metalmeccanici (70,8%).
Assunzioni in crescita a maggio: prevale il tempo determinato
La maggior parte delle assunzioni programmate a maggio 2025 prevede un contratto a tempo determinato. Parliamo di 327mila posizioni, pari al 61,8% del totale. I contratti a tempo indeterminato rappresentano invece solo il 16,8%, con circa 89mila ingressi previsti. Il dato riflette una dinamica che si ripete da mesi: le imprese tendono a preferire formule contrattuali più flessibili, soprattutto nei settori stagionali o in presenza di incertezze economiche.
Luci e ombre sul lavoro in Italia
Le assunzioni in crescita a maggio 2025 raccontano un mercato del lavoro che si muove su binari diversi. Da una parte la forte vitalità dei servizi, in particolare del turismo e del commercio. Dall’altra, la fatica dell’industria e la persistente difficoltà nel trovare lavoratori qualificati. Il fatto che il Sud emerga come area più dinamica è un segnale incoraggiante, ma la questione del mismatch tra domanda e offerta resta centrale. “La difficoltà di reperimento non riguarda solo le alte competenze, ma anche i mestieri manuali specializzati – spiega Unioncamere –. È necessario rafforzare il collegamento tra scuola, formazione e impresa”.
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